Poesie d'amore


Scritta da: G. De Felice
in Poesie (Poesie d'amore)
Se mi chiedessero
Come immagino la felicità
Penso ai tasti di un pianoforte
Che suona per noi
Cioè per te
E per tutta la bellezza
Che timidamente
Porti a spasso per il mondo
E poi penso a noi due,
Mangiando un gelato,
In riva al mare
Mentre il sole tramonta
Perché in realtà va via
Per non disturbarci
E tu con la testa appoggiata sulla mia spalla
E io che con un bacio veloce
Innocente
Come fossimo due bimbi
Innamorati
Che ti pulisco il naso
Sporco di panna e di gelato.
E poi crollare sulla sabbia
A fare l'amore
Finché le stelle
Non diventassero così gelose
Di questo spettacolo
Da iniziare a cadere
Pur di venire giù
Ad implorarci di smettere
Per quanta invidia
Stessimo regalando loro.
Ecco
Come immagino la felicità
Solo così,
E tutto il resto
Inutile palcoscenico,
Io e te
Nudi
In spiaggia
A far l'amore
Travasando il cuore dell'uno
In quello dell'altra

Centomila volte.
Composta giovedì 14 giugno 2018
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    Scritta da: G. De Felice
    in Poesie (Poesie d'amore)
    Io non so
    come tu abbia fatto
    Ad accaparrarti
    I miei sogni
    I miei desideri
    Le mie attese
    Sembri costruita
    Progettata a tavolino
    Per abbattere
    Tutte le mie difese
    Tutte le mie altissime mura
    Che ho costruito faticosamente
    Negli anni
    E che credevo inaccessibili ormai
    Per poi scoprire
    Che non servivano
    Armi di distruzione
    Eserciti di guerriglieri
    Ma soltanto
    Gli occhi giusti
    Per mettermi a nudo
    E lasciarmi solo
    In preda a tutti i miei "vorrei"
    Cioè
    Vorrei dirti
    Vorrei tenerti per mano
    Vorrei portarti a fare shopping
    Vorrei toglierti da quel nasino
    La punta di gelato
    Con cui sei solita sporcarti
    Vorrei portarti
    Via
    Ovunque nel mondo
    Potessimo essere liberi
    Di pensare a noi
    E nient'altro che noi
    Vorrei scriverti mille poesie
    Per ora sono ancora poche
    Perché sono così tante le piccole
    Meraviglie
    Di cui sei fatta e capace tu
    Vorrei regalarti ogni giorno
    Un motivo per credere
    Che questo mondo sia ancora
    Pieno di belle persone
    Pieno di delicati sentimenti
    Pieno di anime gentili
    Che quando si incontrano
    Sono in grado di detonare
    Sterminando anni di delusioni
    Anni di codardia
    Anni di progetti sfumati
    Anni di casi umani
    Anni di decisioni sbagliate
    Tutto questo oggi non conta più
    Oggi conta
    Quello che sanno raccontare i tuoi occhi
    Ma soprattutto
    Vorrei
    Che nessuno dei due avesse
    Più nulla da raccontare all'altro
    Perché d'ora in avanti
    Quello che davvero
    Vorrei

    È scrivere tutto daccapo, ma insieme a te.
    Composta giovedì 14 giugno 2018
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      Scritta da: G. De Felice
      in Poesie (Poesie d'amore)
      Io lo so
      che desiderarti
      è tempo perso
      Più perso di me
      E che mi farà male
      Solo che tu
      Mi fai male
      Come divorare voracemente
      Un pacco di Gocciole
      Mi fai male
      Come fare il bagno
      Nel mare di Stintino
      Dieci minuti dopo aver mangiato
      Mi fai male
      Come un'indigestione
      di uova di cioccolata Kinder
      A Pasqua
      Mi fai male
      come mia madre
      Che dopo aver preparato
      La sua leggendaria pasta al forno
      Mi nega il tris
      Mi fai male
      Come gli odori
      Delle pizze
      Della rosticceria sotto casa
      Quando sono a dieta
      Mi fai male
      Come quando sono in treno
      passo da Firenze
      E vedo qualcuno
      Che con gli occhi chiusi
      Ed il respiro sospeso
      Divora una schiacciata
      dell'Antico Vinaio
      Mi fai male
      Insomma
      Come qualsiasi cosa
      Che faccia godere
      O ingrassare
      O sognare
      O ballare
      O saltellare
      O tamburellare le dita dei piedi
      O rendere felice
      Perciò
      Spiegami

