Scritto da: Sabrina La Rosa
Non faccio la gara con nessuno per essere la più bella, la più brava o la più perfetta. Sono ciò che sono e così resto, ciò che agli altri fa comodo vedere, resta un loro problema.
Composto venerdì 22 aprile 2016
Non faccio la gara con nessuno per essere la più bella, la più brava o la più perfetta. Sono ciò che sono e così resto, ciò che agli altri fa comodo vedere, resta un loro problema.
Ti meriti una donna facile e stupida, esattamente come te. Facile nel parlare di sentimenti ed altrettanto per dimenticarsene. Stupida nel credere che la vita sia fare del male agli altri e sperare di farla franca.
Vorrei dire al tipo del proverbio "raccoglierai ciò che seminerai" che qualcosa non funziona. Come mai ho sempre seminato bene, affetto, amore, amicizia, e raccolgo solo cattiverie, invidie, falsità?
Parti dal presupposto che non sei tu quella sbagliata, se per strada qualcuno cambia percorso o si dà per disperso, è lui che ci perde qualcosa, tu ci guadagni uno stronzo in meno sul tuo cammino.
Non mi pento mai dei sentimenti che ho provato e che ho dimostrato, anche se non ho raccolto niente, anzi, ho spesso ricevuto arroganza e prepotenza. Questo, non perché sono stupida nell'apprendere, anzi. Sono soltanto una che vive le cose in modo spontaneo, sincero, che si mette in gioco, che dà tutto se ci crede, ed io, credetemi, vivo solo quello in cui credo. Per cui, preferisco una come me, che vive e, magari, soffre il doppio di tanti, piuttosto che somigliare a tanti somari che vedo in giro. Fanno i maestri quando parlano di sentimenti e, poi, appena li conosci, comprendi che sono pieni di insufficienze.
Ne ho le scatole piene di questa società, dove, noi donne dobbiamo avere le palle che, la natura, non ha previsto. Vi crogiolate sulla parità dei sessi e non vi accorgete che facciamo il doppio del lavoro, che, voi, non sareste mai in grado neanche di immaginare. Invece di allenare i vostri fottuti muscoli in palestra, allenate i vostri addormentati neuroni, magari, acquisite più forza di quello che pensate.
"Perché mi hai mostrato solo adesso questo lato stupendo del tuo essere?"
"Perché volevo essere amata interamente, fino in fondo, nei miei difetti e nella mia complessità, grazie per esserci riuscito".
Il mio problema è che ho sempre pensato che gli altri fossero un po' come me, abbassando le difese, fidandomi e sbagliando molto. Perché la gente è diversa da come sembra, non si fa scrupoli per ottenere ciò che vuole, finge e si maschera meglio del carnevale di Venezia.
Sto sulle scatole a molti, eppure sono una persona simpatica, divertente, ma non vivo come vorrebbero loro, preferisco restare me stessa e, questo piccolo particolare, non è piaciuto.
Non sono perfetta, ma, almeno, mi presento per tutto ciò che sono. Non ho paura dei giudizi di nessuno, mi mostro, poi, piaccio o meno, in fondo, vivo lo stesso la mia vita.