Spesso mi chiedo: ma le persone di passaggio nella nostra vita si fermano per conoscerci e dunque capirci, oppure si fermano solamente per colpirti e danneggiare il tuo stato d'animo riempiendo il loro vuoto e fame di cattiveria?
Amare non vuol dire stare male, vuol dire stare bene entrambi e se in una storia qualcuno sta male da cani, quella storia è tutto, ma di certo non è amore.
Non essere presente quando il tuo uomo ti desidera è il più grande peccato che puoi compiere mia cara donna, eccetto esserci quando lui non ti desidera.
Non innamorarti delle cose comuni, di quelle che puoi amare in tutti, il sorriso, gli occhi, il modo di camminare. Innamorati piuttosto di quando ti urla in faccia le verità. Quelle sono le più carnali...
C'era qualcosa nel suo sguardo, nei suoi occhi, che non avrei saputo definire. C'era l'incanto con cui continuava a guardare il mondo, c'era il suo coraggio di guerriera e la delicatezza di chi sa cosa sia il dolore. E c'erano le ferite, ferite antiche che l'avevano resa più profonda e ferite nuove che la rendevano più bella. La bellezza di chi sa cosa sia l'amore. L'amore che anche io avevo calpestato, la mia mano solo una delle tante che l'avevano ferita. Compresi troppo tardi che così facendo avevo ucciso una parte di me, la mia parte migliore, condannandomi a non trovare più quegli occhi nei miei. Il suo sguardo avrebbe accarezzato altre notti, sfiorato altri volti, lenito altri dolori. Avrebbero cullato, sorriso, ancora. Non più a me.