Il sapore della vendetta dicono che è buono, ma perché forse non hanno assaggiato quello della rivincita, è divino!
Composto sabato 7 aprile 2012
Il sapore della vendetta dicono che è buono, ma perché forse non hanno assaggiato quello della rivincita, è divino!
Sono strafottente lo so, la mia faccia richiama più schiaffi che carezze, ma le mie labbra sono calamite per i tuoi baci.
Sono all'antica io, non mi faccio scopare il cervello dietro un monitor, resto al vecchio metodo io, lui e un respiro... il nostro.
Bontà? Cos'è la bontà? Tutti che si definiscono tali, ma in realtà non esiste bontà dove vive il rancore, dove un gesto vuole essere ricambiato, dove le attenzioni sono pretese, non esiste bontà nella falsità, nell'inganno. Una persona buona nel cuore ha solo il bene, non conosce il male e non è capace di farne a nessuno, quindi non definitevi buoni perché ipocritamente indossate la maschera del buonismo, definitevi essere umani perché solo i santi sono buoni, tutti gli altri sanno essere buoni quando non sono cattivi.
Non sono né timida né introversa, mi faccio i cavoli miei, è diverso.
Ricorda che chi dice che c'è puzza e perché la puzza è la sua. Morale della favola: chi accusa gli altri in realtà parla di se stesso.
L'invidia è di chi ha la bocca sempre piena di questa parola forse perché è quello che vorrebbe dagli altri, essere invidiato, ma non li calcola nessuno.
Non era me che volevi, ti piaceva l'immagine che avevi di me per te ero una sfida con il tuo ego maschile, bene il tuo ego ha vinto, ma ha perso me.
Sì, devo ammettere che provo un senso di fastidio, ma non è invidi, né rabbia ma disgusto, disgusto per la falsità di certa gente.
Sei libero di farti i cavoli tuoi, ma non sei libero di farti gli affari miei.