Poesie d'amore


Scritta da: G. De Felice
in Poesie (Poesie d'amore)
Come devo fare con te?
"Non sono bella, smettila"
E arrossisci
E ti imbarazzi
Hai ragione,
non sei bella
Tu brilli
Tu cambi l'umore al mondo
Tu sei quel giorno di maestrale
Dopo anni di afa
Che avevano reso una vita
Insopportabile
Tu con la tua ironia
Tu con la tua gentilezza
Tu con la tua voglia di vivere
Contagiosa, che esplode come
Se ogni giorno fosse capodanno
E tu fossi tutti i fuochi d'artificio
Tu con la tua eleganza
Tu con i tuoi imbarazzi
Tu che potresti avere chiunque
E tu che ti annoi facilmente
Perché quello che cerchi
Quello che desideri
È perdere la testa tu
Per una volta
Dopo averla fatta perdere al mondo
No, tu hai ragione
Non sei bella

Sei la più bella del mondo.
Composta mercoledì 6 giugno 2018
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    Scritta da: G. De Felice
    in Poesie (Poesie d'amore)
    Libera
    Così ti immagino un giorno
    Libera da tutte le paure
    Dalle inferriate
    Che la tua mente
    Ti sta imponendo
    E che ti sei costruita da sola
    Intrappolata
    In una gabbia dorata
    Fatta di finte sicurezze
    Tante insoddisfazioni
    Sicuramente nessuno scampo.
    Eppure tu sei più di così
    Eppure tu eri più di così
    Come hai permesso
    Che altre persone
    Scegliessero per te
    La tua vita?
    Come hai potuto zittire
    Così a lungo
    Il tuo orgoglio
    La tua dignità
    Lasciando che persone
    Senza cuore
    Le calpestassero
    Più e più volte
    Mentre tu raggomitolata
    In un angolo
    Nei tuoi silenzi
    Morivi dentro?
    Quanto ancora?
    So che vivere lamentandosi
    È più semplice
    Portare sulle spalle
    Quello zaino di frustrazioni
    Ti fa sentire sempre in credito
    Come se meritassi
    Aspettassi eternamente
    qualcosa dall'alto
    O all'improvviso
    Che possa cambiare tutto.
    Eppure,
    amore mio,
    Non è così che funziona
    Non è questa la vita
    Soprattutto
    Non è questa la condanna
    A cui devi rassegnarti.
    So che hai la testa
    Il carattere
    Il cuore
    Per reagire
    E per tornare ad essere padrona
    Di te stessa
    Dei tuoi desideri
    Dei tuoi sogni
    Perché so che in fondo lo sogni,
    Anche se ti racconti il contrario,
    So che sogni di nuovo baci
    di chi impazzisce per te,
    So che sogni abbracci
    di chi non vorrebbe altro
    che vederti serena
    E far parte della tua serenità,
    So che sogni di poter tornare a sognare
    E di riprovare
    L'ebbrezza adrenalica
    Di condividere gioie, sogni ed ambizioni.
    Io, dal mio angolino
    Continuo a guardarti mentre appassisci
    Mentre ti rovini con le tue mani
    E cerco di non rinunciare
    Perché non posso arrendermi
    All'idea
    Che tu nella vita
    Possa circondarti solo di
    persone senza scrupoli
    egocentrici capaci di usarti
    come trofeo.
    Ne uscirai,
    ti rialzerai
    E tornerai a respirare
    Dopo una lunga apnea
    Però il gioco è nelle tue mani,
    La tua vita è solo nelle tue mani
    Per cui ruggisci

