- Rochester: Perché ve ne state andando? - Jane: Sono stanca, signore. - Rochester: Perché non siete venuta a parlarmi? Non vi vedo da settimane... sarebbe stato normale ed educato dirmi buona sera. - Jane: Sembravate impegnato.
- Rochester: Avanti parlatemi. Vorrei soltanto farvi uscire dal vostro guscio. Avete l'aria di chi si trova in un altro mondo. Non voglio trattarvi come un'inferiore. - Jane: Eppure mi comandate di parlare. - Rochester: Siete ferita dal tono del mio comando? - Jane: Pochi padroni si preoccuperebbero di sapere se i loro subordinati siano feriti dai loro comandi. - Rochester: Subordinati. Dimenticavo lo stipendio... visto che ricevete uno stipendio, potreste parlare con me da pari? Senza pensare che la richiesta nasca dall'insolenza? - Jane: Non scambio mai la famigliarità con l'insolenza. La prima non mi dispiace, l'altra... nessuna persona libera dovrebbe accettarla. - Rochester: Sciocchezze. - Jane: Neppure per uno stipendio. - Rochester: Molte persone libere accetterebbero ogni cosa per uno stipendio, ma vi stringo mentalmente la mano per la risposta. Non esistono 3 giovani governanti su 3000 che mi risponderebbero così. - Jane: Non avete passato molto tempo in nostra compagnia. Sono un semplice uccellino uguale a tutte le altre, con una comune triste storia.
- Rochester: In primavera sono tornato a casa con il cuore dolente e l'anima appassita, e ho incontrato una dolce sconosciuta la cui compagnia mi rallegra. Con lei sento di poter rinascere in una maniera più alta e più pura. Ditemi, sono giustificato a scavalcare un ostacolo di formalità per averla? - Jane: Esiste un ostacolo? - Rochester: Un mero impedimento convenzionale. - Jane: Ma quale può essere? Se nutrite un affetto, signore, una dote non può esservi di impedimento. E se la donna è di nobili stirpe e sembra ricambiare il vostro sentimento... - Rochester: Jane, di chi credete stia parlando? - Jane: Della signorina Ingraam. - Rochester: Io sto chiedendo cosa farebbe Jane eyer per garantire la mia felicità. - Jane: Farei qualunque cosa per voi, signore. Qualunque cosa sia giusta. - Rochester: Jane... voi mi trafiggete. Sento di potervi parlare ora della mia amata. L'avete incontrata, la conoscete. È una persona rara, fresca, fiorente, senza alcuna macchia. Mi rigenererà, farà di me un uomo migliore.
- Rochester: Che cos'hai? Jane eyer che non ha niente da dire? - Jane: Sembra tutto così irreale. - Rochester: Io sono irreale quanto basta. - Jane: Voi, signore, siete il più fantomatico di tutti.
- Rochester: Io vi offro la mia mano, il mio cuore. Jane, vi chiedo di trascorre la vita al mio fianco. Noi due siamo simili, uguali. Volete sposarmi? - Jane: Cos'è, una farsa? - Rochester: Dubitate di me? - Jane: Interamente. Voi sposerete la signorina Ingraam. - Rochester: La signorina Ingraam? È lei la macchina senza sentimenti. Io voglio voi, creatura rara e celestiale. Povera e oscura come siete. Vi prego, accettatemi come marito. Devo avervi per me. - Jane: Volete che sia vostra moglie. - Rochester: Si, ve lo giuro. - Jane: Voi mi amate. - Rochester: Vi amo. - Jane: Allora vi sposerò.
- Rochester: Il vostro sguardo è molto diretto. Mi trovate bello? - Jane: No signore. - Rochester: Che difetti mi trovate? Ho arti e lineamenti come si conviene. - Jane: Vi chiedo perdono, signore. Dovevo rispondervi che la bellezza non ha molta importanza.
- Rochester: Avete stregato il mio cavallo. - Jane: Non è vero. - Rochester: Aspettavate la vostra gente al sentiero? - Jane: Io non ho gente, signore. - Rochester: Intendo i folletti, gli elfi e quegli omini verdi. - Jane: La triste verità è che se ne sono andati via. La vostra terra per loro non è abbastanza selvaggia.
- Rochester: Da dove provenite? Qual è la vostra triste storia? - Jane: Come? - Rochester: Tutte le governanti hanno una triste storia, qual è la vostra? - Jane: Mi ha cresciuti mia zia, la signora reed, in una casa più bella di questa, ho frequentato la scuola di loowood ricevendo la migliore istruzione che potessi desiderare e non ho una triste storia. - Rochester: E i vostro genitori? - Jane: Morti. - Rochester: Li ricordate? - Jane: No. - Rochester: E perché non siete con la signora reed? - Jane: Mi ha mandato via, signore. - Rochester: Perché? - Jane: Perché ero di peso e lei mi disprezzava. - Rochester: Non avete tristi storie.