Scritta da: Mo
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Credo che se mangio un panetto di burro e nessuno mi vede, quelle calorie non contino.
Dr. Isobel 'Izzie' Stevens (Katherine Heigl)
dal film "Grey's Anatomy" di Serie TV
Credo che se mangio un panetto di burro e nessuno mi vede, quelle calorie non contino.
Questa gara è un combattimento tra leoni, capisci!? Quindi solleva il mento, tira indietro le spalle, cammina con orgoglio, pavoneggiati, non leccarti le ferite, festeggiale. Le cicatrici che porti sono il segno di combatte.
Hai partecipato ad un combattimento tra leoni, e se non hai vinto non significa che tu non sappia ruggire.
Non è infantile aggrapparsi alla speranza. In realtà è molto, molto difficile. Suo figlio vuole credere che alcune cose possano andare per il meglio.
Tutti ricordiamo i racconti della buonanotte della nostra infanzia. La scarpetta al piede di Cenerentola, il rospo che si trasforma in un principe, la bella addormentata risvegliata da un bacio... Cera una volta... E poi vissero felice e contenti... Favole: sono come i sogni... ma il problema è... che le favole non si avverano mai. Sono gli altri racconti... quelli che cominciano con notti scure e tempestose e finiscono nell'inenarrabile... Sono gli incubi che sembrano sempre diventare realtà. La persona che ha inventato la frase: "E vissero per sempre felici e contenti... ", dovrebbe essere presa a calci. Le storie che raccontiamo sono come i sogni... La realtà è molto più burrascosa, molto più buia, molto più spaventosa. La realtà, è molto più interessante del "Vissero per sempre felici e contenti".
Ok, ecco qui. La tua scelta è semplice, lei o me. Io sono sicura che lei è una gran donna, ma vedi io ti amo, in un modo veramente incredibile, cerco di amare i tuoi gusti musicali, ti lascio l'ultimo pezzo di torta, potrei saltare dalla montagna più alta se me lo chiedessi e ciò che mi porta ad odiarti mi spinge ad amarti per cui prendi me, scegli me, ama me.
Sai, quando qualcuno dice una cosa divertente e io rido, mi giro sempre a vedere se fa ridere anche te. Anche quando non ci sei, io mi giro a cercarti.
La verità è dura. La verità... è imbarazzante. E molto spesso... fa male! Voglio dire, la gente dice di volere la verità, ma la vuole veramente?
Veniamo al mondo da soli e lo lasciamo da soli.
E tutto quello che succede nel mezzo?
È un dovere verso noi stessi cercare un po' di compagnia.
Perciò preferiamo scegliere l'amore.
Scegliamo la vita.
E per un po' ci sentiamo un po' meno soli...
La sconfitta non è un'alternativa. Non per i chirurghi. Noi non ci allontaniamo dal tavolo finché l'ultimo respiro non è passato da un po'. I malati terminali sono una sfida. Le vite in pericolo sono ciò che ci fa alzare dal letto la mattina.
Non ci facciamo intimorire facilmente. Non esitiamo. Non ci tiriamo indietro. E di sicuro non ci arrendiamo... Non al lavoro, almeno.
[...]
Per fare il nostro lavoro dobbiamo credere che la sconfitta non è un'alternativa. Che non importa quanto malati siano i nostri pazienti... c'è speranza per loro.
Ma anche quando le nostre speranze si infrangono contro la realtà... e alla fine dobbiamo arrenderci alla realtà... Significa che abbiamo solo perso la battaglia di oggi. Non la guerra di domani.
C'è una cosa da dire sull'arrendersi...
Una volta che lo fai... Quando lo fai sul serio...
Ti dimentichi persino per cosa stavi combattendo.
È intenso, quello che succede in sala operatoria. Quando ci sono in ballo delle vite, e si gioca con un cervello come se fosse plastilina. Si crea un legame con i chirurghi accanto a te, un legame indissolubile, indescrivibile; c'è qualcosa di intimo nell'essere legati così, che ti piaccia o no, che i chirurghi ti piacciano o no, si diventa come una famiglia.
...
I legami che ci vincolano a volte sono impossibili da spiegare, ci uniscono anche quando sembra che i legami si debbano spezzare. Certi legami sfidano le distanze, il tempo e la logica. Perché ci sono legami che sono semplicemente... destinati a essere.