- Non credevo sarebbe finita così... - Finita? No, il viaggio non finisce qui... La morte è soltanto un'altra via. Dovremo prenderla tutti. La grande cortina di pioggia di questo mondo si apre, e tutto si trasforma in vetro argentato. E poi lo vedi... - Cosa, Gandalf? Vedi cosa? - Bianche sponde, e al di là di queste un verde paesaggio sotto una lesta aurora. - Beh, non è così male! - No. No, non lo è...
Il mondo è cambiato. Lo sento nell'acqua, lo sento nella terra, lo avverto nell'aria. Molto di ciò che era si è perduto, perché ora non vive nessuno che lo ricordi. Tutto ebbe inizio con la forgiatura dei grandi Anelli. Tre furono dati agli elfi, gli esseri immortali più saggi e leali di tutti. Sette ai re dei nani, grandi minatori e costruttori di città nelle montagne. E nove, nove Anelli furono dati agli uomini, che più di tutti desiderano il potere. Ma tutti loro furono ingannati, perché venne creato un altro anello. Nella terra di Mordor, tra le fiamme del Monte Fato, Sauron, l'Oscuro Signore, forgiò in segreto un Anello sovrano, capace di dominare tutti gli altri: un Anello per domarli tutti. Uno a uno i paesi liberi della Terra di Mezzo caddero sotto il potere dell'Anello, ma alcuni opposero resistenza: un'ultima alleanza di uomini ed elfi marciò contro le armate di Mordor e sui pendii del Monte Fato combatté per la libertà della Terra di Mezzo La vittoria era vicina, ma il potere dell'Anello non poteva essere sconfitto. Fu in quel momento che Isildur, figlio del Re, afferrò la spada di suo padre... Sauron, il nemico dei popoli liberi della Terra di Mezzo, venne sconfitto. Ma ahimè, il cuore degli uomini si corrompe facilmente e l'Anello del potere ha una volontà sua. Esso condusse Isildur alla morte e molte cose che non avrebbero dovuto essere dimenticate andarono perdute. Per 2500 anni dell'anello si perse ogni conoscenza, finché esso non irretì un nuovo portatore. - Il mio Tessoro! - Pervenne alla creatura Gollum che lo portò con sé nei profondi cunicoli delle Montagne Nebbiose e qui l'Anello lo consumò - è venuto da me, è mio! E'la mia gioia... il mio Tessoro! - Per 500 anni avvelenò la sua mente, e nella profondità della caverna di Gollum attese. Le tenebre strisciarono di nuovo sulla foresta del mondo, voci di un'ombra ad est, sussurri di una paura senza nome. È l'Anello percepì che era giunto il suo momento! Abbandonò Gollum. Ma accadde qualcosa che l'Anello non aveva previsto. Fu trovato dalla creatura più improbabile che ci fosse: un hobbit... Bilbo Baggins della Contea - Ehi... un anello! - -aaaah! Me l'hanno rubato. Ladro di un Baggins, che tu sia maledetto! - Perché presto verrà il momento in cui gli hobbit plasmeranno la fortuna di tutti.
[A Harry, parlando dei letti a baldacchino del dormitorio] Non ho mai amato queste tende. Detti loro fuoco il mio quarto anno... Per caso, naturalmente!
Silente: hai molte qualità in comune con Serpeverde, tuttavia il cappello parlante ti ha affidato a Grifondoro, mi sai dire perché? Harry: perché glielo ho chiesto io. Silente: esatto, Harry, esatto. Non sono le nostre qualità che ci dimostrano chi siamo: sono le nostre scelte.
[Poco prima di entrare in campo per la prima partita di Quidditch della stagione] - Baston: Paura, Harry? - Harry: Un po'... - Baston: è normale. Ce l'avevo anch'io alla mia prima partita. - Harry: Cos'è successo? - Baston: Io... Non mi ricordo bene: ho preso un bolide in testa dopo due minuti e mi sono svegliato all'ospedale.
- Dean: La prossima volta rendimi partecipe dei tuoi piani. - Bela: Non volevo che pensassi. In quello non sei molto bravo. - Dean: ... - Bela: Oh guarda, stai cercando una risposta sagace. - Dean: Fottiti. - Bela: Molto raffinato.