All'improvviso fu come se il ruggito della folla, l'eco del fischio finale, le grida dei miei compagni, tutto venisse da mille miglia di distanza. E quel che restava in mezzo a quegli strani suoni ovattati, era soltanto Peyton. La ragazza che con la sua arte, passione e bellezza, aveva cambiato la mia vita. In quel momento il mio trionfo non su il campionato di stato, ma un istante di lucidità: la percezione che eravamo da sempre destinati l'uno all'altra e che ogni istinto contrario, era soltanto la negazione di una semplice verità: ero e sarei sempre stato innamorato di Peyton Sawyer.
Un giorno scopri che la tua vita ha uno scopo, e qualcuno ti fa sentire speciale, e trovi degli amici. Ed è come se improvvisamente tutto il tempo e il dolore che sono serviti per arrivarci, non contassero più.
Non aspettare! Sai la vita è troppo breve. Se ami una persona e vuoi stare con lei và a prenderla, non perdere tempo. Ai problemi ci penserai dopo. Non sai cosa accadrà domani.
Pensiamo sempre che noi un giorno saremo felici. Noi avremo quell'auto, quel lavoro o arriverà l'anima gemella che risolve tutto. Ma la felicità è uno stato d'animo. È un modo di essere non un traguardo. È come la stanchezza o la fame, non è durevole, va e viene. Funziona così. E se le persone la pensassero in questo modo sarebbero felici molto più spesso.
Haley: Quando una canzone risveglia un ricordo; Quinn: quando i granelli di polvere danzano nella luce distogliendo la nostra attenzione dal resto; Dan: quando ascolti il rumore del treno sotto le rotaie in lontananza nella notte e ti chiedi dove sia diretto. Brooke: Fai un passo oltre quello che sei e a dove ti trovi. James: Per un breve istante, entri nel mondo magico. Questo è quello che credo.
Lucas non puoi. Mi dispiace, mi dispiace, ma non puoi perché io ti amo e tu, tu hai aggiustato la mia auto. Ti ricordi quel giorno? Perché quel giorno cambiò tutto. Io allora non lo sapevo, ma insieme alla macchina tu hai preso il mio cuore e quando me l'hai chiesto due anni fa, io non ero ancora pronta. Ero sola, spaventata e ho detto un giorno, e un giorno è ora. Lucas è così; un giorno è ora e io ti amo così tanto. Ti prego non andare via. Chi amo và sempre via.
Il suo cuore deve essere a pezzi ora, e io vengo qui e ascolto il silenzio... sento gli echi di come eravamo prima. Cerco in tutti i modi di essere paziente, e serena... e di provare un po' di gioia. Più che altro prego di trovare la forza di non rovinargli la vita per ciò che voglio io. È la parte più dura... lasciare andare.
A volte quando sei giovane credi che niente possa ferirti, credi di essere invincibile. Hai davanti tutta la vita e hai dei progetti, grandi progetti. Trovare la persona ideale, quella che ti completa. Ma la vita va avanti e ti accorgi che non è così facile. Soltanto quando arrivi alla fine ti accorgi che i progetti che hai fatto erano soltanto progetti. E verso la fine quando guardi indietro, anzi che avanti, ci tieni a credere di non aver sprecato la tua vita. Ci tieni a credere di aver lasciato qualche cosa di buono. Ci tieni a credere che la tua vita abbia contato qualcosa.
Vi siete mai chiesti se voi non ci foste più? Se ve ne andaste all'improvviso, il mondo come reagirebbe? Qualsiasi cosa immaginiate è sbagliata. Non c'è niente di romantico nella morte. Il lutto è come l'oceano, profondo, scuro, e più forte di tutti noi. E il dolore ti colpisce come un ladro nella notte.
Forse è come ammettere di aver fallito. Insomma, tutti i miei amici vanno avanti, fanno progressi: Haley ha una famiglia, Millicent andrà a vivere con Mouth, Peyton si sposa con Lucas. Tutti vanno avanti, invece io non ho concluso nulla, rimango ferma.