È l'ombra che temo quando di notte viene ad aprire la porta. Si avvicina lento, solleva le coperte, ed inizia a toccare, le sue mani da prima addosso, e poi strette sulla bocca. Zitta, nessuno deve sentire, guai se piangi le lacrime fanno rumore quando cadono in silenzio. Così le piccole vittime di abuso tacciono, non piangono, e aspettano che il mostro sazio del suo scempio finisca e se ne vada, senza però dimenticare di baciare a loro la fronte, augurandole la buonanotte.
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