Megapresidente galattico: - Il grande complesso aziendale di cui sono meritatamente al vertice, conta più di tremila inferiori. E chi come me è al culmine dell'empireo, non può essere a conoscenza di quello che avviene nei vari dipartimenti, bolge, gironi, se ci sono stati fenomeni di corruzione, essi sono avvenuti a mia insaputa ad opera di qualche subalterno, disonesto e infedele.
Chuckie: "Senti, sei il mio migliore amico perciò non prendertela a male, ma se fra vent'anni tu ancora vivrai qui e verrai a casa mia a vedere le partite e farai sempre il muratore, cazzo io ti uccido. Non è una minaccia, è un fatto. Ti uccido, cazzo." Will: "Ma di che diavolo stai parlando?" Chuckie: "Tu hai una cosa che non ha nessuno di noi!" Will: "Oh, piantala! Sempre la solita storia. Lo devo a me stesso, devo fare questo, quello... e se non volessi farlo?" Chuckie: "No no no no. Vaffanculo. Non lo devi a te stesso, lo devi a me. Perché domani mi sveglierò e avrò cinquant'anni, e farò ancora questo schifo. Ma non fa niente, va benissimo. Tu sei seduto su un biglietto della lotteria, ma sei troppo smidollato per incassarlo. Ed è una stronzata. Perché farei qualsiasi cosa per avere quello che hai tu, e lo farebbero anche gli altri ragazzi. Sarebbe un insulto a noi se tra vent'anni stessi ancora qui. Startene qui, cazzo, è uno spreco di tempo." Will: "Non puoi saperlo." Chuckie: "Ah no?" Will: "No, non puoi saperlo." Chuckie: "Ah, non posso saperlo. Beh, ti dico quello che so. Ogni giorno passo a casa tua a prenderti con la macchina, usciamo, ci facciamo qualche birra, qualche risata, ed è fico. Sai qual è la parte migliore della mia giornata? Sono circa dieci secondi, da quando volto l'angolo fino a quando arrivo alla tua porta. Perché penso che magari arrivo là, busso alla porta e tu non ci sei più. Niente addio, niente arrivederci, niente. Sparito, via. Non so molte cose, ma questa la so."
Eccomi là. Cioè Alex e i miei tre drughi. Cioè Pit, Georgie e Dim. Eravamo seduti nel Korova milkbar arrovellandoci il gulliver per sapere cosa fare della serata. Il Korova milkbar vende "latte+", cioè diciamo latte rinforzato con qualche droguccia mescalina, che è quel che stavamo bevendo. È roba che ti fa robusto e disposto all'esercizio dell'amata ultraviolenza.
Jimmie: Voglio farti una domanda, quando sei arrivato qui hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"? Jules Winnfield: Jimmie lo sai che non è questo. Jimmie: No no rispondi, hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"? Jules Winnfield: No, non l'ho visto. Jimmie: E sai perché non l'hai visto? Jules Winnfield: Perché? Jimmie: Perché conservare i negri stecchiti non è affatto il mio campo! È questo il motivo!
Essere leali è molto importante. Perciò, tu ora vai fuori e dici: "Buonanotte, ho passato una bellissima serata". Infili la porta, entri in macchina, vai a casa, ti fai una sega e finisce la storia.
A Dio piace guardare, è un guardone giocherellone, riflettici un po'... Lui dà all'uomo gli istinti, ti concede questo straordinario dono e poi che cosa fa? Te lo giuro che lo fa per il suo puro divertimento, per farsi il suo bravo cosmico spot pubblicitario del film. Fissa le regole in contraddizione, una stronzata universale! Guarda ma non toccare, tocca ma non gustare, gusta ma non inghiottire... e mentre tu saltelli da un piede all'altro lui che cosa fa? Se ne sta lì a sbellicarsi dalle matte risate! Perché è un moralista! È un gran sadico! È un padrone assenteista ecco che cos'è! E uno dovrebbe adorarlo? No mai!