    Piccola leonessa.
    Composta mercoledì 6 giugno 2018
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      Scritta da: G. De Felice
      in Poesie (Poesie d'amore)
      Quella notte afosa
      di pieno giugno
      a millecinquecento chilometri
      di speranze
      di "sai una volta che follia ho fatto?"
      io ti aspettavo
      ti ho aspettato così a lungo
      tu non arrivasti
      poi d'improvviso
      sembrava stesse cambiando tutto
      come l'esplosione di un arcobaleno
      Dopo una bufera violenta
      Ridemmo tanto
      Ci imbarazzammo anche di più
      Poi
      dormimmo insieme
      (dio l'odore di te,
      lo avrei portato dentro per anni)
      non ebbi il coraggio di toccarti
      restando imbambolato a guardarti
      Come fossi un'opera d'arte
      come se rischiassi quasi di
      Sgualcirti
      E di sgualcire tutto ciò che dentro
      Mi faceva sussultare,
      Così restai sveglio
      Per non perdere neanche un tuo respiro
      E c'era Madrid
      E c'erano così tante stelle
      E c'era così tanta magia
      In quell'incontro
      sembrava tutto pronto
      per essere protagonisti
      di quel "c'era una volta"
      da raccontare un giorno
      tra sorrisi e imbarazzi
      E invece noi
      fummo così bravi

      A perderci, per sempre.
      Composta martedì 5 giugno 2018
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        Scritta da: G. De Felice
        in Poesie (Poesie d'amore)
        Quando scrivo di te
        Te ne accorgi sempre
        Sai che anche se non riesco
        A dirti
        Quanto impazzisca
        Per i tuoi occhi
        Per quel sorriso
        Che avrebbe fatto impallidire
        Anche i più grandi pittori
        Incapaci di replicare su tela
        Una bellezza così genuina
        Senza sporcarla
        Tu che te ne accorgi
        Tu che sai il modo in cui ti guardo
        Il modo in cui ti penso
        Chissà se arrossisci
        Quando ti capita di guardare il cielo
        Chissà se qualche volta
        Leggendoti nei miei versi
        Riesco a strapparti uno di quei
        Fragorosi sorrisi
        Che mi piace pensare
        Siano per me almeno una volta
        Chissà se prima o poi
        Te lo dirò
        Ma in fondo penso che anche
        Giacomo
        amava Silvia
        E non riuscì mai a dirglielo
        Anche Dante
        Non aveva il coraggio di avvicinare
        Beatrice
        Di guardarla negli occhi
        Né di sfiorarle la pelle
        Men che mai quelle labbra rosso vivo
        Eppure l'amava

        dio, se l'amava.
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          Scritta da: G. De Felice
          in Poesie (Poesie d'amore)
          Ogni giorno lotto
          per diventare una persona migliore
          per guardarmi la sera
          allo specchio
          e poter tenere la testa alta
          fissandomi negli occhi
          Senza dover abbassare lo sguardo
          Però
          Devo chiedermi scusa
          Perché ci sono una marea di cose
          Che non mi andranno mai giù
          E mi rendono forse più debole
          Sicuramente più umano
          Non rispetto un genitore
          Che mette al mondo un figlio
          Per errore
          Per risolvere delle sue questioni personali
          O semplicemente per incoscienza
          Per poi abbandonarlo
          Senza il supporto e l'amore
          Quotidiano
          Ma non rispetto quei figli
          Che sputano in faccia al sudore e al sangue
          Di genitori che si venderebbero l'anima
          Che si alzano al mattino presto
          Che si spaccano la schiena e le mani
          Per dar loro tutta la felicità
          Che a loro è stata negata
          Non rispetto chi alza le mani
          Non rispetto chi prova a far valere le sue idee
          Tentando di prevaricare sull'altro
          Con la violenza
          Con l'arroganza
          Con il disprezzo
          Non rispetto chi umilia gli amanti
          Se l'amore non è quello che ha in testa
          Talmente cieco da non vedere
          Che spesso c'è molto più amore
          In quel momento davanti ai suoi occhi
          Non rispetto chi ti insegna a non sognare
          Ad arrenderti, a gettare la spugna
          Ai primi errori
          Quando dovrebbe spronarti a insistere
          Se non sei bravo nel fare una cosa
          Perché se non insisti ma alzi le mani
          Non diventerai mai bravo.
          Non rispetto chi parla di pelle
          E di colori
          Non rispetto chi chiude gli occhi
          Di fronte alle ingiustizie
          Di fronte ai soprusi
          Chi preferisce star zitto
          Perché tanto "non sono fatti miei".
          Non rispetto chi umilia una donna
          Non posso
          Non rispetto
          chi spezza un cuore innamorato
          chi abbandona un cane
          O non fa la scarpetta col sugo
          O lascia il cornicione della pizza
          Insomma ho una lista lunga
          Però devo chiedermi perdono
          Ho detto una bugia
          Non è vero che vorrei essere diverso
          Sono felice di non rispettare queste persone
          Sono felice di credere in una società diversa
          Persone diverse
          E allora se sogniamo di regalare
          Qualcosa di migliore
          Ai nostri figli
          (per chi avrà la voglia vera
          e la fortuna di averne)
          Certe cose
          E molte altre ancora

