Scritto da: Ettore GRIMANI
Memoria

La memoria
è il racconto delle cose passate
come un fiore su un prato
o un sorriso di gioia.
Ma anche di quel filo spinato
quel cancello di ferro
la camicia a righe e la puzza di merda.
Le marce della morte, campo dopo campo
Umanità invisibile di ombre allineate
senza sesso e senza età
che non possono fermarsi
violate dalla colpa di chi sopravvive.
Memoria della paura che nasce dal terrore
dall'annichilimento di ogni pensiero.
La mia colpa è di essere nato,
il mio nome non importa
mi chiamano con un numero
che non riuscirò a cancellare mai.
Sono navi nell'erba
queste nuvole che passano
e fuggono lontano... almeno loro.
Io sono un'anima bruciata sul muro
gettata a terra
tra scheletri ammassati
condannati all'oblio.
Io non posso perdonare
ma ho imparato a non odiare.
Oggi, oggi... oggi
ancora oggi si parla di razze
per questo è importante ricordare il nostro tormento
quelle urla affidate al vento in ascolto
quella decomposizione di corpi ancora vivi
per questo è importante ricordare, parlare, testimoniare
perché i forni
bruciano ancora.

Ettore Grimani.
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    Scritto da: Ettore GRIMANI
    Il peso delle parole
    (dedicata a Giovanni Falcone)

    Il fiato della mafia è sul mio collo
    ma io rappresento la legalità
    lo stato
    la convivenza civile.
    Oltre al magistrato
    che non può accettare l'illegalità
    c'è l'uomo di ideali
    che non può vivere nella paura e nel ricatto.
    Vivo con spirito di servizio
    la lotta contro questa piovra
    non come scontro personale
    ma come impegno straordinario
    nell'ordinarietà che deve riguardare tutti
    contro un fenomeno indegno
    e come comunicazione alle generazioni future
    a non chinare il capo.
    La mafia è un fatto umano e come tale avrà una fine
    credo fermamente che la cultura mafiosa verrà sconfitta dai giovani
    che sono l'espressione migliore del nostro paese.
    Gli uomini passano
    ma le idee restano e camminano sulle gambe
    di altri uomini.
    Il 23 maggio, giorno della mia morte
    non hanno posto fine al mio lavoro
    ma lo hanno reso eterno
    ponendo nel cuore dei giusti
    un seme che non smetterà mai di germogliare.

    Ettore Grimani.
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      Scritto da: Ettore GRIMANI
      Oltre ogni finale

      Domani non è nulla.
      Tremo.
      Dovrò oltrepassare queste pareti
      andare oltre senza guardare indietro
      andare via da tutti i perché.
      E adesso?
      Scriverò su carta riciclata
      una storia mai narrata.
      Vai via anche tu e non aver paura
      nel giardino degli amori finiti
      non c'è terra per questa pianta.
      Sopravviverò?
      Il tempo passa sulla gente che ignora i nostri passi
      domani verrà
      e dovrò lasciare andare
      quel che i miei occhi hanno visto e mai più scordato.
      Il pianoforte suona.
      Danziamo d'amore
      giorno e notte
      ed è un bacio
      che illumina il buio
      e da significato a Dio.
      E così
      anche se finirà
      la nostra energia resterà immortale nel tempo e nel cielo
      e resteremo qui,
      oltre ogni finale.

      Ettore Grimani.
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        Scritto da: Ettore GRIMANI
        Fragilità

        l'esistenza è fragile
        ed il tempo breve.
        Non esistono alchimie
        per migliorare la realtà
        né emozioni o sentimenti di fantasia
        ti vogliono bene in comodato d'uso,
        abbracci in affitto
        ed ipocrisia gratuita.
        Tra i miei capelli bianchi
        vive un granello di bambino
        come uno squarcio dentro un muro
        un pegno mai richiesto nell'attesa che commuove.
        Il fiume è in piena
        e la mia stanza allagata.
        Esco, indosso la città.
        La gioventù non ha memoria
        ed il futuro è una parola ingombrante.
        Un'ombra di tempesta
        smeriglia le mie vene
        affatica il motore.
        Quando il dolore è frutto dell'amore
        non ci sono cure
        ed io sono un malato terminale
        che non può essere salvato.
        Vorrei riveder le stelle
        che sono contro il cielo
        al limitar del mondo
        in questo posto e altrove.

        Ettore Grimani.
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          Scritto da: Ettore GRIMANI
          La mano perdente

          Non ci pensavo
          quando il tempo era infinito
          nel primo incontro con la vita
          non mi sono reso conto
          che avevo già le mani legate
          un polso contro l'altro...

          è inutile barare
          vince sempre il mazzo
          anche se sono innamorato

          Dovrei fregarmene
          smettere di pensare
          la mia mente non può gestire questa strada
          pensa con le parole che conosce...

          Cammino da 50 anni
          tra divinità e demoni
          è un grande fuoco
          ma la messa è finita
          tra croci dritte e capovolte
          rimango solo io dopo l'esplosione.

          Non ci pensavo quando il tempo era infinito
          nel primo incontro con la vita
          in quel respiro di futuro
          avevo già perso la partita.

