Guarda i girasoli: loro si inchinano al sole, ma se uno è troppo inchinato vuol dire che è morto. Tu sei un servitore, non un servo. Servire è l'arte suprema. Dio è il primo servitore; Lui è il servitore di tutti gli uomini, ma non è il servo di nessuno.
Hai detto che di me non te ne frega niente e io a questo no, non ci voglio pensare... voglio addormentarmi, si, voglio dormire, e svegliarmi fra tre anni, perché so, lo so di certo, che come te non ci sarà nessuno mai. Mai.
I giovani amanti cercano la perfezione. I vecchi amanti imparano l'arte di ricucire insieme i pezzi, vedendo la bellezza in una molteplicità di brandelli.
Tuttavia il vento irrequieto del Nord non era ancora soddisfatto. Il vento parlò a Vianne di paesei ancora da visitare, di amici bisognosi ancora da scoprire, di battaglie ancora da combattere... da qualcun altro, la prossima volta. E fu così che il vento del Nord si stancò e andò per la sua strada.
La sola cosa che ci resta è il ricordo che tu avrai di me... e io ho bisogno che questo ricordo sia intenso e bellissimo. se te ne vai ora il tuo ricordo di me sarà perfetto... tu sei la mia immortalità.
- O nico guarda che luna. - E mettimi la lingua in bocca visto che ci sei. - No veramente guarda che luna, ci pensi che magari da qualche altre parte, magari in america ci sono due come noi che la stanno guardando. - Manu... - Oh... - In america adesso è giorno - I cessi... devi pulire i cessi... cercavo di fare un po' di poesia no...
- Eva: A che pensi? - Marco: A quanto sono stato stupido. - Eva: Ma davvero non te n'eri accorto... che ero innamorata di te? - Marco: Non lo so, oddio, qualche dubbio ce l'ho avuto, poi se penso al tuo sorriso sul traghetto effettivamente... Poi però sei sparita! - Eva: Per forza, sei inciampato sulle labbra di Rachele! - Marco: Forse ti stavo cercando talmente tanto che non riuscivo più a capire il punto da cui ero partito. - Eva: Perché cercando? Scusa da quando... Insomma, da quand'è che ti piacevo? - Marco: Dal matrimonio dei nostri genitori, tu ridevi di felicità e avevi le gote rosse, metà di trucco, metà d'imbarazzo, e quando hai visto. Che ti stavo guardando, sei diventata seria in un attimo. Ed io ho sentito come una cosa qua, come se avessi bevuto un bicchiere di aceto, e lì ho capito che volevo stare con te! E tu invece? Quando l'hai capito? - Eva: Boh, non lo so! Non mi ricordo, beh non era importante evidentemente. - Marco: E dai! - Eva: Va bene. Forse al concorso, ti ricordi? - Marco: Certo che mi ricordo! - Eva: Io stavo dietro il vetro della radio e ti ascoltavo da lì e per un attimo ho sperato che la stessi cantando per me. - Marco: Eva, ma io stavo cantando per te! - Eva: Davvero? - Marco: Te lo giuro! [Si baciano]