Non affrettarti a giudicare. Sbagliato è mancare verso qualcuno che nemmeno conosci.
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Non affrettarti a giudicare. Sbagliato è mancare verso qualcuno che nemmeno conosci.
E infine, tutto passa, ore, giorni, segni, gesti, parole, sfoghi, lamenti, sta solo a noi, sentire, percepire, cogliere, elaborare, cucire dentro, tutto ciò che, d'indicibile o di bello ci ha acceso, stregato, penetrato, colpito, illuminato la pelle e l'anima.
Tediose sono quelle persone che ribadiscono con insistenza e hanno la convinzione d'essere insopprimibili come di sapere tutto.
Donna, tu, umiliata, sottomessa, picchiata, maltrattata, derisa, eppure... quanti autori, poeti, prosatori, romanzieri hanno scritto di te, benevoli, con decisione, passione, ammirazione, e quante cose ancora da dire, tu in ognuna, così unica e diversa, fiore tra i fiori che germoglia e fiorisce, frutto tra i frutti che procrea tra le pieghe, la dolcezza nel dolore, tu ninfa, che fai crescere gli uomini ogni giorno solare, tu che, scaturisci dal cuore forza, coraggio, amore, sempre tu.
È preferibile beneficiare del presente che farsi coinvolgere da un passato che non porta da nessuna parte.
Se devi stravolgere, cambiare qualcosa di tuo non farlo per qualcuno, fallo solo per te.
Ci sono giorni, riportano ricordi di musica, di gioie, di sogni e di dolori, lasciando dentro "sintomi" di pelle e cuore.
E poi, ci sono sguardi fatati, colmi d'intenso, di quelli che, ammaliano, travolgono, non cercano né sentono parole; toccano nei battiti in crescita la musica del cuore.
Inutile farsi del male, macinare di continuo e deformare pensieri, se non si riesce a variare i fatti. Le cose si devono allontanare o tollerare.
Il rispetto del sé, non è certo "essere" ciò che non si è.