          Non si possono rispettare.
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            Scritta da: G. De Felice
            in Poesie (Poesie d'amore)
            Tu sei testarda
            E a me piacciono le sfide
            Tu credi che le parole
            Non siano tutte uguali
            Ma che siano tutti uguali
            Quelli che te le dicono.
            E così pensi di spaventarmi
            Pensi che ti dimenticherò
            Pensi che mi volterò
            E farò come tutti quelli uguali
            Che saltano di preda in preda
            Irrequieti
            Perché non ti guardano con gli occhi
            Dell'amore
            Ma con quelli della fame,
            Come guarderebbero una lasagna.
            Io invece ogni volta che ti vedo sorridere
            Penso solo a quante cose belle
            Esistano su questa terra
            Che potrebbero avere un senso
            Solo se divise tra di noi
            Penso a come insieme
            Le rose non avrebbero gli stessi colori di ieri
            Le farfalle volerebbero ancora più felici
            Il pane che esce da tutti i forni del mondo
            Profumerebbe ancora di più
            Perché sarebbe tutto per noi
            E quando arriverà quel giorno
            Il mio ultimo giorno
            Se qualcuno dovesse domandarmi
            "hai un ultimo desiderio?"
            Io
            Ti stringerei la mano ancora una volta
            Mi volterei verso di te
            Perdendomi ancora
            Ostinatamente
            Nel tuo sorriso dipinto per me
            E so già cosa risponderei
            "No, nessuno
            Perché io il mio unico desiderio
            L'ho già vissuto fino in fondo"
            E ti do una notizia
            Anche se abbassi gli occhi
            Imbarazzata perché lo sai già
            Quel desiderio

