Io sono una vigliacca, ho sempre avuto paura. Paura di essere povera, paura di essere emarginata, e di conseguenza ho avuto proprio quello che temevo è tutta colpa mia. Ultimamente ho avuto paura di perdere te ecco perché ti ho mentito. Si, ho mentito molte volte, adesso provo vergogna per questo ma devi capire perché l'ho fatto, perché sapevo che non mi avresti amata se avessi conosciuto il mio passato, tu cercavi una persona innocente come Oyku, ma io non sono lei. Sono stata con molti uomini solo perché erano ricchi, non sono Oyku come ho detto ma sono cambiata con te, non posso cancellare il mio passato, ma non ti ho mai tradito. Io sono innamorata di te, ma ho paura di questo amore non te lo dico per farmi perdonare, non merito il tuo perdono ma voglio che tu... che tu mi possa ricordare come una persona corretta, una persona corretta e innamorata di te che aveva tanta paura... che aveva tanta paura di perderti.
- Ayaz: Lo ami ancora Mete? - Oyku: Mete mi ha fatto la stessa domanda; "lo ami ancora Ayaz?" - Ayaz: E tu che rispondi? - Oyku: Gli dico sempre che sono pazza di te. - Ayaz: Non hai risposto alla mia domanda. - Oyku: Quale domanda? - Ayaz: Mete... lo ami ancora? Chiudiamola qui Oyku. - Oyku: Di cosa parli? - Ayaz: È stata una commedia, abbiamo recitato una parte ed è il momento di finirla. - Oyku: Sono d'accordo, hai ragione! - Ayaz: Lo diremo a tutti alla festa di compleanno di Bulent. - Oyku: Allora finisce qui. - Ayaz: Finisce qui. È stato un onore giocare a fare finta di essere il tuo fidanzato Oyku Acar, ti ringrazio. - Oyku: E io ringrazio te, Ayaz Dincer.
- Seyma: Oggi ti ho detto che ti amo. - Mete: Te l'ho detto anche io. - Seyma: Sì è vero ma solo uno di noi era sincero, stavo per dirti come era tenera e dolce quella coppia di fidanzatini in discoteca... Sognando che succedesse anche a me, che tu mi chiedessi la mia mano. Mete io ti amo da morire.
- Ayaz: E così hai una cotta per Mete. - Oyku: Eh si! In realtà molte ragazze hanno una cotta per Mete sai. Lui è gentile, premuroso, pronto ad aiutare insomma come dire è protettivo, è coraggioso. Sono innamorata di lui, Seyma è fortunata. È importante amare qualcuno. - Ayaz: E come ti senti se non vieni ricambiata? Perché sai a me non è mai successo. - Oyku: Molto male. Come ci si sente a non essere mai stati innamorati? - Ayaz: Non credo nell'amore, penso che quello che provi per lui non è amore. La realtà è che ti piace e lo vuoi avere è molto semplice non c'è altro da dire. È solo desiderio sessuale tutto qui. - Oyku: Non sono d'accordo con te, forse pensi che l'amore si riduca solo a questo ma non è così. - Ayaz: Vuoi che sei innamorata di Mete anche se sai che lui è il ragazzo della tua migliore amica? - Oyku: Non ne vado fiera ma non posso ignorare i miei sentimenti:. - Ayaz: E credi che lui un giorno ti amerà davvero? - Oyku: Certo, lo spero tanto o almeno è quello che mi auguro, è il mio grande sogno ma non importa se non dovesse mai amarmi, me ne farei una ragione, a meno che qualcuno non lo sostituisse.
La vita di ognuno ha sempre qualcosa di magico, almeno io ci credo. Il primo sguardo, il primo sorriso, la prima emozione, il primo amore. Anche la prima delusione e le prime lacrime sono magiche. Ma la prima volta che ti si spezza il cuore, è una sofferenza enorme, una sofferenza che ti fa pensare che la magia sia finita, che non riuscirai più a riprenderti, a fidarti di qualcuno e innamorarti di nuovo. Poi all'improvviso magicamente tutto cambia e non puoi fare a meno di innamorarti di nuovo.
- Spike: Oh, sì. Ma guardati un po'! Ti credi un novello salvatore. Difendi la verità, la giustizia e le famiglie felici. Ma la tua carne non può sfiorare una croce senza che si affumichi, giusto? - Angel: Come se tu fossi diverso! - Spike: Beh, è così. Lo sono. E tu lo sai. La tua anima ti è stata imposta con la forza, come maledizione. Per farti soffrire per tutte le terribili atrocità commesse. Ma io ho lottato per la mia anima, ho affrontato demoniaci tormenti. Ho quasi perso decine di volte, ma non ho mollato. Perché io sapevo, che era giusto così. È il mio destino.
- "A volte sbagliamo, ma non è sempre così. Credo che tu sia venuta da me per essere aiutata e io l'ho fatto! Perché a volte noi vinciamo, Izzie. Ed io voglio che tu lotti, capito? Per quello che vale, io... io voglio che tu lotti!" - "Grazie..."
- Lei è il robot. - Lei è il... cosa? - È così che la chiamiamo lì. Il robot. Non rallenta mai, non lascia farsi irritare, fa solo sì che gli altri vogliano lavorare di più. Quando decide qualcosa, nulla può fermarla. Non la si può tenere. - No, è vero. - Il fatto è che solitamente ha ragione.
La gente ha cicatrici in posti impensabili, sono come mappe segrete delle storie personali, diagrammi di tutte le vecchie ferite. La maggior parte delle nostre vecchie ferite guarisce, lasciando solo cicatrici. Ma alcune non guariscono.