Scritta da: C. De Padua Visconti
Amore mio, abbiamo così le anime legate che i corpi sembrano essere assecondati.
Composta domenica 8 dicembre 2013
Amore mio, abbiamo così le anime legate che i corpi sembrano essere assecondati.
E accadeva che sognavo la tua anima era come aprire una lettera e non riuscire a decifrarla.
Anche i nostri cuori hanno un codice Pin.
Tutte le volte che torno a sedermi sul trono dei nostri incontri io continuo a sentire la tua presenza, le tue mani mi aspettano e mi accarezzano l'anima!
Riposa in pace collega, non hai scelto tu di morire. Sei stato portato per mano, in quel pozzo maledetto. Quella mano assassina che per più di un anno ha violentato la tua dignità, ha infierito la tua persona con lenta agonia, riposa in pace collega, lassù nessuno oserà perseguitarti, nessuno sarà mai cosi vile e crudele come quella mano assassina, riposa in pace collega la tua missione sulla terra è conclusa vittoriosamente, i veri sconfitti che hanno vita facile saranno perseguiti dalla loro coscienza e nessun privilegio potra mai custodirli dal giudizio di Dio! Riposa in pace.
I nostri occhi fissavano il firmamento, le nostre anime conversavano attraverso l'epidermide dei nostri corpi e si abbracciavano negli sguardi, fluttuanti nelle stelle!
C'era in noi una simbiosi perfetta, anche distanti riuscivamo a scambiarci sensazioni, emozioni, era come se le nostre anime pur di essere attaccate lasciavano i corpi per amarsi.
Bastò guardarsi una volta, e ad entrambi il sospetto di appartenersi per sempre, s'annidò nell'anima senza mai trascurarci!
Eravamo presi l'uno dall'altro in scambi di affettuose parole pronunciate con gli occhi, mentre le labbra,
mute, desideravano solo toccarsi.
Sei il tarlo che divora la mia ragione, uno spillo acuminato nel cuore una piuma che solletica il dolore.