Scritto da: MaryRosa Amico
in Diario (Sfogatoio)
L'ironia a volte può essere graffiante e tagliente, ma non per questo non essere veritiera. L'importante è saperla cogliere. A chi non piace: può sempre andare oltre e non accettare.
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L'ironia a volte può essere graffiante e tagliente, ma non per questo non essere veritiera. L'importante è saperla cogliere. A chi non piace: può sempre andare oltre e non accettare.
Ma che mi arrabbio a fare. Ma un bel vaffanculo e passa tutto.
I buoni forse avranno meriti riconosciuti nell'aldilà, se esiste, ma nella vita terrena se la prenderanno sempre in culo.
Per fortuna io andrò all'inferno.
"Chi si accontenta gode" è il modo di pensare di colui che non fa altro che accogliere quello che gli cade dal cielo. Colui che ha paura di lasciare il certo, del quale continuerà sempre a lamentarsi, per l'incerto che anela avere e che continuerà a rimpiangere. Colui che, ancor peggio, non ha voglia di fare qualcosa della propria vita e si rispecchia nella vita altrui continuando a riflettere di luce opaca. "Chi si accontenta non potrà mai conoscere la bellezza della vita".
Dicono che il tempo ci omologa tutti, allora perché io divento sempre più insofferente alla contemporaneità.
Se devo sbagliare preferisco farlo nella gentilezza e nell'onestà piuttosto che essere perfetto nella cattiveria e nell'ipocrisia.
Ho dovuto fallire in molte cose per imparare che non si possono vincere tutte le battaglie e che non tutti i sogni sono raggiungibili.
Ho dovuto alzare la voce e in molti casi anche più del dovuto per arrivare a capire quanto sorda possa essere una persona che ha deciso a prescindere di non ascoltare.
Ho dovuto soffrire e piangere molto per apprezzare il valore di un istante di vera e pura serenità e ho dovuto correre e talvolta rincorrere per comprendere quanto sia importante che chi ti sta vicino abbia semplicemente scelto di esserci.
Ho dovuto... dovuto!
Poi ad un certo punto ho voluto essere fiera anche dei miei fallimenti; perché sono la prova che ci ho provato veramente e se non sento rimpianto è perché ho dato tutto ciò che potevo.
Ho voluto abbassare i toni, perché chi ci tiene, capisce a prescindere e non serve urlare, anzi... Spesso non occorre nemmeno parlare.
Ho voluto fermarmi, aspettare e capire.
Ho voluto asciugare le mie lacrime definitivamente prendendomi cura di quella persona che per troppo tempo ho abbandonato a se stessa... me!
Ho voluto scegliermi a prescindere da coloro che vivono nella convinzione che tutto gli sia dovuto.
L'uomo
Chi è in effetti l'uomo?
Una bestia con voce e parola.
Una bestia che usa il suo cervello
lo nutre di sola melma.
Mentre la vera bestia
offre lezioni di vita
che l'uomo ancora sogna,
perché non ne conosce
l'esistenza.
L'esperienze personali mi hanno resa sempre più diffidente, per questo ho smesso di fidarmi delle persone.
Quando perdo la stima di qualcuno, ogni parola che pronuncia per me diventa solo fumo.