Scritta da: alessandro82
in Poesie (Poesie d'amore)
Siamo distanti
come due
che si
cercano
in un cammino comune
dove
il punto d'arrivo
è il percorso
e quello che
vediamo
siamo.
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Siamo distanti
come due
che si
cercano
in un cammino comune
dove
il punto d'arrivo
è il percorso
e quello che
vediamo
siamo.
Le nostre strade
non hanno più segreti.
Respiro e vivo
con la tua intensità
che si può trovare
sulle pagine dei giorni
segnati col segnalibro rosso.
A volte si pensa di andare in giro
per piccole storie,
incerte mete,
intimità provvisorie
e invece si trovano meraviglie
da gustare
come il sapore delle more
e ciliegie rosse d'assaporare.
Il sentire sul tuo corpo
l'odore del mondo intero
che si scuce
è una carezza che mi ritorna
in controluce.
Profondi sono i tuoi occhi:
un oceano turbato dal volo degli uccelli
e quelle scintille che illuminano
come sole sui campi di grano...
ti chiedo di sederti vicino a me,
l'aria carezzevole ha un suono rotondo
oggi, tutto è luminoso e domina la quiete
su questo prato dall'erba smeraldina.
Una giornata sfolgorante,
una di quelle giornate frizzanti e leggere
come il sole presente sui sassi,
potrebbe essere estate e non primavera.
L'azzurro del cielo senza nuvole
e la sua bellezza
mi entra nella voce e la spezza...
e io mi lascio trasportare da quell'emozione
che canta allodole nel petto.
Voglio un cielo limpido
d'azzurro vestito
che dell'anima rifletta
il suo pulito.
In nessun luogo
ho mai visto in piena luce
occhi celesti e splendidi
come i tuoi:
io mare li chiamerei!
L'amore, ti dirò:
è come un cerchio
che si chiude
e ci si può coltivare
gemma e radice
vivendo in convergenza
nell'alimentazione della linfa
e nella bellezza
delle mani strette in una treccia.
Con te ad ogni passo
è un guardarsi negli occhi
nella soavità e nella gioia
di un sentimento tracciato
dentro il tuo nome e il mio.
È stato vano il tentativo
di farti ragionare sull'amore.
Ma entrambi sappiamo
e sentiamo.
Ciascuno conosce
i sogni buttati al rogo
e la realtà che infiamma.
Dovremmo trovare
il coraggio
di cambiare le cose.
La forza
di ascoltarci.
E invece stiamo muti
di fronte ai chilometri
spezzàti e ricomposti.
A parlare è la bellezza
un tempo condivisa.
Il mare dice e non dice,
preferiva la tempesta,
dichiara calma piatta.
I luoghi sussurrano alienàti,
sentono la mancanza
dei nostri abbracci.
Di noi che facevamo invidia
anche a noi stessi.
No, non è strana la vita!
Sono strane le persone!
Si amano e poi mistero.
Si illudono di dimenticare
slegano sentieri
si riallacciano
nei ricordi.
Dormono
mangiano
vivono
e fanno l'amore
fuoriposto.
Mi cammini sulla pelle
fino a bussare alle porte del cuore,
sei la follia dei miei attimi
la carne che desidero,
l'orizzonte dei miei desideri.
Tu, sei il mio buio che si frantuma
in voli alti di rondini la sera
mare che compone l'armonia
con la sua soave melodia
accompagnando l'onda d'ogni pensiero.
Portami con te nelle profondità
dei tuoi gesti illuminati,
innalzami in intimi voli
tra gl'inesplorati varchi del tempo
che siano eterna brezza
essenza del tuo io d'immagini gioiose
a schiarire le mie ombre
attraverso corolle di vivida luce.
In quel rosato d'alba
ho aperto la finestra,
ho sentito la primavera
nei canti e cinguettii degli uccelli
risuonanti dalla volta del cielo
soffuso di rosate striature,
pizzi pregiati, impalpabili
rispecchianti il rigoglio dei peschi
e dei ciliegi in fiore
nel risveglio della nuova stagione.
I sogni della notte riemergono ovattati
e pregni di dolcezza
nell'attesa del nostro incontro.
Ciò che importa esporta consenso.
L'importante per una donna è un luogo comune
che comunica e anima emozione.
L'emozione agisce e reagisce,
e a volte come una nuvola o nebbia cancella.
Non so cosa ti succederà,
ma ho chiaro quello che faremo:
correremo lungo le creste degli istanti,
tenendoci per mano,
solo io e te;
berremo ossigeno
e gusteremo follia,
la mia, la tua;
voleremo sulla città di notte
e aspetteremo l'aba per amarci lentamente,
il tramonto per parlare
e la notte per fare l'amore.