Poesie d'amore


Scritta da: Aquilablu59
in Poesie (Poesie d'amore)

Animo

È tutto così irreale, qualcosa di evanescente
è così il mio presente, domani sembra lontano,
quasi posticipato, ho solo un pensiero in mente.
Sorridere, il pianto non mi appartiene più.
È trascorso, andato, peggio per lui se era scontato.
Un cuore tumefatto, un battito scoordinato.
Ritorna l'armonia insieme all'allegria.
Alzo gli occhi al cielo, è tutto mi meraviglia,
quell'animo sensibile che non mi ha mai lasciato.
Riesco a percepirlo, lo vedo, lo sento, lo stringo.
In quella confusione è stato sempre qui,
e l'animo mi guarda,
mi stringe e mi consola, son sempre stato tuo,
sono il tuo esser dentro, non mi hai riconosciuto?
Son io, e te, e l'anima nostra in volo, tienimi sempre con te.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Anfolle
    in Poesie (Poesie d'amore)

    E poi

    E poi ho visto i tuoi capelli
    ti scrivo qui e tu rispondi
    è come un gioco di tasselli
    mi sei dentro e mi confondi;
    e poi ho visto nei tuoi occhi
    ora che grande mi ritrovo
    e per incanto tu mi sblocchi
    e scrivo luce di rinnovo;
    e poi ho visto le tue braccia
    intorno a me che stringon forte
    e non c'è nulla che io faccia
    se non star qua a farti corte!
    Composta giovedì 25 maggio 2017
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Di fuochi accesi

      È stato lasciare
      quella porta aperta
      o la sveglia la mattina
      o la voglia di abbracci,
      di camminare insieme,
      di sentirsi liberi,
      felici di volare
      ancora...
      Mi hai colta di sorpresa
      e adesso
      ti prendo in silenzio,
      in questa stanza vuota,
      mentre leggo
      i tuoi primi pensieri
      che mi ardono il cuore...
      come fuochi accesi.
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Povero uomo

        Ci sono cose che neanche la poesia sa raccontare,
        quasi mi abbandona,
        l'abbandono,
        non più complice di un tale affanno inveritiero.
        Un fluido denso di ribellione,
        uno schiaffo lacera il silenzio immutevole: basta!
        C'è chi usa la poesia per commettere crimini contro l'anima
        e mutare l'ignominia in verso,
        parole sporche di catrame di lingue inquinate
        divengono beltà del verbo su certi taccuini.
        Bada,
        lì dove l'Io prende forma l'ipocrita canta
        e ruba l'amore ai gentil boccioli,
        l'ultimo alito di preghiera impiccato ad un abbraccio bugiardo.
        Povero uomo senza cammino
        solo indietro il tuo arido esistere,
        brucia l'iride nel girone dell'inferno,
        vacuità di costole nutre il tuo destino,
        nessuna pietà per il sangue bevuto,
        il Sé è deceduto,
        carne meschina non abita l'amore.
        Vota la poesia: Commenta