Perché sai qual è la verità? Che posso dirtene di tutti i colori, incavolarmi, farti nero, arrivare fin quasi ad odiarti... ma poi se penso a due braccia, io è solo nelle tue che voglio volare. Perché è solo lì che io sto bene... solo lì, io trovo pace.
Succede per stanchezza, per necessità o forse per difesa. Ma alla fine sei stanca. Stanca di aspettare, di soffrire, di chiedere, di pensare. Non ne puoi più di mezze risposte, mezze parole, poche emozioni e magari vissute a metà. Così succede che riprendi la strada, che ricominci il tuo viaggio, con una sensazione di torpore e di vuoto immensi. Perché sai che hai voltato pagina, sai che ci sarà altro, ma ad ogni modo, tu lì ci hai lasciato il cuore.
Buongiorno a te che bevi il caffè guardando fuori dalla finestra, gustandoti questa frizzante aria mattutina nel più completo e piacevole dei silenzi. Buongiorno a te che guardi sorgere il sole e tingere di arancio il cielo mentre la via sotto casa pian piano si risveglia dal torpore. Buongiorno a te che accendi la prima sigaretta e pensi a ciò che dovrai fare nel corso della giornata: le tante corse da fare, il lavoro da svolgere, gli impegni da non poter rimandare. Buongiorno a te che persa nei pensieri torni in pochissimi istanti di colpo nella realtà... Passi concitati in casa, un vociare sempre più forte, qualche piccolo urlo, qualche litigio e un richiamo ben più forte "Mammaaaaaaaa". La tua giornata con un sorriso e una alzata di spalle ha inizio. "Eccomi."
Buongiorno a me che non mollo mai, a me che trovo sempre la gioia di vivere, anche quando forse di che gioire non c'è un gran ché. Buongiorno a me che amo, che odio, che piango e che rido. Buongiorno a me che sbraito per un nulla e che mi intenerisco per un niente. Buongiorno a me e alla mia complessità, al mio essere donna sicura di me, quella che forse pieghi, ma che mai spezzerai. Buongiorno a me... sì proprio a me, e a tutto quel mondo di colori che porto sempre nella mia anima.
Abbraccio l'essenza di te. La cullo, la proteggo, la trattengo tra le braccia. Voglio illudermi ancora per un po', sognando ciò che era e che non sarà mai più.
Mi piacciono le addizioni, due insiemi disgiunti che sommandosi tra loro, danno vita ad un terzo numero. Basta aggiungere un semplice "tu" all'addendo "io" per creare questa splendida somma che è "Noi".
Sei stata il primo amore della mia vita. Il più grande, il più intenso, il più sentito. La figura con la quale ogni donna avuta, incontrata, amata, ha dovuto rapportarsi (mai nessuna è uscita vincente). Eri la ragazza giusta da sposare, da amare, l'unica per cui valesse davvero la pena cambiare. E quando per le altre perdevo quel minimo di interesse, quando lasciandole tra le lacrime, mi chiedevano perché fossi così bastardo, era il tuo volto che vedevo. Tu la ragione della mia ferocia. E sai, malgrado i tanti anni passati, le esperienze fatte, altri amori vissuti, sei ancora l'unica per la quale butterei tutto all'aria, in qualsiasi istante. L'unica con cui vorrei invecchiare. L'unica che volevo e che vorrei sempre accanto, ogni momento... perché sei sempre e soltanto tu, l'unica per me.
Ti amavo. Mi giuravi ogni volta che non l'avresti più fatto, ed io ti credevo. Perché volevo crederti. Lo volevo con tutto il mio cuore.
Sarò sempre accanto a te amore mio. Quando nei tuoi primi passi cercherai la mia mano per sorreggerti. Quando estasiato guarderai per la prima volta ciò che non ancora conosci. Quando stanco ti porterò nel tuo lettino, e accarezzandoti i capelli ti canterò la ninna nanna. Sarò sempre accanto a te amore mio, perché sei la sola e vera ragione di vita che ho!
La speranza c'è, il sorriso pure. La voglia, l'ho appena presa. Il buonumore ormai non manca mai. Sì, mi sembra ci sia davvero tutto. Buongiorno vita. Buongiorno mondo.