Scritto da: Sabrina La Rosa
La dignità non la vendono e, siccome, ho dovuto scegliere, ho preferito continuare a tenermela piuttosto che regalarla a chi non meritava nulla da me.
Composto venerdì 19 gennaio 2018
La dignità non la vendono e, siccome, ho dovuto scegliere, ho preferito continuare a tenermela piuttosto che regalarla a chi non meritava nulla da me.
È assurdo, eppure, c'è qualcosa che ancora mi sorprende. Ad esempio, la sfacciataggine di alcuni, il basso livello a cui riescono a scendere appena capiscono di aver perso il giocattolino di turno. Quando realizzano che il gioco è finito e loro non hanno vinto.
È la cattiveria che mi ferisce di più, specie quando arriva da chi diceva di amarmi.
Una persona infelice non è autorizzata a ferire gli altri, facendosi scudo del proprio stato d'animo. Abbiamo tutti i nostri problemi, le nostre giornatacce, i nostri momenti no. Ma nessuno ha l'autorizzazione a far pesare questi stati d'animo sulle persone che incontra o che conosce, perché, questi, potrebbero stare peggio e scegliere coraggiosamente di andare avanti, senza usare la cattiveria e cercare di ferire nessuno, accettando la propria realtà e sperando di poterla cambiare. Questo fanno le persone migliori, gli altri, usano solo la scusa per tirare fuori il peggio che c'è in loro.
Avrei potuto perdonarti tutto tranne quello che hai fatto. Prenderti gioco di me, fino alla fine, sperando che non lo capissi.
Non si fingono i sentimenti, arriva sempre il momento della reciprocità, di quando, poi, devi dimostrare ciò che racconti, ed è li che ti sei scoperto.
Dire le cose in faccia, non significa essere maleducati. Siete abituati ai falsi e a quelli che ve la raccontano solo per farvi contenti e poi vi pugnalano alle spalle, per questo vi spaventate con le persone dirette, li non ce ne sono di fronzoli, vi piaccia o meno, sentirete la verità e questo rende scomode le persone.
Ammetto che di rimpianti ne ho pochi perché non sono mai stata una che ha paura di vivere, anzi, mi sono sempre troppo immersa nelle situazioni e nelle persone, spesso, in quelle più sbagliate. Ma se devo cercare una cosa che mi spiace veramente, è aver permesso a chi non lo meritava di starmi troppo vicino, di sapere troppo di me, di aver regalato amore e presenza a chi non meritava neanche di sapere come mi chiamo.
Non mi concedo più il lusso di dare alle persone il potere di rimediare ad un errore. L'ho fatto troppo volte e li ho visti sbagliare ancora, ripetutamente, come se fosse scontato il perdono e la comprensione. Ma io non sono l'abitudine sbagliata di nessuno, un giorno, sarò la scelta intelligente di chi, pur conoscendo l'intreccio impossibile del mio carattere, saprà amarmi e rispettarmi anche per questo.
Alcuni non lo sanno cosa vuol dire amare. Possono essere giovani o invecchiare, non importa. Il verbo "amare" non è nel loro dna, ve la raccontano a parole ma, a conti fatti, guarderanno solo se stessi. È una triste categoria che vi auguro di non incontrare mai, sanno illudere come pochi. Vi giureranno che sarà per sempre ma, come ben sapete, nulla è per sempre.
Capita di perdersi così, tra lacrime e orgoglio, di non riuscire a compiere quel passo che potrebbe cambiare le cose. Ognuno perso dietro le proprie convinzioni, ancorato alle proprie certezze. È vero che l'amore da solo non basta, poi occorre sapersi tenere, ed io e te non l'abbiamo saputo fare.