Scritto da: Ettore GRIMANI
Piccola Onda

Ho fatto il solletico al mare
e tu piccola onda sei salita sulla mia mano
bagnandola di vita e nostalgia...

i passi si fermano
e gli occhi fissano un punto lontano
luogo d'incontro tra passato, presente e sordi rimorsi...

Sento ancora il profumo denso
del legno dei banchi di scuola
il rumore del gesso sulla lavagna
la speranza di incontrare il tuo sguardo
l'inadeguatezza di un ruolo sconosciuto
superstite di un richiamo
orfano per destino
un gioco lontano
che mi ha fatto uomo...
se potessi riavvolgere il nastro
al riparo dalle parole
rialzerei il mio sguardo
e volerei sopra alture e tempeste
sconfiggerei il pianto e le paure gli incubi e le tristezze
ed il tuo male oscuro
con le mie mani nude
senza spada e senza scudo...

sei una galassia lontana
colori questo cielo di periferia e la mia vita di strada
roccia di cometa tu sorgi ad oriente
ed illumini il mio pensiero...
non c'è pianto e non c'è riso
ma dialogo in cammino
corda di violino, pura energia...

Ho fatto il solletico al mare
e tu piccola onda sei salita sulla mia mano
bagnandola di vita ed allegria...

Ettore Grimani.
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    Scritto da: Ettore GRIMANI
    La casa d'origine

    Ti lascio qualcosa di mio
    la casa d'origine
    dove tutto resta sulla pelle.
    La fotografia dell'infanzia
    senso perduto di un tempo innamorato.
    Tutto stava in una mano
    e la felicità non prendeva mai congedo.
    Il confine del domani
    è un rettangolo di vita
    dove un soffio di luce
    spoglia l'ignoto dall'angoscia.

    Ti lascio qualcosa di mio
    la casa d'origine
    ombre cinesi e l'odore delle mura
    invisibili incantesimi
    oltre la mietitura.
    Nel respiro del cielo
    sono una stella di confine
    avamposto di poesia
    in un finito eterno
    l'avvenire di un passato
    e la sorgente di un ritorno.

    Ti lascio qualcosa di mio
    l'ideologia clandestina
    di chi si sfinisce di vita
    con l'uragano nelle vene
    il coraggio e la paura
    una bruciata malinconia
    e la promessa di un incontro
    come un accordo casuale
    embolia di un rimpianto
    radice dell'incanto.

    Ti lascio qualcosa di mio... addio.

    Ettore Grimani.
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      Scritto da: Ettore GRIMANI
      La regina dei sogni

      Ti venero
      dal sorgere del sole al suo calare
      senza di te,
      esisterebbe soltanto il buio
      invece tu
      lo hai colorato di sogni...

      Lasciati amare liberamente.

      Tu sei poesia
      viva, vibrante
      puoi farmi tutto quello che vuoi
      sei la Regina dei sogni
      il tuo seno culla l'universo intero
      per te voglio andare oltre ogni cosa
      ti affiderò il mio corpo e la mia anima affinché siano strumento di piacere
      per appagare ogni tuo desiderio
      non ti chiederò altrettanto
      ma di me fai ciò che vuoi
      perché sei la donna che amo.

      Tu sei la Regina dei sogni
      e sapere che ci sei,
      è gioia pura ed estasi
      sapere che ti muovi e che cammini
      o che semplicemente respiri
      o che le tue mani si muovono nell'aria
      ogni tuo gesto,
      ingentilisce il mondo...
      Tu sei la Regina dei sogni
      senza di te, esisterebbe soltanto il buio
      ma i tuoi occhi
      sono un balcone sull'infinito
      lascia che io ti ami senza censura
      finché avrò forza e respiro
      ti prego,
      lascia che io ti ami
      oltre i limiti della paura
      Tu, emozione pura che nasce
      sgorga
      e travolge ogni cosa
      lascia che io ti ami
      nell'unico modo possibile...
      per sempre.

      Ettore Girmani.
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        Scritto da: Ettore GRIMANI
        L'amore

        Io non sò cos'è l'amore,
        posso dirti però
        che da una lacrima, tu fai nascere un sorriso
        da un profondo dolore, generi la gioia
        e che ti sento così mia
        che quando i tuoi occhi mi guardano
        i miei sono davanto ad uno specchio...
        quando un'emozione ti sfiora,
        è il mio cuore ad avere un sussulto...
        e se un giorno mio figlio mi chiedesse
        che cosa è l'amore,
        io gli parlerei di te...