      Come potrei smettere?
      Composta mercoledì 13 giugno 2018
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        Scritta da: G. De Felice
        in Poesie (Poesie d'amore)
        Come fai a
        stupirti?
        Quando ti dico
        Che impazzisco
        Per te
        E che una persona
        Come te
        L'aspettavo
        Da una vita?
        Ascolti musica classica
        Indossi bellissimi cappelli
        Sei golosa
        Sfidando la biologia
        Sai ridere
        E far ridere
        Hai le lentiggini
        E quando arrossisci
        Fai arrossire il mondo
        Leggi una poesia d'amore
        E il cuore ti va a mille
        Sei elegante
        Come se appartenessi
        ad un'altra epoca
        Ma non lo fai pesare
        Ti imbarazzi
        Ad ogni complimento
        (lo so,
        vorresti sotterrarti)
        Quando ti ripeto
        Allo sfinimento
        Quanto tu sia unica
        Eppure è proprio
        Per questo
        Che non riesco
        A smettere di pensare a te.
        Non so
        A chi pensi
        O chi avrà la fortuna
        Di vedersi catapultato
        Nella propria vita
        Un terremoto di bellezza
        E zucchero
        Come te
        So soltanto
        Che dal fondo della stanza
        In disparte
        Ci sono io che saltello
        E alzo la mano
        Sperando prima o poi
        Di farmi notare

        Perché ti desidero
        più di ogni altra cosa.
        Composta mercoledì 13 giugno 2018
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          Scritta da: G. De Felice
          in Poesie (Poesie d'amore)
          Quando arriverà
          quel giorno
          Di me diranno
          "Era un disastro
          Goloso tanto quanto
          Maldestro
          Ma aveva il cuore buono
          E sapeva amare
          E amò
          Moltissimo
          Amò con la dedizione
          E la totalità
          E l'intensità
          Di cui solo gli amori lontani
          Non corrisposti
          Sono in grado
          Purtroppo
          Amò in silenzio
          Così che lei
          Non seppe mai
          Quanti girasoli nascessero
          Ogni giorno
          Nel cuore di lui

          Che avrebbero voluto
          illuminare
          La vita di lei".
          Composta martedì 12 giugno 2018
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            Scritta da: G. De Felice
            in Poesie (Poesie d'amore)
            Mi hai detto
            o vorresti dirmi
            "Non amarmi"
            "Non sono così speciale come credi"
            "Meriti una persona diversa"
            Tutte bugie
            Perché arrossisci
            Pensa, ti amo nonostante
            Tu sia bugiarda
            Ancora prima di darti motivo
            Di dirmi bugie
            Va bene, io potrei anche
            Accontentarti
            Allora tu
            Smettila
            Smettila di avere il sapore
            Del caffè al mattino
            Smettila di profumare di salsedine
            Come quando si torna al mare
            Dopo mesi di gelido inverno
            Smettila di essere così bionda
            Da ricordarti in ogni tramonto
            Smettila di parlarmi con quel tuo accento
            Anzi cadenza, che poi ti arrabbi
            Se dico accento,
            E con quelle labbra
            Così rosse
            Che persino le fragole
            Si ingelosiscono.
            Smettila soprattutto
            Di sembrare una di quelle
            Possibilità che capitano
            Una volta nella vita
            Esci di scena
            Mettimi da parte
            Cancellami
            Bloccami
            Dammi anche del cianuro
            Fai ciò che credi

