Tu non sei il tuo lavoro. Non sei la quantità di soldi che hai in banca; non sei la macchina che guidi né il contenuto del tuo portafogli. Non sei i tuoi vestiti di marca. Sei la canticchiante e danzante merda del mondo.
Why love, if losing hurts so much? I have no answers anymore: only the life I have lived. Twice in that life I've been given the choice: as a boy and as a man. The boy chose safety, the man chooses suffering. The pain now is part of the happiness then. That's the deal. Perché amare se perdere fa così male? Non ho più risposte: solo la vita che ho vissuto. Due volte nella mia vita ho potuto scegliere: da bambino e da adulto. Il bambino scelse la sicurezza, l'adulto sceglie la sofferenza. Il dolore di oggi fa parte della felicità di ieri. Questo è il punto.
E quand'anche la mia fede fosse tale da smuovere le montagne, se non avessi l'amore non sarei niente. E quand'anche dessi via tutti i miei beni per sfamare i poveri, e dessi il mio corpo perché lo bruciassero, se non avessi l'amore non ne trarrei alcun beneficio. L'amore sopporta tutto con allegria. L'amore non prova invidia. L'amore non si vanta. L'amore non conosce presunzioni. Quando ero un bambino parlavo da bambino, capivo da bambino e pensavo da bambino. Una volta divenuto uomo misi via le cosa da bambino, ma conservai la fede, la speranza e l'amore. Ma è l'amore la più importante di tutte.
Guardare la vita in faccia, sempre, guardare la vita in faccia, e conoscerla, per quello che è. Al fine di conoscerla, amarla, per quello che è. E poi metterla da parte. Per sempre gli anni che abbiamo trascorso, per sempre gli anni. Per sempre l'amore, per sempre. Le ore.
- Will: E questo cos'è? Momento di "Come eravamo" versione maschile?... Qui è una meraviglia. Lei citava i cigni. È una specie di fissazione, una cosa alla quale dedicare una parte della seduta? - Sean: Pensavo a quello che mi hai detto l'altro giorno, riguardo al mio dipinto. - Will: Ah. - Sean: Sono stato sveglio tutta la notte a pensarci. Poi ho capito una cosa, e sono caduto in un sonno profondo, tranquillo. E da allora non ho più pensato a te. Sai cos'ho capito? - Will: No. - Sean: Sei solo un ragazzo. Tu non hai la minima idea delle cose di cui parli. - Will: Grazie tante! - Sean: Non c'è di che. Non sei mai stato fuori Boston. - Will: Nossignore. - Sean: Se ti chiedessi sull'arte probabilmente mi citeresti tutti i libri di arte mai scritti. Michelangelo. Sai tante cose su di lui: le sue opere, le aspirazioni politiche, lui e il papa, le sue tendenze sessuali, tutto quanto... vero? Ma scommetto che non sai dirmi che odore c'è nella cappella Sistina. Non sei mai stato lì con la testa rivolta verso quel bellissimo soffitto. Mai visto. Se ti chiedessi sulle donne probabilmente mi faresti un compendio delle tue preferenze. Potrai perfino aver scopato qualche volta. Ma non sai dirmi che cosa si prova a risvegliarsi accanto a una donna e sentirsi veramente felice. Sei uno tosto, e se ti chiedessi sulla guerra probabilmente mi getteresti Shakespeare in faccia: "ancora una volta sulla breccia, cari amici?" Ma non ne hai mai sfiorata una. Non hai mai tenuto in grembo la testa del tuo migliore amico vedendolo esalare l'ultimo respiro mentre con lo sguardo chiede aiuto. Se ti chiedessi sull'amore probabilmente mi diresti un sonetto. Ma guardando una donna non sei mai stato del tutto vulnerabile. Non ne conosci una che ti risollevi con gli occhi, sentendo che Dio ha mandato un angelo sulla Terra solo per te, per salvarti dagli abissi dell'inferno. Non sai cosa si prova ad essere il suo angelo, avere tanto amore per lei, vicino a lei per sempre, in ogni circostanza, incluso il cancro. Non sai cosa si prova a dormire su una sedia d'ospedale per due mesi tenendole la mano, perché i dottori vedano nei tuoi occhi che il termine "Orario delle visite" non si applica a te. Non sai cos'è la vera perdita, perché questa si verifica solo quando ami una cosa più di quanto ami te stesso. Dubito che tu abbia mai osato amare qualcuno a tal punto. Io ti guardo e non vedo un uomo intelligente, sicuro di sé. Vedo un bulletto che si caga sotto per la paura; ma sei un genio Will, chi lo nega questo? Nessuno può comprendere ciò che hai nel profondo, ma tu hai la pretesa di sapere tutto di me perché hai visto un mio dipinto e hai fatto a pezzi la mia vita del cazzo. Sei orfano giusto? Credi che io riesca ad inquadrare quanto sia stata difficile la tua vita, cosa provi, chi sei... perché ho letto Oliver Twist? Basta questo ad incasellarti? Personalmente me ne strafrego di tutto questo, perché sai una cosa? Non c'è niente che possa imparare da te che non legga in qualche libro del cazzo. A meno che tu non voglia parlare di te, di chi sei... allora la cosa mi affascina, ci sto. Ma tu non vuoi farlo, vero campione? Sei terrorizzato da quello che diresti. A te la mossa, capo.
Salve, mi chiamo Hazel Grace Lanchaster e Augustus Waters è stato l'amore avversato dalle stelle della mia vita. La nostra è una storia d'amore colossale e... e probabilmente non riuscirò a pronunciare più di una sola frase senza sciogliermi in un fiume di lacrime. Come tutte le vere storie d'amore la nostra morirà con noi, com'è giusto. Speravo che sarebbe stato lui a fare l'elogio funebre a me, perché non c'è d'avvero nessun altro che... si no beh non parlerò della nostra storia d'amore perché non ci riesco, perciò parlerò di matematica. Io non sono una matematica, però so questo. Ci sono infiniti numeri fra 0 e 1 ce: 0.1, 0.12,0. 112 ed un infinita serie di altri numeri. Naturalmente è ancora più grande la serie infinita tra 0 e 2 o fra 0 e 1000000. Certi infiniti sono semplicemente più grandi di altri infiniti. Ce l'ha insegnato uno scrittore che una volta amavamo. Sapete io vorrei più numeri di quelli che avrò, e Dio, voglio più giorni per Augustus Waters di quelli che ha. Ma Gus amore mio non so dirti quanto io ti sia grata per il nostro piccolo infinito. Tu mi hai dato il per sempre in quel piccolo numero di giorni e per questo io ti sono eternamente grata. Ti amo talmente tanto.