        Ettore Grimani.
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          Scritto da: Ettore GRIMANI
          L'inganno

          Io sono un'allucinazione
          una divergenza cromatica
          nato dall'eutanasia di un incontro
          una forma espressiva
          costruita sul nulla
          sull'inganno dell'esempio
          sulla squallida memoria
          dei luoghi comuni, della saggezza antica...

          Allevato
          in campi di lavoro
          dove omologano il pensiero
          laboratori del caos ben organizzato
          dove si erigono templi in onore della vita eterna
          ma non si insegna che il tempio della gioia è dentro di noi
          ed è attuale e vivo nell'attimo presente...
          dove tutto si mescola e si confonde
          e la verità è una reliquia
          la libertà un'essenza, un ricordo lontano
          una società che glorifica la meschinità...

          La schiavitù
          non ha più catene alle caviglie
          ma al pensiero
          ma io sono un ribelle
          ho parlato con il mare
          io sono la terra
          io sono il cielo
          la luna colora la vigilia della notte
          e le mie vene sono nastri d'argento...

          Vivo sospeso
          tra l'espressione e la depressione
          equilibrista dell'estremo
          canto l'elegia del dubbio
          perché tutto è provvisorio
          ed io non conto nulla
          sono soltanto polvere impastata...

          Rivendico la dignità dell'uomo
          come un diritto naturale
          che nell'istante del trapasso
          sopravvive alla fatalità della vita.
          Io non sono nulla
          se non polvere impastata
          ma ho camminato sulla terra e ho parlato con il mare...

          Ettore Grimani.
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            Scritto da: Ettore GRIMANI
            Gli innamorati

            Come farfalle in un prato fiorito
            così sono gli innamorati
            perennemente battuti dal vento
            sospesi tra disperazione ed estasi...

            Non conoscono il disprezzo
            non capiscono l'invidia
            sono un volo di emozioni
            all'ultimo angolo della vita...
            Nel sole color frumento
            si rincorrono danzanti
            e si baciano nell'aria
            nell'ambra del mattino...

            Come farfalle in un prato fiorito
            così sono gli innamorati
            non conoscono lacrime
            ma diamanti lucenti
            lanterne sospese che illuminano il buio...
            Salpano felici verso l'impossibile
            e l'arcobaleno li unisce
            dopo ogni tempesta...

            La terra è assorta al richiamo degli amanti
            e la natura accoglie i loro cuori tremanti...
            Riderà la notte
            che li troverà insieme
            brinderà la luna
            danzeranno le stelle...

            Come farfalle in un prato fiorito
            così sono gli innamorati
            non c'è fine e non c'è inizio
            ma solo il loro amore...

            Ettore Grimani.
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              Scritto da: Ettore GRIMANI
              Il tuo seno

              Guardo il tuo seno e muoio per te
              brucio
              brucio ed il sangue diventa fuoco
              e mi sento gloriosamente uomo...

              Il profumo del pudore
              scompare, come nebbia al nuovo sole
              e la marea che mi affoga è la verginità smarrita...

              Il mistero del peccato
              abbandona il rimorso
              e si apre alla follia della lussuria...

              Voglio morire migliaia di volte
              affonda le unghie nel mio corpo
              ogni volta che mi uccidi
              io, risorgo tra le tue cosce...

              Guardo il tuo seno
              i tuoi capezzoli sono spille di universo,
              tu, sei la mia anima, la mia anima, la mia anima...
              Luce nel buio che mi circonda
              sono un animale ferito e braccato
              ma tu mi dai vita e speranza...

              Tu, vizio selvaggio ed amore profondo
              oracolo dei sensi
              terra di tutte le rivoluzioni
              ventre di ogni libertà...

              Guardo il tuo seno
              ed il mio corpo ritorna fanciullo
              l'orgoglio, una lacrima di disobbedienza.
              Il gemito diventa delirio
              il tuo miele trasforma il sogno in realtà
              e la terra sussulta...
              brucio, muoio, godo profondamente
              e la vita ritorna primitiva...

              Ettore Grimani.
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