Vi volerei accanto per indicarvi la rotta, ma... ho una bussola vecchia.
Composto mercoledì 1 gennaio 2020
Vi volerei accanto per indicarvi la rotta, ma... ho una bussola vecchia.
Noi siamo l'infinito da finire ed il finito da indefinire. Siamo qualcosa che esiste in attesa di esistenza.
Siedo sopra un mondo scomodo, gravido d'incoerenza e di rassegnazione.
Ho conosciuto il nulla con sembianze umane, "persone" apparentemente beneficiate da un cammino leale, ma dall'opportunismo scientifico, sopraffino, inutili a se stesse e al mio domani. Ho conosciuto il nulla e ne ho fatto a meno, mi basto della mia pochezza di incommensurabile valore.
Ho sempre affrontato l'avversario senza patemi, mentre lui studiava le mie mosse, io bevevo calici di vino in sua salute.
Per essere matti ci vuole eleganza, verità, amore. Ciò che ci fa diversi da voi gente comune è l'anima, il sentimento, il cuore disturbato. Ciò che ci differenzia è che noi siamo qui per sbaglio.
Non mi amo più da molto tempo; dovrei riprendermi per mano;
oggi dovrei imparare a starmi vicino e a volermi bene.
E a pensarci, non vi era in te il valore di un minuto del mio tanto tempo perso, e il tempo non ritorna, è assoluto bene, non vi è retribuzione. E ci si sente ancora più perduti, e soli, senza certezza, e senza amici veri.
Comprendi? Potremmo essere felici nel mondo dell'incompiuto? Abbracciamoci, nel nostro respiro. Siamo soli, in un insieme colpevole.
La vita insegna nel giusto momento in cui noi dovremmo imparare ma non ci ha mai insegnato ad imparare.