Scritta da: Sara Garmata Brillanti
Te ne vai e torni da una vita, sappi che la prossima volta potrebbe essere veramente finita.
Composta domenica 6 aprile 2014
Te ne vai e torni da una vita, sappi che la prossima volta potrebbe essere veramente finita.
Impotente ad aiutarti scovo il mio fallimento di sorella.
Non ci sarà un domani, perché ieri abbiamo scritto un presente che non promette un futuro.
Ed è in questa confusione di anime che mi adulano che spero di perderti per sempre, una volta per tutte.
Finalmente inizia la presenza della tua assenza.
Se volessi offenderti mi basterebbe guardarti anche solo un secondo.
Quante cose non ti ho detto, quante cose non ti dico e non ti dirò. Sappi che sarebbero le uniche capaci di solcare un segno.
Giunge il giorno dell'anno che molte religioni festeggiano, arriva il Natale, nelle strade e negli edifici di moltissime persone, ma nel cuore di quasi nessuno. Spesso scambi di doni forzati, auguri scaraventati e la testa nello stomaco. Spogliamoci di luci e addobbi, e rivestiamoci di veri e densi pensieri per far risorgere leggiadra questa grassa festa.
È un giorno rosso sul calendario, un giorno di festa ufficiale, una leggenda, il giro della ruota economica... è Natale! Gli auguri sono l'unica cosa che non paghiamo se non con l'animo con cui li facciamo.
Il Natale ignora la fede di chi la pratica e l'ateismo di chi come me l'ha fatto suo. Pur essendo una festività ormai quasi solamente commerciale, dono e ricevo gli spensierati auguri con nonchalance.