- Jeremy: No. Non lo capisco. Cioè, so cosa ho visto, ma... non lo capisco. - Elena: Stava per uccidermi. - Jeremy: Ora è morta. Vicki è morta. - Elena: Mi dispiace tanto, Jer. - Jeremy: Basta... Mi fa male. - Elena: Va tutto bene. - Jeremy: Perché tutte le persone alle quali tengo devono morire?
- Damon: Ho cancellato il tuo dolore in passato. Posso farlo ancora. Ma è una tua scelta. - Jeremy: Senti, so che pensi di averlo cancellato, ma è ancora lì. Anche se non riesco a ricordare perché, sento ancora un vuoto dentro. Mi sento solo. E cancellarmi i ricordi non farà sparire questa sensazione. Non sistemerà quello che c'è davvero di sbagliato. - Damon: Quello che ho fatto a Vicki, era sbagliato. Ti chiedo scusa per ciò che mi riguarda. - Jeremy: Anna ha detto che i vampiri non sono costretti a provare dolore. Possono spegnerlo, come se spegnessero il loro lato umano. - Damon: Verissimo. - Jeremy: È più facile così? - Damon: Che cosa è più facile? - Jeremy: La vita. - Damon: La vita fa schifo comunque, Jeremy. Se sei un vampiro, almeno non devi starci male se non vuoi. - Jeremy: Tu hai fatto così? - Damon: L'ho fatto per... l'ho fatto per molto tempo. E la vita era molto più facile.
- Damon: So che questa è l'ultima cosa che vorresti fare ora, ma dovremmo parlare di quello che è successo stanotte. - Elena: Sì, uno dei vampiri della cripta è entrato in casa e ha quasi ucciso John. - Damon: Cosa? Cosa... Quando? Di cosa parli? Dopo che me ne sono andato? - Elena: Eri là? - Damon: Su, Elena, sai che ero là. - Elena: Quando sei stato a casa? - Damon: Fai sul serio? Prima... sotto il portico... Stavamo parlando: molto catartico, sentimenti svelati... Dai, ci siamo baciati, Elena. - Elena: Ok, non ho tempo per queste cose, Damon. - Damon: Ehi, se vuoi dimenticare che sia successo, bene. Ma io non posso.
- Damon: Ti ho baciata... Credevo che avessi ricambiato il bacio. Poi scopro che non eri tu, ma il tuo doppio. Come credi che stia? - Elena: Credo che tu sia ferito. - Damon: Nessuno può ferirmi, Elena. - Elena: No, non ammetti di essere ferito. Ti arrabbi, te lo tieni dentro e poi fai qualcosa di stupido. - Damon: Sei spaventata. Credi che Katherine mi spingerà a fare qualche pazzia, vero? Non ho bisogno di essere ferito per farlo... Perché... Perché ti sorprende tanto il fatto che ti bacerei? - Elena: Non mi sorprende. Sono sorpresa perché pensavi che avrei ricambiato il bacio. - Damon: Ora sono ferito.
- Damon: Bel pigiamino. - Elena: Sono stanca Damon. - Damon: Ti ho riportato questa. - Elena: L'avevo data per persa, grazie... Ti prego ridammela. - Damon: Ho solo una cosa da dire. - Elena: Perché devi dirmela senza che indossi il ciondolo? - Damon: Beh... Perché quello che sto per dirti è probabilmente la cosa più egoista che abbia mai detto in tutta la mia vita. - Elena: Damon, non farlo. - Damon: No, devo dirtela solo una volta. Tu devi solo ascoltare... ti amo, Elena. Ed è proprio perché ti amo, che non posso comportarmi da egoista con te. Ecco perché non puoi saperlo. Non ti merito... Ma mio fratello sì. Dio quanto vorrei che non dovessi dimenticarlo. Ma devi.
- Elena: Dammi faccio io. - Damon: No. Fallo fare a me... Elena! - Elena: Damon... forza! - Damon: ... Sei quasi stata arrostita! Il meno che possa fare è prestarti soccorso. Ecco. - Elena: Hai recitato molto bene la tua parte stasera. - Damon: Oh, davvero...? - Elena: Tu e... Rebekah che sbavavate l'uno sull'altra e sui vostri marshmallow. - Damon: Si, prima che lei mi infilzasse. Pensavo fossi troppo ubriaca per accorgertene. - Elena: Fingevo per la maggior parte del tempo. - Damon: Anch'io.
Non volevo provare niente, mai più. Ma qualcuno... continuava a dirmi che andava bene provare sentimenti... non importava quanto facessero male. Che sono i nostri sentimenti a renderci umani... buoni o cattivi... e di non perdere mai la speranza.
- Elena: Perché non lasci vedere alle persone il buono che c'è in te? - Damon: Perché alcune persone quando vedono cose buone, si aspettano una persona buona. E io non voglio dover essere all'altezza delle aspettative di qualcuno.