Scritto da: Laura Lapietra
In quei piccoli cenni quotidiani della natura il suo infinito eco muta i suoi colori in gesti d'amore per noi, deliziando lo stupore che
ci cinge.
Composto mercoledì 14 dicembre 2022
In quei piccoli cenni quotidiani della natura il suo infinito eco muta i suoi colori in gesti d'amore per noi, deliziando lo stupore che
ci cinge.
Nella costanza si libra un obbiettivo da raggiungere a passo di tenacia,
che incentiva la volontà d'implementarlo.
Leggiamo storie adorne di ogni genere di fantasia colme di sentimenti in cui ci lasciamo cullare dalle commozioni, ma poca è la voglia di leggicchiare le pagine della nostra vita.
Parole increspate tra di noi
in ingestibili emozioni altalenanti in campana, pronte per romperla e spiccare in volo verso livori che tinteggiano una fine.
A volte tentiamo di districare i nostri affanni, ma ci ingarbugliamo in opulenti grovigli di discorsi e situazioni che ci imprigionano maggiormente in essi.
Edulcorami l'anima ancora e per sempre nelle mie tempeste emotive quando sopraggiungono bizzarre, poiché tenera è la tua facondia.
Descrivimi a chiosa quel che il mio respiro sulla tua pelle ti sussurra, nel frangente di tempo che ci rimane prima di andare oltre l'amore.
Un monocorde canto è quel corteggiare un'amata, che decanta emozioni per un altro baritono.
Imperitura è quell'emozione che mi fa sentire amata quando siamo solo noi, fuori dalla cerchia del mondo.
Dal baule del trascorso piccoli e grandi reminiscenze accendono lacrime d'anima nostalgica sul volto disincantato, nello svelarsi all'improvviso nell'angolo della dimenticanza.