Scritta da: Martina
Tu sei mio figlio. Ho visto abbastanza in te per sapere che mi renderai orgoglioso.Commenta
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- Mick: Non ti farò del male.
- Beth: E se fossi tu l'assassino?
- Mick: Difficile, visto che non ti ho uccisa.
- Elena: Ti ho salvato la vita.
- Damon: Lo so.
- Elena: Vedi di non scordartelo.
- Elena: Allora, perché mi hai portata con te?
- Damon: Beh, non sei proprio uno schifo di compagnia, Elena. Dovresti darti più credito.
- Elena: Il vero motivo?
- Damon: Non lo so... eri lì, sulla strada. In perfetto stile "damigella in difficoltà". Sapevo che avrei fatto incazzare Stefan e... non sei uno schifo di compagnia, Elena.
- Elena: Tu sei andato al college?
- Damon: Sono stato nel campus del college, si.
- Elena: Sarò al sicuro con te?
- Damon: Si.
- Elena: Prometti di non fare quella cosa del controllo mentale con me?
- Damon: Si.
- Elena: Posso fidarmi di te?
- Damon: Sali in macchina. Dai.
- Arthur: Mi infastidisce ammetterlo, ma mi piacciono le tue repliche acide anzi probabilmente è l'unica caratteristica che ti riscatta.Commenta
- Merlino: Grazie.
- Arthur: Ci sono molti domestici capaci di servire ma solo pochi sono in grado di rendersi completamente ridicoli.
- Ginevra: Non avreste dovuto rischiare la vita.
- Arthur: Non potevo permettere che ti succedesse qualcosa.
- Arthur: Se vorrò un servitore nell'altra vita...
- Merlino: Non contate su di me!
- Arthur: Dobbiamo tenere nascosto mio padre.
- Merlino: Perché non lo camuffiamo?
- Arthur: Potrebbe funzionare.
- Merlino: Vestiamolo da donna.
- Arthur: Si, oppure...
- Merlino: Vestiamo da servitore.
- Arthur: Si, così va meglio.