            tanto io non smetterò di desiderarti.
            Composta martedì 12 giugno 2018
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              Scritta da: G. De Felice
              in Poesie (Poesie d'amore)
              Quello che non sai
              o non immagini
              È che io basto a me stesso
              Non ho bisogno di te
              Non c'è nulla che io
              non possa fare senza di te
              Posso respirare
              Posso andare al mare
              Soprattutto posso mangiare
              Qualsiasi cosa
              E gustarmela senza che
              la tua assenza
              La rovini in alcun modo.
              Però.
              Però io non ho nulla
              nella mia vita
              Di paragonabile ai tuoi occhi
              Nulla che possa permettermi
              Di svegliarmi al mattino
              Con la sensazione che qualcosa
              Di meraviglioso stia per accadere
              Come poter ritrovare sul cuscino
              Di fianco a me
              Il tuo sorriso
              Non c'è nessuna mano al mondo
              Che io possa tenere
              O che vorrei portare ovunque
              Percorrendo chilometri
              E chilometri
              Senza che tutto ciò che ci circonda
              Importi qualcosa.
              Non c'è nulla come una tua carezza
              O quel tuo modo
              Di prendermi in giro
              Che riesca a farmi sentire
              Così unico su questa terra.
              È il tuo modo di lasciare sempre
              aperto il dentifricio
              O di non chiudere un'anta
              Di un armadio o un cassetto,
              Che rende giustizia
              A quell'aria perennemente tra le nuvole
              Che crea attorno a te
              Un fascino incredibile
              Perché sembri quasi Alice
              persa nel suo mondo
              Di cui lei racchiude in sé
              Tutte le meraviglie.
              Non c'è nulla che monopolizzi
              I miei pensieri
              Come l'odore della tua pelle
              E le forme del tuo corpo
              Che sembrano abbiano scritto
              Nel libretto delle istruzioni
              Di montaggio
              Volessero indurmi a peccare,
              E a farlo e rifarlo.
              Io non ho bisogno di te, bionda
              Per sopravvivere
              Posso fare tutto da me
              Ma una cosa è certa
              Servi tu qui affianco a me,
              Non davanti, mai indietro,
              Ma sempre insieme

              Per vivere davvero.
              Composta martedì 12 giugno 2018
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                Scritta da: G. De Felice
                in Poesie (Poesie d'amore)
                Oggi va di moda
                Questa cosa del saper disinnescare
                Ma lo so io come avete
                Imparato a disinnescare
                Intrappolati da rapporti logori
                In cui la massima emozione
                è scambiarsi i regali a Natale
                E al compleanno
                Dopo aver sbuffato anche
                Per aver dovuto comprarli
                Senza più il gusto di sorprendersi
                Senza più quella spasmodica attesa
                Quando lui è intrappolato nel traffico
                E non riesci a contare più i secondi
                Che vi separino
                Anzi quasi speri talvolta
                Che faccia inversione
                E non torni più.
                Senza più la voglia di litigare
                Senza più la forza di progettare
                Senza più la capacità di sognare
                Insieme
                E così girate coi cellulari
                Col silenzioso
                Senza notifiche
                Con valige di conversazioni
                Nascoste o cancellate
                Così vi appoggiate la notte
                Sul cuscino
                Con la perenne sensazione
                Di essere nel letto sbagliato
                Sotto le coperte sbagliate
                Con uno sconosciuto affianco,
                Lontano omonimo
                della persona di cui vi eravate
                Invaghite.
                E così cercate le lusinghe
                Le piccole dolcezze quotidiane
                I piccoli gesti d'amore
                Quelli buffi e teneri
                Negli altri
                Quelle attenzioni che fanno
                Sussultare l'ego
                Che vi fanno ancora
                Sentire più vive che mai
                Uniche fra tante
                Per non rassegnarsi ad essere
                morte dentro.
                Io invece devo ancora imparare
                Imparare a disinnescarmi
                A capire quando
                La guardi in un modo in cui
                Non ti guarderà mai
                A capire quando
                La desideri
                E desideri fare ogni cosa con lei
                E per lei
                In un modo in cui
                Lei non ti desidererà mai
                A capire quando
                Le fai una sorpresa
                Col cuore a mille
                E per lei è invece tutto dovuto.
                Potresti avere qualsiasi
                Delicata attenzione per lei
                Come farti trovare sotto
                Casa sua
                Per portarla a tenervi per mano
                Al mare
                E quando le bussi al citofono
                E tremante le dici "scendi,
                dai, rischia, vieni via con me"
                Lei avrebbe lo stesso entusiasmo
                Come se avesse citofonato
                Un testimone di Geova.
                Però se imparassi a disinnescarmi
                Probabilmente vivrei meglio,
                mi dicono,
                Ma dovrei rinunciare a
                quella parte di me
                Che ancora sa amare
                Come un bambino
                Che porta una margherita
                Alla bimba che gli piace,
                Nonostante i lividi
                Nonostante le delusioni
                Nonostante le promesse mancate.
                Mi condannerei ad una vita di rinunce,
                di rimpianti, di "chissà come sarebbe stato"
                E allora sarebbe preferibile
                Essere morti.
                Allora io non mi arrenderò,
                Non così facilmente,
                Perché per me
                Non tutte le donne sono uguali
                Non tutti gli occhi sono uguali
                Non tutte le mani sono uguali
                Non tutti i messaggi della buonanotte
                Sono uguali.
                Per questo,
                piccola smorfiosetta testarda,
                goditi tutte le mie attenzioni
                goditi pure
                tutto lo spettacolo
                che solo una persona innamorata
                di te
                Sa offrire al mondo
                Per te
                Ma ricorda sempre
                Che qualsiasi notte,
                Per quanto piena di stelle
                E con la luna piena,
                Pronta ad essere teatro
                Di qualsiasi magia,
                Se resti chiusa dentro casa
                Con le finestre chiuse
                E le tapparelle abbassate

