Scritta da: Massimo
Non ti preoccupare, ho imparato a dimenticarti, lo faccio ogni santo giorno.
Composta sabato 19 gennaio 2013
Non ti preoccupare, ho imparato a dimenticarti, lo faccio ogni santo giorno.
Il problema è che ogni volta che te ne vai mi prometto di non perdonarti al tuo ritorno, poi quando lo fai faccio l'opposto.
Volevo dirti che mi manchi. Volevo dirti che ti penso. Volevo dirti che ti amo. Ecco, volevo. Adesso vorrei dirti: vattene a fanculo per sempre.
Ho scelto di starti lontano, non di allontanarmi.
Sinceramente? Di cuore? Ma vuoi mettere la soddisfazione che dà un cucchiaino colmo di Nutella? Gustato lentamente? Un orgasmo più forte di tutti quelli che, poverino, mi regalavi tu. E per di più tace. Libidine.
Amarti. Amarti non è stato un errore. Rifarei tutto. Ripeterei le parole, le promesse. Riverserei le lacrime, tutte. Amarti è stato dolcissimo. L'errore è adesso. Il mio. Che ancora ti aspetto. È giunto il momento di voltare l'anima e rinchiudere il ricordo in un cassetto. È giunto il momento di andare via da noi.
Ognuno interpreta il silenzio degli altri a modo suo. A suo modo e a suo "sentire". Io al tuo ho dato tempo, fin troppo. Chi ama fa urlare i sentimenti. Chi ama resta. Chi va via o preferisce il silenzio punisce. Stacca. Spezza. E approda in un altro porto. Speriamo... ci affondi. Al tuo silenzio ho dato io tutte le parole. Adesso.
Vado via per troppo dolore, per troppo amore. Grande puttanata! Chi ama resta. Resiste, persevera. Se perseverare è da illusi, scappare è da conigli. E tu con me l'hai fatto ed in cambio adesso hai in dono il mio totale menefreghismo. Se l'amore è fatto di gesti, il tuo l'hai compiuto benissimo. Adesso non c'è più motivo per cui tu possa ritornare. Adesso sono io che non ti voglio più qui, con me.
Se il nostro rapporto non può proprio tornare... a quello che era un tempo... allora io... non ho più motivo per trattenermi.
Tu sei una di quelle persone che lascia il segno, sì, quello di divieto nel mio cuore.