in Diario (Quotidianità)
Qualcuno un giorno mi disse "sei una selvaggia", e aveva ragione, perché io amo tutto ciò che mi tenta ma non mi corrompe.
Composto giovedì 7 marzo 2019
Qualcuno un giorno mi disse "sei una selvaggia", e aveva ragione, perché io amo tutto ciò che mi tenta ma non mi corrompe.
I bambini hanno questo di bello, quando si vergognano coprono un occhio con le manine, e l'altro lo tengono scoperto quasi a scrutare ciò che attorno a loro lì mette in imbarazzo. Ecco perché i bambini mi piacciano, per la loro innocenza, e purezza cosa che negli adulti, non c'è più, tutto in bella vista, in mostra come quando si va al mercato e girando tra le bancarelle la merce è esposta. Lo so che quel che penso io è di poco conto, ma credo altresì che si dovrebbe mostrare più rispetto per se stessi, e ostentare molto di più, il proprio "pudore".
Mi accorgo sempre in anticipo quando qualcuno non è sincero con me. Non per questo chiudo le porte senza prima avere la conferma di quel che penso. Lascio alla vita fare il suo corso sapendo che ogni nodo viene al pettine e ogni inganno viene prima o poi smascherato. Intanto io proseguo la mia vita, nessuna cattiva azione mi può fermare.
In tutto ciò che faccio ci metto sempre il cuore, continuo a essere me stessa, malgrado le cicatrici che con il tempo mi sono ritrovata.
Non cerco niente, ma voglio tutto.
Oggi non farò i conti con il mio passato, ho deciso di scrivere il mio futuro, viaggiando nel presente con ottimismo. Ce la farò a dipingere il mio cielo.
Sono una persona che sa ascoltare e non sa dire di no, protettiva verso tutti ho un'indole buona, mi ritengo un'amica leale, ma se qualcuno abusa e tradisce la mia fiducia mi trasformo nella peggior nemica.
Non piangente sulla mia tomba, io non sono dove mi avete sepolto. Mi trovate tra i fiori, e campi di grano color papavero, nell'azzurro infinito del cielo, e tra i colori di un arcobaleno. Cercatemi nei luoghi che mi sono appartenuti, e a me cari, dentro al vostro cuore, e lì che sono restato, tra i ricordi. Non siate tristi, pensate a me con gioia, non con dolore e se volete parlarmi, fatelo, vi risponderò con la voce dell'anima, li mi sentirete.
Non è semplice accettare che il corpo ci invecchi quando dentro ci si sente ancora acerbi, e non maturi. Bisogna trovare il giusto equilibrio tra mente, cuore, e anima, dopodiché si accetta una seconda pelle che non è quella che avremmo voluto, ma si convive con essa con garbo, e si comprende una nuova età, che non è la prima, non è la seconda, né la terza, ma la novità, senza però trasformarsi in ridicole maschere o indossare abiti succinti che ci mostrerebbero ridicoli agli occhi degli altri, ma adeguarsi, e camminare di pari passo con i suoi mutamenti, perché si possa rinascere di nuova carne, senza ridicolizzare l'anima.
Non mi interessano gli abiti firmati, preferisco essere e non apparire, mi piacciono le persone umili quelle che non ostentano ricchezza, quelle che quando amano sei solo tu il loro universo.