            Eri tu.
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              Scritta da: G. De Felice
              in Poesie (Poesie d'amore)
              Mi devi scusare
              per il modo in cui ti guardo
              Mi devi scusare
              per tutte le volte
              In cui mi rendo ridicolo
              Pur di scambiare due parole con te
              (sì l'amore rende ridicoli)
              Mi devi scusare
              ogni volta che penso tu sia bellissima
              E non te lo dico
              Magari lasciando
              Che sia qualcun altro a dirtelo
              Mi devi scusare
              per tutte le volte in cui
              vorrei portarti via da qui
              lontanissimo da qui
              ovunque tu voglia
              a me non interessa neanche dove
              mi interesserebbe solo
              essere io e te.
              Ci confesseremmo finalmente
              I nostri vizi
              I nostri desideri
              Le nostre ferite
              Lontano da tutto e da tutti
              Sotto un cielo che sarebbe solo nostro,
              Di fronte ad un mare,
              Che bagnando i nostri piedi nudi
              E le nostre mani unite, strette
              Come sanno tenersi per mano
              Solo i bambini
              (loro sì che si amano davvero)
              Forse a quel punto
              Sì che ti direi
              Tutto quello che oggi non riesco
              a dirti
              Sarebbe tipo
              "Mi devi scusare ma
              voglio riempirti di gelato
              Quando sarai triste
              voglio svegliarti ogni mattina
              Con un bacio al sapore
              Di caffè
              Mentre tu borbotti
              Per dormire ancora cinque minuti
              Ma desiderando altri mille baci
              voglio baciarti tutte le notti
              prima di lasciarti andare
              Alle tue fantasie e ai tuoi sogni
              Ma non sulle labbra,
              Chissà quanti baci della buonanotte
              Hai ricevuto sulle labbra,
              Ma sulla fronte
              Perché non ci sia una sola notte
              In cui tu possa addormentarti
              Senza sentirti protetta e invulnerabile
              voglio vederti sognare
              una piccola noi
              una principessa che vivrebbe
              In mezzo a così tanto amore
              Da far impallidire il mondo
              Che avrà i tuoi occhi
              La tua dolcezza
              La tua capacità di ridere di tutto
              Di prendermi in giro
              Insegnandomi ad amare me stesso
              Come non ero in grado di fare prima
              voglio esserci quando festeggerai
              i tuoi successi
              Ma ancor di più
              Quando ci saranno momenti difficili
              E saprai non scoraggiarti
              Ma rimboccarti le maniche
              Con la consapevolezza
              Che affronteremo tutto insieme, sempre"
              Insomma sarebbe un discorso lungo
              Avrei così tante cose da dirti
              E ancora di più da darti
              Perciò
              Mi devi scusare amore mio,
              So che se fossi qui
              Mi avresti zittito dieci minuti fa
              Portandomi il tuo dito affusolato
              Sulle labbra
              E rubandomi un bacio
              Che varrebbe più di tutte le parole.
              Ti troverò,
              non dubitarne mai,
              Perché so che ovunque tu sia adesso
              Starai allenando quel sorriso
              A tutto ciò che ci attenderà

              perché sarà bellissimo
              perché sarai bellissima
              perché saremo bellissimi.
              Composta domenica 3 giugno 2018
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                Scritta da: G. De Felice
                in Poesie (Poesie d'amore)
                La prima volta che ti ho vista
                Mi sono stropicciato gli occhi
                Ma non come si stropicciano
                Di solito
                Almeno dieci minuti
                Avevi un'aria diversa da tutte le altre
                Avevi tutti gli sguardi addosso
                E la testa fra le nuvole
                E un sorriso negli occhi
                Che raccontava quanta vita
                Quanta voglia di "per sempre"
                Ti portassi dentro.
                Occhi di chi conserva quella purezza
                E quella sincerità
                Di cui sono capaci solo i bambini.
                Non ho avuto il coraggio di avvicinarti
                Non potrei invitarti fuori
                Perché resterei imbambolato
                E potrei sembrarti uno sciocco
                Così resto in disparte
                A guardarti da un angolino,
                Senza disturbare,
                Ad invidiare chi ha la fortuna di
                Addentrarsi in quegli occhi
                Di leggerti dentro
                Di sognare tutto ciò che sia possibile
                Sognare
                Perché la tua bellezza gentile
                Regala una sensazione di invincibilità,
                Ad impazzire perché ridi alle battute
                Di qualcun altro
                (dio quante volte lo sogno
                quel sorriso)
                E io da lontano,
                Senza riuscire ad invitarti a ballare
                E neanche a dividerci un caffè
                Figuriamoci la vita,
                Stringo tra le mie mani
                Un foglietto che ho scritto
                molto tempo fa
                E che stavo per consegnare
                Nelle mani sbagliate
                Nelle promesse sbagliate
                Nel cuore sbagliato
                Nella vita sbagliata
                Un biglietto che non ti darò mai
                E tu sorridi
                Perché forse lo sai

