Nella chiesa dove va mia madre c'è una vetrata colorata con santa Teresa d'Avila. La freccia di un angelo le trafigge il cuore, Teresa ha gli occhi chiusi e anche se soffre per quell'atto d'amore ha lo stesso un sorriso bellissimo. Ricordo la mia prima comunione: indossavo un vestito bianco e i guanti... Guardando quella vetrata pensavo che un giorno qualcuno avrebbe trafitto anche il mio cuore. E che avvicinandomi all'altare nel mio abito da sposa, avrei capito perché sorride. So che sembra sciocco... Ma la vita non è fatta di sogni, non puoi farti rapire dal desiderio di una cosa che non succederà mai. Devi aggrapparti a quello che ti ritrovi davanti.
- Blair: Perché l'hai fatto? - Chuck: Per quello che hai detto prima. - Blair: Sull'essere felice? Chuck... non è quella la cosa più importante... le persone non scrivono poesie sull'essere compatibili o... romanzi sugli obbiettivi condivisi nella vita e sulle conversazioni stimolanti... l'amori più grandi sono quelli più folli... l'amour fou... - Chuck: Blair non viviamo nella Parigi degli anni Venti... - Blair: Ma ci piacerebbe... - Chuck: C'è una bella differenza tra il grande amore e l'amore giusto... Me ne sono andato dall'Empire State Building l'anno scorso dopo aver aspettato che ti presentassi solo per due minuti... Louis ti ha aspettata tutta la sera... è la tua occasione per essere felice pensi di non averla perché non l'hai mai avuta e ti fa paura ma tu meriti la tua favola. - Blair: Ce le creiamo noi le nostre favole. - Chuck: Solo quando siamo costretti a farlo. Tu non devi. Come ti senti dopo quello che abbiamo fatto stasera? - Blair: Malissimo davvero malissimo in realtà non mi sono mai sentita così. - Chuck: Senso di colpa? Lo sento anche io. Forse sto davvero crescendo. - Blair: Non ero pronta a lasciarti andare. [Bacio sulla fronte] - Chuck: Non lasciare che ti qualcuno ti dica che non sei potente... sei la donna più potente che conosca. - Blair: Mi serve tutto il mio potere per allontanarmi da te. - Chuck: Lo so... ma devo lasciarti andare... e tu devi lasciarmi andare. - Blair: Ti amerò sempre. - Chuck: Ti amerò sempre.
Mi chiamo Dexter e non so che cosa sono. Ma di certo so che c'è qualcosa di oscuro in me... e lo nascondo. Sicuramente non ne parlo, ma... c'è. Sempre. Questo oscuro passeggero. E quando è lui a guidare mi sento... Vivo. Dominato da questo fremito di malvagità assoluta. Non lo combatto, non voglio farlo. È tutto ciò che ho. Nessuno mi ama così, neppure io, purtroppo. E se invece fosse solo un imbroglio dell'oscuro passeggero? Perché, ultimamente, nei momenti in cui mi sento legato a qualcosa, o a qualcuno è come se mi scivolasse via la maschera e quelle cose, o persone, di cui non mi importava, in un istante diventano importanti... Terrorizzandomi.
Mia sorella alza uno scudo perché il mondo non veda quanto sia vulnerabile... invece io alzo uno scudo perché il mondo non veda quanto non sono vulnerabile.
Mi piace immaginare di essere solo, completamente solo, magari dopo un'apocalisse o una pestilenza: non dovrei più fingere di comportarmi normalmente, non dovrei più nascondere chi sono: sarebbe liberatorio.
Tutti nascondono quello che sono veramente. A volte seppellisci una parte di te tanto in profondità da dimenticarti che esista e a volte vorresti solo dimenticarti chi sei.