Gli ipocriti cambiano faccia come cambiano le stagioni, e se non basta cambiano come il vento.
Composto martedì 10 marzo 2020
Gli ipocriti cambiano faccia come cambiano le stagioni, e se non basta cambiano come il vento.
Mi hanno descritta come "la pecora nera" perché non accettavano che non avessi mente e cuore, come loro ed il resto della massa.
Certi virus sembrano nascere apposta per differenziare le persone oneste dagli elementi marci che girano a vuoto sempre e soltanto in direzione della loro stupidità.
Sono stufo di rincorrermi! Spiriti della calma, datemi un momento di respiro. Ogni volta che salto un ostacolo se ne presentano altri tre! Qualcuno dice che così è la vita, fanculo se è veramente come dicono, non basta avere solo ventiquattro ore al giorno! Mi accontento di dormire solo tre ore a notte, se continuo così a cinquant'anni vedrò i campi elisi o l'inferno.
Mi sento a disagio! Questo non è il mio posto e neanche il mio tempo! Dove sono finiti tutti? Mi tornano in mente ricordi sfuocati di quando ero bambino. La mia ricchezza stava nelle tasche dei miei pantaloni. Nel suo interno c'erano riposte solamente delle biglie magicamente colorate, una cordicella per costruire un'arco e un coltellino per fare delle punte alle frecce. All'imbrunire mia madre mi chiamava dalla finestra per farmi rincasare. Puntualmente facevo finta di non aver sentito, continuavo a tirare calci ad un pallone ormai più stanco di me! L'energia era interminabile, tra magliette sudate e voglia di giocare, correvamo, e come se correvamo... All'ultimo facevamo ancora una bravata prima di salutarci! Aspettavamo il camion delle bibite che effettuava l'ultima consegna al negozio di alimentari. Mentre quel povero Cristo si affaticava nel consegnare, noi arrampicandoci sulla sponda facevamo razzia di coca-cola e aranciata. Ridevamo talmente tanto che mentre ci scolavamo il bottino, a volte la bibita gassata ci usciva dal naso. Dove siete finiti tutti? Oggi vi vedo passare con le vostre giacche e cravatte più seriosi che mai. Quando mi incontrate accennate solamente un sogghigno stupido con un mezzo "ciao". Perché la vita vi ha induriti così tanto? Tornate a ridere come allora! Io lo faccio ancora.
Non sempre il coraggio viene premiato.
Quando si è privi del senso del dovere e si incontra chi invece lo possiede e lo esercita, chi non lo possiede sente il bisogno di etichettarlo come eroe.
Ci sono istanti in cui mi sento "sbagliata", a volte mi piacerebbe non essere schietta e sincera, vorrei possedere più diplomazia nell'esprimere le mie opinioni... poi osservo quanta ipocrisia mi circonda, e sono fiera ed orgogliosa di essere come sono.
Mettere le cose in chiaro appartiene a poca gente, ormai la sincerità è cosa rara per questo apprezzo chi mi parla diretto e non alle spalle e me li tengo stretti.
Paure.
Non ho paura del dolore fisico... non ho paura di lottare per vivere non mi fa paura il lavoro, la fatica non mi fa paura non avere denaro, mi fa paura averne bisogno non mi fanno paura le difficoltà naturali della vita non mi fa paura un dolore vissuto e passato
la cattiveria mi fa paura i rancori mi fanno paura l'invidia, la gelosia... mi fanno paura. L'egoismo, l'egocentrismo, il mondo che gira per tutti e alcuni pensano che gira solo per loro quelli mi fanno paura... li guardo in faccia... e mi fanno paura, perché sono sentimenti che generano se stessi, non donano, non nutrono ma rendono sterili l'animo.