          Ettore Grimani.
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            Scritto da: Ettore GRIMANI
            Un vento ribelle

            La struttura
            della luce
            si muove in assenza di peso
            racconta
            l'esperienza del pensiero
            pulviscolo divino
            generato e sospeso
            prima che venga contaminato
            da percezioni antiche
            forme geometriche parziali,
            indefinite...
            l'apparenza
            va in scena
            farse e comparse popolano il teatro del mondo
            sciacalli, avvoltoi ed illusionisti
            inventano il peccato per fare acquisti...
            Soltanto il mio spirito
            può salvarmi
            dall'anomalia della classificazione
            percezione dell'inganno
            fallimento dell'illusione...
            La vita
            non può essere una brezza leggera
            ma è tempesta solare e fuoco che brucia
            è un mare in burrasca è un fiume in piena...
            e dopo il respiro
            io sarò cenere
            energia libera
            di un vento ribelle

            Ettore Grimani.
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              Scritto da: Ettore GRIMANI
              Abbracciami

              Abbracciami
              quando cala il sole
              e l'azzurro diventa corallo
              quando l'orizzonte accoglie il nostro sguardo...

              Abbracciami
              quando il cielo diventa teatro
              e noi, spettatori di luci lontane e stelle danzanti...

              Abbracciami
              nella luce piena
              appariremo incomprensibili
              e tutto sarà inspiegabile
              ma il nostro amore illogico
              diventerà un ramo in fiore...

              Abbracciami
              nello scorrere del tempo
              e fa ch'io non sia mai il vecchio, ma
              parte del tuo cambiamento...

              Abbracciami
              quando l'oscurità mi rubera le forze
              e come una piuma che danza nel vento
              cancella la paura ed ogni incertezza
              e sussurra al mio cuore senza dire una parola...

              Abbracciami
              e tienimi stretto
              respira il mio respiro e sostieni i miei passi incerti
              affinché la poesia che abbiamo scritto insieme
              diventi il canto di ogni innamorato...

              Abbracciami adesso, e...
              per sempre.

              Ettore Girmani.
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                Scritto da: Ettore GRIMANI
                Attimo di eterno

                La rabbia
                alza muri al cielo
                ponti senza ringhiere
                e rotaie nell'abisso
                disegnano un luna park senza fantasia
                ed io mi sento annegare
                non ho rifugio in questo niente...
                e le mie ossa sono fango
                ed i miei denti sono avorio
                e la mia pancia un frastuono di emozioni...
                Resto alla finestra
                e guardo altrove.
                Davanti ai miei occhi
                l'invenzione del tempo mi fa vagabondo...
                Il sole gira ed io prendo la rincorsa
                un salto e sono in volo
                luci di un teatro,
                un salto e prendo vita
                palcoscenico sul mondo,
                un salto e sono universo
                scintillante dimensione di un sogno...
                c'è aria fredda ed acqua su di me
                e l'odore della campagna
                ha un senso di profondo che da un centro al mio restare...
                Non c'è errore nella poesia
                e tu sei versi ed armonia
                e tu sei quel secondo
                che durerà per sempre...
                Stringimi le mani
                io non ho parole
                ma solo confusione e battiti di cuore...
                guardami negli occhi
                siamo oltre ogni immaginazione...
                Baciami adesso
                noi
                siamo in ogni direzione...
                Cade la pioggia
                gocce di brace sulla mia carne
                e tu sei il fuoco dell'oblio
                in questo attimo di eterno
                che io chiamo Amore...

                Ettore Grimani.
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                  Scritto da: Ettore GRIMANI
                  Un giglio bianco

                  c'è un pensiero di fretta
                  che invade il mio mondo
                  una lampada ad olio fa più odore che luce
                  l'universo restringe i contorni
                  ed ogni mano sembra amica, fraterna...
                  c'è fragore al mio di fuori
                  occhi malvagi
                  polvere sospesa
                  al limitare del giorno...
                  Io sono oltre lo stupido orgoglio.

                  Il sentiero verso il mare
                  il senso dolce del ritornare
                  come un onda
                  come un ricordo
                  come il pane tagliato di fresco dalle mani di mia madre
                  come le corse in mezzo alla strada sotto gli occhi di mio padre...
                  Il pensiero valica questo confine
                  silenzio da salvare tra le cime innevate
                  slogatura di un'immagine senza rifugio né oblio
                  rimorso di un cielo spento da rifare
                  in cui persi la mia voce sotto un sole orfano d'amore...
                  io sono oltre il vento del rimpianto.

                  La luce del mattino
                  taglia la stanza
                  spade conficcate nell'aria...
                  Avvenimenti e vicende
                  abbandonano la terra della narrazione...
                  è uno strano posto
                  l'universo che ho creato
                  bagagli affilati dal passato
                  tinteggiano d'utopia il futuro
                  romanzo sbiadito di un'anima privata...

                  Dietro porte accatastate
                  corrono come binari
                  narrazioni di mondi possibili
                  vite parallele mai incontrate...
                  cosa ho dimenticato per essere davvero me stesso!

                  C'è un pensiero di fretta
                  che invade il mio mondo
                  rugiada disseta l'arsura
                  e un giglio bianco saluta l'aurora...
                  Un nuovo giorno un nuovo incanto
                  non mi sono mai perso né mai ritrovato
                  Il racconto di me
                  ha un'atmosfera elementare
                  purezza di un ombra consapevole
                  non c'è fine alla mia storia
                  ma un orientamento naturale...

                  Ettore Grimani.
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                    Scritto da: Ettore GRIMANI
                    Quando

                    quando il tuo cuore sarà puro,
                    i tuoi occhi sapranno vedere oltre l'orizzonte

                    quando percepirai l'orizzonte come una linea immaginaria,
                    il tuo spirito sarà pronto ed in armonia

                    quando il tuo spirito sarà in armonia
                    nessun uomo sarà straniero
                    e la tua porta
                    accoglierà l'infinito...

                    Ettore Grimani.
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