Scritta da: Silvia Nelli
Ho saputo reggere periodi peggiori, ascoltare bugie ben più gravi. Non credere che un mio silenzio sia una tua vittoria. È solo un modo carino per dirti che non meriti neanche una parola.
Composta venerdì 29 maggio 2009
Ho saputo reggere periodi peggiori, ascoltare bugie ben più gravi. Non credere che un mio silenzio sia una tua vittoria. È solo un modo carino per dirti che non meriti neanche una parola.
Sono stata "troppo" per te. Troppo cuore, troppo amore, troppa anima e soprattutto onesta, quella mi accompagna in ogni situazione. Non so fingere e non voglio essere né diversa ne mascherare i miei sentimenti. Per le persone che amo io ci sono, ma quando il mio "troppo" diventa qualcosa di "ordinario" capisco che è il momento di dire "basta".
Non mi dire "ci vediamo" se poi non ti fai più vedere. Piuttosto dimmi "vaffanculo" che almeno lì sono sicura che trovo pure te.
Non ti guardo per non ricordarti e per non proiettarti in un futuro che non vuole vivere di te.
Sei fra i miei migliori e peggiori ricordi, ma non sei più nei miei pensieri.
Ti sono rimasta vicina perché ci credevo e ho scelto di restare perché lo sentivo. Nello stesso modo in cui oggi sento che è giusto che io me ne vada perché a crederci non siamo mai stati, non siamo e non saremo mai in due.
Ogni persona che passa nella nostra vita prende qualcosa di noi, ecco quello che ti ho dato era per te. Sono solo un puntino nella tua vita ma quello che mi hai trasmesso lo porto ancora con me! Ovunque sarai ricordati che hai un posto speciale nel mio cuore!
Un bel giorno incontrai la mia dignità e ci feci amicizia, fu il giorno in cui feci fuori te dalla mia vita.
"Allora, adesso che mi hai avuto, cosa farai di me?" "Ti metterò in un posto dove nessuno ti farà del male"