Scritta da: Rosita Ramirez
Mi hai riempita di regali, quando l'unica cosa che io volevo era soltanto il tuo amore.
Composta venerdì 10 febbraio 2017
Mi hai riempita di regali, quando l'unica cosa che io volevo era soltanto il tuo amore.
Ti lascio andare, dove tu vuoi stare io non ci posso arrivare.
In amore, come in amicizia, così come per un tessuto quando è ormai logoro da tempo, ricucire gli strappi è soltanto uno sforzo inutile.
Visto che da un po' di tempo ho notato che in realtà non sono poi così tanto importante come hai sempre detto, quando cercherai di nuovo la mia presenza perché ti manco, aspettati un "fottiti" come risposta.
Anche la fine di una storia pretende la sua eleganza che è quella di uscire di scena senza addossare né colpe, né condanne, ma solo con estrema delicatezza.
Riesco a vedere dietro al tuo falso sorriso, cade sempre la maschera dal viso, sei nella peggiore delle mie poesie, dove ho dovuto scrivere il tuo mondo di bugie, rimettiti la maschera, e torna nell'oblio, sono felice di doverti dire addio.
Non ho tempo di odiarti, ti ho semplicemente escluso dalla mia vita, quando ho capito che non sei un buon amico.
Se ci tieni, ci incontreremo a metà strada, altrimenti, andrò avanti da sola, verso la mia.
Prova a tradirmi e te la faccio io la barba.
Non si può piacere a tutti... non si può piacere a chi nella sua mente ti paragona sempre ad un'altra... per quanto mi riguarda... voglio piacere ai migliori.