Scritto da: Pierliana Masetto
E chi sa più guardare gli occhi? E non intendo la forma e il colore, ma guardare dentro, guardare oltre...
Composto domenica 21 gennaio 2018
E chi sa più guardare gli occhi? E non intendo la forma e il colore, ma guardare dentro, guardare oltre...
Questa non è altro che una vetrina, inutile allora lamentarsi se c'è chi si ferma a guardare.
Il guaio delle parole dette è che non tornano indietro. La buona notizia è che non porto rancore, quella brutta, che le ricordo tutte.
Io credo che è proprio quando realizzi che il tempo vola e resta sempre meno quello a disposizione da vivere, che prendi tutto con più calma. La calma di chi non ha più niente da inseguire e nessun passato da cui scappare, ma solo il presente da assaporare.
Quando di una cosa dico che è (in)credibile non è un complimento e neppure un'esclamazione.
Quando devo esprimere un pensiero non cerco le parole giuste, non ha importanza se sono fraintesa... e ognuno può dare l'interpretazione che vuole, perché alla fine solo chi lo scrive lo capisce.
I sogni più belli sono quelli che si fanno a vent'anni, quando il mondo sembra ancora tutto da scoprire, e forse lo è. E dovresti rinnovarli anno dopo anno, fargli prendere aria, mantenerli sempre freschi, attivi e vitali... non fare mai l'errore di aspettare un momento migliore, perché spesso quel momento non arriverà mai. Poi è tardi, gli anni passano, e ti ritrovi a riaprire quel cassetto e trovi solo poveri resti... piccoli scheletri coperti di polvere e rinsecchiti dal tempo, a cui, per egoismo o per mancata autostima, non hai mai dato ossigeno.
Si fa presto a dire... "è solo virtuale". Nella maggior parte dei casi lo è, con chi si conosce a malapena, con chi saltuariamente si scherza o si fa qualche battuta... poi con alcuni è diverso, se si sa scavare a fondo, se si sa sentire con l'anima... riesci quasi a vivere le sensazioni dell'altro, e questo succede con pochissimi... Si chiama affinità...
La gente è libera di venirti a dire qualunque cosa, sta poi a te crederci. Oppure no.
Con il passare degli anni ci si ammorbidisce, ed è questo che spicca ad un occhio poco attento... le forme arrotondate e i punti cedevoli segnati dagli anni. Una parodia poco simpatica di ciò che eravamo in giovinezza. Ma il cambiamento più importante avviene dentro... nell'anima, nello spirito con cui abbiamo imparato a vedere, a sentire, a percepire... né troppo profondamente, né con leggerezza. Razionalmente? Forse... Io direi piuttosto, col giusto peso.