Scritta da: Dario Di Francesco
in Poesie (Poesie d'amore)
Tu,
sempre e solo tu,
nel bicchiere colmo d'acqua,
sulle pagine di un libro.
Nei miei occhi, nei miei pensieri.
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Tu,
sempre e solo tu,
nel bicchiere colmo d'acqua,
sulle pagine di un libro.
Nei miei occhi, nei miei pensieri.
Vorrei un cuore con le ali
per abbracciare la tua assenza.
Tienimi stretta anche da lontano,
non lasciare che la distanza
spenga in te la mia esistenza.
Chi ancora si dà appuntamento
nei luoghi che ci furono teatro,
moltiplicando tracce
confondendo
la scena che credemmo inalterabile?
Parlavamo d'amore agli incroci,
spavaldi in faccia ai venti.
E mai che si facesse notte
o tempo d'andare.
Pure
non erano nostre le parole.
Chi aveva in mano il gioco?
Chi ispirava tanta frenesia?
Sopravvissuti a un corpo
che non ci esprime
abitiamo adesso i sotterranei.
Col petto che non arde
e radio senza suoni.
Altri s'innamorerà per noi,
di quell'amore di ordinanza,
perché tengano i fili.
Un semplice passaggio
di consegne.
Lei è difficile, pare impossibile,
non ammette repliche e
scalpita per poco o niente.
Lei è complicata, pare un marziano
dice d'amarmi, ma poi ritratta e
spera ch'io sparisca insieme alle nuvole.
Lei è imperfetta, pare troppo magra,
ma quando sorride il mondo si nasconde
per non arrossire, l'ammira in lontananza.
Lei è gelosa, pare possessiva,
invece è molto peggio, è prepotente,
pretende l'esclusiva, finanche della mia voce.
Lei è seria, pare un distintivo sulla divisa,
eppure, tante volte, troppe volte, ella vola e
plana su di me, per rivendicare la follia.
Lei è precisa, pare una lancetta,
poi dimentica d'essere in vista e
scambia il sole con la luna e il vento con la tempesta.
Lei tornerà, lei se ne andrà, lei è aria.
Mi cercherà e farà finta di non vedermi.
È un colpo di fulmine,
un innamoramento
a prima vista!
Le dita si sfiorano,
si abbracciano
e si baciano.
Quanta dolcezza nel tocco,
nelle carezze vellutate,
dolci e forti.
L'amore tace,
perché non ci sono più
le parole, per dire l'infinito:
è la grande bellezza,
che inebria,
coccola i cuori,
e dà felicità
La nostre mani chiedono
vita piena e desiderano
un tempo circolare;
ora, anche l'attimo fuggente,
sereno,
sogna
innamorato.
Erano due mani:
le nostre mani!
E quando ti dico tienimi
afferra la mia anima,
incolla su di me il tuo sguardo
e non perdere mai di vista il mio volo;
perché quando atterrerò
sarà bello trovarti lì ad aspettarmi.
Cadere è esperienza,
lottare è carattere
e non arrendersi è vita.
Sono un'anima di vento
ma so vedere un metro più in là
restituisco ciò che non mi appartiene
e raccolgo sempre ciò che ho donato.
E il verso brontola
si è abbuffato di silenzio
ha sete di cantarti, o cuore,
vuole respirare liberamente
saltando ridendo e piangendo d'amore.
Un'onda sonora
di una musica silenziosa
riempie l'anima.
Parlo con te Dio
ma restando sempre zitta,
in un silenzio che non c'è,
tra me e te.
Oramai è solo un ricordo sbiadito,
or che son qui alle porte di un sogno,
cercavo te in questo mondo infinito,
cercavo te perché ne ho bisogno,
cercavo te negli occhi della gente,
cercavo te nell'aria che mi circonda,
trovavo tutto o forse niente,
cercando te nella notte più profonda
cercavo te in questa notte scura,
a fianco a me c'è tutta la mia paura.
Lembi di parole si asciugano sulla lingua
non conoscono più rivelazioni.
Un fiore, occhi cavi,
restano fermi all'ultimo morso
sulla pelle già lacera
un ghigno il tuo sorriso
ché sai,
alcuno potrà mai godere
di quel profondo
nutrito di famelico amore.
Strappato alla sua carne
attende la congiunzione
che non dimora.