in Diario (Esperienze)
Giudicare quello che si fa è più comodo che chiedersi perché si fa.
Composto giovedì 2 maggio 2019
Giudicare quello che si fa è più comodo che chiedersi perché si fa.
Preoccupati quando non ti cercherò più e non proverò a trattenerti, quando sarò altrove e non mi vedrai ritornare. Si dice che chi ama non si arrende, ma si rimbocca le maniche e lotta, lotta fino a farcela, ma quando non c'è più niente da lottare, quando non si ha più la forza l'unica cosa che rimane è smettere di rincorrere chi non vuole essere raggiunto.
Black Friday? Ben venga la merce in saldo ma non accetto la gente scontata.
Eppure essere coerenti e onesti non è illegale, ma molti non lo sanno, ed è per questo che continuano ad essere persone incoerenti e disoneste. Sembra quasi il loro stile di vita.
Non abbasso la testa, nè mi copro gli occhi per timore di qualcosa, nulla mi spaventa, sono solo nauseata della presenza di certa gente.
Resto sempre dell'opinione che alcuni uomini dovrebbero usare il cervello con maggiore intelligenza, però mi rendo conto che molti lo hanno solo per riempire la scatola cranica.
Detesto le vacanze programmate e le feste comandate. Mi fermo nei posti più belli del mondo e festeggio quando ne ho voglia: essere se stessi senza schemi e senza seguire il gregge.
Amo la libertà. Odio i vigliacchi e chi giudica senza sapere o per sentito dire, chi usa il vittimismo per impietosire, chi non è in grado di assumersi le proprie responsabilità, i bugiardi, violenti, gli invadenti, e chi si attacca addosso come una sanguisuga.
Quando ti ritrovi a discutere con un ignorante, stupido, e oltretutto presuntuoso, è il momento di tapparsi la bocca e darsela a gambe.
Vorrei avere la macchina del tempo per tornare indietro nel momento in cui ti ho conosciuto, e darti un calcio nel c... o.