È sempre una questione di prospettiva, a molti fanno pena quelli che riescono a stare da soli, a me invece fanno pena quelli che non riescono a stare soli e accettano di condividere qualcosa con chiunque.
Avrei bisogno di innamorarmi, ma c'è così tanta crisi spirituale in questa moltitudine di principianti dell'amore, che tutto, anche l'amicizia mi riesce difficile.
Alcuni uomini troppo ricchi di denaro si nascondono perché hanno rubato la dignità di altri uomini, e... qualcuno anche quella dei popoli; quelli che non si nascondono hanno superato questa vergogna, poiché osannati da uomini venduti, i quali prostrandosi ai loro piedi, hanno consegnato l'anima al diavolo, sono i codardi, sono coloro i quali, serpeggiano nel letame umano.
Troppa gente stupida, piena di risentimenti verso il prossimo, che non sa cogliere il buono e vomita cattiveria addosso a tutti. Ecco, a questo ci siamo ridotti con questa pandemia.
Il teatro dell'amore è l'Italia di casa nostra, che oramai Natale è una rinuncia che non ci lascia liberi, la via resta la dissociazione come libera-azione.