                "Ti vuoi mettere con me?"
                Composta domenica 3 giugno 2018
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                  Scritta da: G. De Felice
                  in Poesie (Poesie d'amore)
                  Quando ti ho conosciuta
                  Da subito ti ho messo in guardia
                  Attenta, ti dicevo
                  Sono pieno di ferite
                  Sanguino ovunque
                  E dove il cuore ha iniziato a
                  Cicatrizzare
                  Sono rimasti visibili i segni
                  I lividi
                  Ho il dovere di spaventarti
                  Ho il dovere di dirti che non sarà facile
                  E la paura che ho
                  Di sporcare anche un'anima gentile
                  Come la tua
                  Per colpe non tue
                  Non mie
                  Ed è lì che ho capito
                  Perché mentre io farfugliavo
                  Tutte queste scuse
                  Per la paura di rischiare,
                  Tu sorridendo, non guardavi in basso
                  Ma mi fissavi
                  Dritto negli occhi
                  In un modo in cui ti guardano
                  Solo le persone che conoscono
                  Il significato di parole pesanti come
                  "Fidati di me"
                  "Sistemeremo tutto"
                  "Brontola quanto vuoi,
                  io non ti abbandonerò"
                  E aprendoti in quel sorriso luminoso
                  Che dio solo sa
                  Perché tu voglia regalarlo a me
                  Mi hai detto "Tranquillo
                  sai, a scuola ero molto brava
                  Mi chiamavano sempre alla lavagna
                  Per correggere quello che gli altri
                  Sbagliavano"
                  E lo dicevi
                  Ridendo del mio scetticismo
                  Delle mie mille remore
                  Delle mille volte in cui ho creduto
                  Alle parole sbagliate
                  Alle promesse mancate
                  Ai sogni svenduti al primo che
                  Passava di lì,
                  Sbriciolati alla prima folata di vento.
                  Ed è lì che ho capito che con
                  La fantasia di una bambina
                  Avevi il cancellino già pronto
                  In mano
                  Per metterti all'opera
                  E colorare daccapo
                  La mia lavagna,
                  Cioè la mia vita intera,
                  Con tutti i gessetti colorati
                  (dio quanti colori,
                  non credevo neanche
                  ne esistessero così tanti)
                  Custoditi nel tuo cuore,
                  Sussurrandomi con una dolcezza
                  Di cui sarebbe capace solo
                  Una farfalla, che vive immersa
                  Nei suoi colori

                  "Accomodati, amore mio
                  non immagini, cosa ci aspetta."
                  Composta domenica 3 giugno 2018
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                    Scritta da: G. De Felice
                    in Poesie (Poesie d'amore)
                    È diverso tempo
                    Che mi chiedo
                    Cosa sia l'amore
                    Cosa significhi essere innamorati
                    Dopo aver capito
                    Quante volte mi sia sbagliato
                    Quante volte mi sia ingannato
                    Su persone, momenti, emozioni
                    Con le mie stesse mani
                    E allora credo
                    Che amare sia
                    La stessa cosa che sentirsi amati
                    Significa guardare un tramonto
                    E ricordare quel tramonto quella volta, con lei
                    Significa ascoltare una canzone
                    E sentire che parla di lei
                    Significa trovarsi in una metropolitana
                    Affollata, dall'altra parte del mondo
                    E cercare i suoi occhi
                    Che nessun'altra potrà avere mai
                    Significa sapere di avere
                    Il tuo posto nel mondo
                    E casa vostra che ti aspetta
                    Perché saprai che ogni notte
                    Che ci sia luna piena,
                    Un miliardo di stelle
                    O una bufera con la pioggia
                    che picchia furiosa,
                    Fossi anche lontano diecimila
                    o trecentomila chilometri,
                    Quando lei appoggerà la testa sul tuo cuscino
                    Indossando quella tua maglietta
                    Brutta e sgualcita
                    Ma tua
                    Sentita il tuo odore risalirle lungo la schiena
                    E mentre sorriderà chiudendo gli occhi
                    Saprà sussurrarti anche da così lontano

                    "Torna presto da me,
                    Torna per restare,
                    Io non andrò da nessuna parte
                    Senza di noi".
                    Composta domenica 3 giugno 2018
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