in Diario (Sfogatoio)
Sogni ne ho eppure non dormo mai.
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Sogni ne ho eppure non dormo mai.
Che cosa tremenda le esigenze miste alle peregrinazioni mentali. Un disastro.
Niente va bene nella vita, quando si vive con gli occhi puntati della gente, si vive come "Non Respirare". Oggi il problema è che viviamo in una società che decide cosa è giusto o sbagliato e ti individua come persona diversa dagli altri. E poi se lo pensa una persona è un conto, se lo pensano in tanti diventa un pericolo... si vive senza pace.
Rispetto. Credo sia il minimo dovuto, non un'opzione.
Non ingannare chi è in buonafede... uccidi la sua fiducia e il peggio è che perdi la tua dignità.
È arrivato il 2021. Chi più e chi meno si è impegnato per scacciare il 2020 funesto, che se ne sarebbe andato comunque, anche senza il nostro impegno, perché è risaputo che trascorsi 365 giorni, un anno se ne va, per cedere il testimone a un altro. Gradito o non gradito, funesto o propizio, se ne va. Adesso? Tante speranze e aspettative riposte in questo 2021. Formula magica via il covid, o covid free, per essere di tendenza, perché l'Italiano medio deve inglesizzarsi, altrimenti come si fa. Ma non è il 2021 che deve fare il miracolo. Ci siamo chiesti come siamo veramente? Esattamente le stesse persone del 2020, con pregi e difetti e quella negatività che, vedi caso, dalla finestra non abbiamo buttato via, perché non è la negatività al tampone, ma un modo di vivere sbagliato, che non vogliamo abbandonare. Passano gli anni, ma le persone rimangono, con quella invidia assassina, che semina morte e veleno. Hai voglia di leggere oroscopi o fare gli scongiuri, se non ti liberi della zavorra interiore.
Non sarà il solito Natale. Lo abbiamo sentito da tutte le parti, ma lo spirito natalizio, il significato spirituale del Natale, l'annuncio della nascita del Salvatore del mondo, sono stati avvertiti anche quest'anno. Si, perché anche quest'anno e forse a maggior ragione, abbiamo bisogno della speranza nella rinascita e il figlio di Dio che si è fatto uomo per salvarci, incarna questa speranza. Anche per chi non ci crede e pensa che sia un Natale insolito, che ha sacrificato il lato consumistico, che è sempre e solo l'oltraggio del Natale. La speranza della rinascita arrivi in quelle case che hanno visto posti a tavola vuoti, hanno pianto i loro morti, senza potergli dare l'ultimo saluto. Che il calore della presenza dei familiari sia stato sentito, perché loro sono sempre con noi. In un posto migliore, ma sempre con noi. Che la speranza della rinascita arrivi da chi ha perso il lavoro e non ha sentito il calore del Natale e non vede la luce della ripresa. Perché lo spirito del Natale, quello vero, si appropri di tutti noi.
Non sempre le vipere strisciano, ma certo schizzano veleno letale.
Coltelli di parole taglienti come schiaffi.
Non si tratta di sparire per farsi rincorrere, semplicemente l'interesse deve essere reciproco e costante.