È iniziato il periodo dell'anno in cui certe assenze fanno troppo rumore.
Commenta
È iniziato il periodo dell'anno in cui certe assenze fanno troppo rumore.
Non è una donna da tutti, non la si capisce nemmeno se l'ascolti da vicino. È molto semplice su alcuni aspetti, ma assai complicata su altri e starle accanto a volte diventa difficile pensa troppo. Quasi inutilmente a volte amplia i confini, molto espansiva, anche quando non è mai sicura di se. Appartiene ad una realtà molto difficile, sempre impegnata a dare agli altri quello che forse servirebbe a lei, diffidente sempre sulla difensiva ovunque. Il suo dolore lo porta dentro quasi fiera di quella sofferenza. Se la vuoi vedere devi avere il coraggio di guardarla negli occhi, perché è là la sua delusione, quella paura che la fa barcollare, una fragilità che non ama mostrare. La solitudine accompagna la sua vita, anche in mezzo alla gente non trova compagnia, lei non appartiene a questa epoca di falsi sentimenti e di facili inganni. Lei ha amato ma senza mai dipendere dall'amore, nel suo cuore giace silente un sogno, che forse aspetta un giorno migliore. Le sue notti sono tormentate e bianche a causa del destino che non fu clemente, picchiandola forte sul suo viso, porta ancora i lividi addosso, ferite che non guariranno mai e sono dure da sopportare. Ogni tanto litiga con se stessa, spaventata da qualche vissuto che solo lei conosce. L'anima in fiamme la contraddistingue, ma la sua forza è il suo sorriso splendente, un astro che spacca la notte illuminando a giorno ogni creatura che la circonda. Lei forse è una stella che il cielo ha lasciato cadere per dare un senso a chi aveva perso tutto e nell'amore non era più credente. Ecco, fu un'apparizione Divina, un angelo che ti porge la mano e ti indica il cammino.
Ci sono persone che arrivano per brevi cicli, e poi ci sono quelle destinate a rimanere per sempre. Quando arrivano, abbiamo tra le braccia un frammento di infinito, un valore rarissimo, che somiglia tanto al Natale, una rinascita straordinaria.
Sei un amore segreto che porto nel cuore, un amore fiorito con spontaneità, semplice come un respiro portato dal vento, asciuga le lacrime e cancella i tormenti. Un cielo sereno dopo la tormenta, un azzurro bellissimo che fine non ha, restami accanto anche quando una strada non trovo per correre da te. Portami dentro come un credo, il miracolo più bello, adesso, siamo noi.
Quando il Natale non aveva niente, noi bambini eravamo ricchi di felicità.
La luce di gioia che brilla negli occhi dei bambini, quella è la vera stella di Natale.
Era una mocciosa cresciuta troppo in fretta, la vita non aveva fatto sconti al suo destino, ma portava nel cuore una magia così speciale. Dove posava i suoi ingenui occhi nasceva un rosa bianca di candida bellezza e il profumo di quel fiore così pregiato, aveva incarnato nel suo essere l'amore per sempre.
Non è vero che non sai amare, il vero problema è che hai troppe distrazioni per seguire con amore ogni mia attenzione.
Oggi, 6 dicembre 2020, seconda domenica dell'avvento, attesa della nascita di Gesù. Uno dei momenti più belli per chi crede fermamente come me nella sua fede, una dottrina la Sua che ci vuole semplici nell'amore. Il Suo insegnamento ci conduce ad essere tanti portatori di un bene sincero: poteva nascere in un castello lussuoso invece è venuto al mondo in una stalla; poteva essere figlio di una regina e invece ha scelto la vergine santa, incarnata nel nome di Maria che a sua volta ha sposato un semplice ed umile falegname. Quant'è bella la favola Sua, una storia stroppiata da noi uomini. Abbiamo eretto in Suo nome monumenti e chiese lussuose, ponendo in ognuna di esse un uomo a rappresentarlo, ma i tanti non valgono forse il Suo dolore, non hanno lo stesso suo cammino, non vivono il suo stesso corpo. Amare è il verbo che ci ha lasciato e non esiste attesa dove il cuore non ha un suo donarsi, oggi stiamo attraversando un momento molto difficile e delicato che abbraccia tutto il mondo, ma vorrei sapere cosa abbiamo fatto ogni giorno quando una guerra sterminava milioni di innocenti, riguardo alla povertà, come ci siamo comportati. Avevamo un paradiso meraviglioso, con i nostri avari bisogni ne abbiamo fatto un inferno e adesso tutti insieme a spegnere un fuoco che noi stessi abbiamo appiccato. A te che leggi e trovi una giustificazione, pensando che nulla era in tuo potere per cambiare, dico: guardati intorno, ma fallo a cuore aperto, perché Avvento siamo tutti noi quando con amore curiamo i dolori del nostro pianeta. Anche raccogliere una semplice carta da terra può aiutare a migliorare tutto l'ecosistema. Ascoltati dentro, una vocina silenziosa ti parla da sempre, dagli credito. Quelle sue parole tramutale in fatti e le tue mani, non tenerle in tasca, trasformale in carezze perché il Natale siamo ognuno di noi. A Gesù basta un casa dove regni il suo amore fraterno, il resto è solo inutile potere e consumismo ignorante che va ad arricchire i pochi, distruggendo i tanti.
Solo ciò che amo può distruggermi. Dal resto non mi lascio nemmeno sfiorare, deve starmi lontano, perché accanto non è il posto di tanti.