Poesie d'amore


Scritta da: Lorence
in Poesie (Poesie d'amore)

I giovani amanti

Dovevam perderci allora,
quando brezza gonfiava le nostre vele
e bianche e linde le nostre tele,
battevan forte rivolte a prora.

Senza timoni, portati dai venti,
in quale porto saremmo oggi,
se fossimo stati un po' più saggi
o forse solo più incoscienti.

Com'ora mai fosti più bella,
tempo e vita han colorato,
quegli occhi tuoi che ho sempre amato,
il tempo ammanta e mai cancella.

In quelle gemme verdemare,
tante risa e qualche pianto,
l'imbarazzo ed il rimpianto,
di chi non sapeva amare.

Chissà se ancora ti domandi,
se la notte a letto sogni,
se nel cuore a volte agogni,
tornare a prima d'esser grandi.

A quella vespa e quei teneri amanti,
le mani impazienti, i respiri affannati,
i baci infiniti sotto cieli stellati,
agli occhi che brillano come diamanti.

A quella panchina nascosta nel prato,
cercando scuse per fare più tardi,
mai sazi di noi e dei nostri sguardi,
alle notti vissute tutte d'un fiato.

A quelle labbra al sapore di menta,
quando la notte sembrava infinita,
a quando la luna dall'alba rapita
ci salutava dall'alto ormai stenta.

Ci siamo persi, dimenticati,
non il ricordo di te sul mio petto,
parole che forse non t'ho mai detto,
ma in fondo sai che ci siamo amati.

Un giovane amore è spesso dannato,
innocente, immaturo a volte malato,
ma se vita m'insegna e qualcosa ho imparato,
un'amore così non và mai scordato.

Restiamo a terra alla vita ancorati,
coi giorni nostri perduti lontano,
mentre la vita ci fugge di mano,
sognando quei mari dal vento agitati.
Composta lunedì 31 luglio 2017
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Lorence
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Mi manchi

    Dove brillano al sole le croci sui tetti,
    dove aghi di pino ricoprono i letti,
    dove terra trabocca di storie passate,
    di angeli bianchi con ali spezzate.

    Dove il tempo si ferma e non serve più a niente,
    dove il nero cancello è custode paziente,
    dove odi campane il cui dolce lamento
    si perde lontano portato dal vento.

    Dove un muro ingiallito sembra un prato fiorito,
    dove un fiore appassito sembra amore sbiadito,
    dove al bambino è vietato giocare,
    solo libri di pietra che non riesce a sfogliare.

    Dove il rimpianto ti morde in silenzio,
    dove le lacrime sanno di assenzio,
    dove lo sguardo di volti avvizziti
    si perde in un mare di nomi scolpiti.

    Segni sui marmi come cicatrici,
    mani che stringono vuote cornici,
    preghiere imbrigliate nei rami ormai lordi,
    ninnenanne cantate ad angeli sordi.

    "Eppure qui tutto mi parla di te";
    maree di ricordi che sferzano scogli,
    madri che scaldano freddi giacigli
    e accarezzano rose portate a quei figli.

    "Mi manchi"
    come la luce ad un cielo incupito,
    come il calore ad un fuoco sopito,
    come la vita ad un fiore reciso.
    Composta lunedì 21 luglio 2014
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Vincenzo Cerrato
      in Poesie (Poesie d'amore)
      Sai cosa succede?
      Che una mattina ti alzi,
      dopo aver passato una notte da dimenticare,
      insonne,
      di quelle che ti obbligano a stare sveglio
      e sentire che la ami.
      Ora,
      non sai quanto si senta stupido
      uno così,
      subordinato all'ordine del silenzio.
      Ricordi,
      un luogo lasciato tempo fa.
      Come la casa al lago dei nonni.
      Venduta.
      Un luogo vissuto ma troppo remoto per farvi ritorno.
      Così, sentire qualsiasi parte del tuo corpo che ti proietta a lei
      ma evitarlo.
      Per non creare malesseri.
      Anche se è l'unico posto che abbiamo.
      Anche se per te, lei,
      voleva dire casa.
      Composta lunedì 24 settembre 2018
      Vota la poesia: Commenta