                Passerà per sempre.
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                  Scritta da: G. De Felice
                  in Poesie (Poesie d'amore)
                  Che senso ha
                  Firenze
                  i suoi tramonti
                  Da Ponte Vecchio
                  (guarda
                  anche il sole
                  si nasconde dietro le nuvole
                  vedendo solo me)
                  Se tu sei a Roma
                  Oppure a Milano
                  O fosse anche a Timbuktu
                  Sorridendo chissà a chi
                  Desiderando le braccia
                  Di chissà chi
                  Litigando con chissà chi
                  Quanto invidio chi può litigare
                  Con te
                  Litigare è una delle più vere
                  forme di amore
                  Perché si smette di litigare
                  Solo quando ci si è arresi
                  Ed è tutto perduto
                  Ma tutto questo
                  Conta poco
                  Conta solo

                  che non sei qui con me.
                  Composta venerdì 8 giugno 2018
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                    Scritta da: G. De Felice
                    in Poesie (Poesie d'amore)
                    Chissà se Einstein
                    ha davvero scoperto
                    Questa cosa della relatività
                    Studiando fisica
                    A me per capirlo
                    Basta passare un giorno
                    Con te
                    Che vola come un minuto
                    Basta essere abbracciato
                    A te
                    Anche davanti ad uno stagno
                    Per farlo sembrare il lago
                    Di un mondo fiabesco
                    Tutto nostro
                    Basta che una mattina
                    Non abbia il sapore
                    Delle tue labbra
                    Sulle mie
                    E mi sembra di non riuscire
                    A respirare
                    Basta che mi guardi
                    Sorridendo
                    Con quelle fossette
                    In mezzo a mille sconosciuti
                    E mi sembra come se intorno
                    A noi
                    Sparissero d'improvviso tutti
                    Basta che mi sussurri
                    All'orecchio
                    Accarezzandomi dolcemente i capelli
                    "Mi appartieni"
                    E mi sembra come
                    Se non avessi mai ascoltato
                    Altre parole
                    Dev'essere andata così
                    Albert non me la racconta giusta
                    Anche lui avrà capito tutto

                    Il giorno che ha riconosciuto i suoi occhi.
                    Composta venerdì 8 giugno 2018
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