Poesie d'amore


Scritta da: Carmela Genduso
in Poesie (Poesie d'amore)

Sento

Nel silenzio, seduta su questo vecchio divano
da lontano guardo il mare,
ma ne sento il respiro.
Tra le righe di questo diario ogni pagina,
parla di speranza, di te.
Sole segreto sulla mia anima.
Sento che si sono aperti
i cancelli d'autunno
ed io mi sto vestendo di foglie secche.
Sento ancora parole filanti
nell'agonia di questa estate, la malinconia
dei rimpianti senza orizzonti.
L'estate, l'avevo sognata, anelata.
Ora, in questo autunno, smarrita,
reprimo le emozioni.
Vorrei urlare al vento della mia favola.
Sento tra le dune della mente il tuo nome
un grido che nel vento si perde.
Sento diluvi di parole che non riesco a dirti,
ora è come parlare al vento
e il vento le flagella sugli scogli,
mentre il cuore mio frana.
Un giorno lo sento, tra i pensieri stanchi
racconterò la fine della mia favola:
"come una foglia al vento
il ramo la lasciò cadere, precipitare nel vuoto.
L'amore conservò il suo segreto
tra le pagine di pietra piene di speranza del suo diario."
L'anima sente che presto si compirà
il tempo delle foglie!
Composta martedì 10 novembre 2015
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    Scritta da: Carmela Genduso
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Vorrei scrivere di te

    Una bugia:
    di te che entrasti nella mia vita
    come un fulmine a ciel sereno
    e di me che non ti aspettavo
    e nel trovarmi impreparata.
    Tu come un ladro
    hai forzato l'uscio,
    sei entrato e ti sei preso il mio cuore.
    Vorrei scrivere di te.
    La verità:
    di te che piano piano,
    quasi in punta di piedi sei entrato nella mia vita.
    Quasi come l'alba
    dopo una lunga e buia notte,
    non ti aspettavo
    ma nel trovarti
    il mio cuore giorno dopo giorno
    gioiva!
    Seduto ai bordi del mio cuore,
    mi raccontavi di te,
    ti raccontavo di me,
    e nel tuo parlare
    e nel mio ascoltarti
    c'era un'intesa meravigliosa,
    una sintonia armoniosa,
    una sinfonia di note d'amore e di rispetto.
    Le tue parole,
    come una lieve carezza
    mi sfioravano l'anima.
    Vorrei parlare di te
    per dirti grazie:
    grazie di esistere.
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      Scritta da: M. La Russa
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Abissi

      Nell'albeggiare incerto del crepuscolo vagano i miei pensieri
      raggiungono una vetta incerta,
      percorrono tortuosi tornanti e poi ripiegano
      al punto di partenza.
      È un rimando continuo alle mie barriere.
      Vorrei sfidarle, demolirle, oltrepassarle
      ma la viltà ha la meglio.
      So di non poterti avere, di non poterti raggiungere,
      di tornare ad amarti come un tempo,
      il tempo dei ricordi.
      Placidi gli abissi si preparano ad accogliere
      le mie spoglie emozionali, il mio cuore vacuo di promesse.
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        Scritta da: Angela Mallimo
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Amore contro dolore

        Quel maledetto assurdo e assoluto senso di vuoto, quando penso di averlo sepolto,
        in fondo a qualche nascosto anfratto dell'anima eccolo che lui risorge
        dalle ceneri di quel dolore
        che mi aveva bruciato dentro.
        Come araba fenice risorge dalle sue ceneri
        lasciandomi esterrefatta,
        confusa e incapace di difendermi.
        Violento ed inaudito come
        una scarica da migliaia di volt,
        quell'antico dolore che fino
        a quel momento sonnecchiava
        in fondo alle mie viscere inizia
        a risvegliarsi.
        Perché il bisogno di amarti
        era così forte da abbattere
        ogni ragionevole dubbio?
        Forse non lo saprò mai,
        o forse in quella magica
        alchimia di sguardi si celava
        il bisogno di curare il mio dolore
        curando il tuo.
        Intravvedo in lontananza
        quel bisogno di associare
        il dolore all'amore,
        un'eterna lotta tra amore e
        dolore dove il vincitore
        era sempre quel maledetto
        e sordo dolore che rompeva
        i timpani per farsi ascoltare
        e che adesso mi spacca il cuore
        facendomi scoprire che forse
        non ti ho amato mai.
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          Scritta da: Maurizio Orsi
          in Poesie (Poesie d'amore)

          Eterno era l'attimo

          Eterno era l'attimo, del mio ricordo di te!
          Era un fiore od un palpito,
          forse uno sbattere d'ali,
          forse un fruscio,
          forse un cenno o un saluto sull'uscio,
          nella presenza quasi improvvisa
          di quella tua assenza.

          Eppure; ancora è tanta la luna nel cielo,
          e la sua magica voglia di alzare il mare
          nel rimpiattino scherzare col mondo,
          e poi l'incanto, di quel ruotare incessante,
          al tocco quasi fugace di questo mio esistere!
          E intanto scorre, di te, quel quasi qualcosa
          che invece corre al ricordo
          di un impalpabile coglier di sfioro;
          come fosse un pensiero,
          forse pura emozione,
          o forse mera illusione
          che tu ci sia stata, proprio e davvero,
          come la luna ed il mare,
          in questo esister del mondo!

          Come fosse illusione...
          forse; illusione...
          come se fosse soltanto illusione, svanita
          dentro quell'attimo eterno;
          del mio ricordo di te, di questa mia vita!
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            Scritta da: Egizia Russo
            in Poesie (Poesie d'amore)
            L'amore mette ad ognuno di noi
            prove che raramente
            siamo in grado di superare.
            Non vi è amore senza sofferenza
            non vi è gioia senza lacrime
            non vi è perdita senza dolore.
            L'amore un sentimento
            bello da esprimere
            gaio da manifestare
            l'amore l'amore
            preziose perle
            della nostra vita!
            Composta domenica 8 novembre 2015
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              Scritta da: Santi Cicardo
              in Poesie (Poesie d'amore)

              Malicolie

              Resto ancora un po'
              qui nei paraggi
              a far cosa di preciso non so
              c'è tanto ancora da poter vedere
              l'incavo di quel vecchio ulivo, lo ricordi?
              Quello della nostra prima volta
              non ci mettemmo il naso dentro
              per paura che lo gnomo
              che l'abitava ce lo mordesse
              ricordi le risate che si mischiavano al frusciare delle foglie
              chissà se c'abita ancora
              il nostro gnomo
              e se andandolo a trovare
              piuttosto che morderci non ci offrisse le ultime parti di noi
              e una magica miscela per incollarle
              resto senza speranza
              così girovagando
              ci sono parecchi suoni ancora da ascoltare
              come questo tuo nuovo
              m'è capitato una sola volta di lambirlo
              laggiù a mare
              quello degli amplessi rubati
              quando l'onda spegneva l'ululato
              nella grotta prima che tu sussurrassi strambrerie
              chissà perché in quel momento
              non ci badavo
              chissà perché ora in prossimità della tua distanza mi dilania
              resto un po'
              solo un po'
              poi m'incammino
              sarà questo tuo nuovo suono ad accompagnarmi
              o le tue parole a fermarmi.
              Composta domenica 8 novembre 2015
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                in Poesie (Poesie d'amore)

                Cocci di riflessi

                Questo sole dolce
                di Novembre
                versa barili d'oro
                sugli alberi,
                tra le fiorite aiole
                trovo fiori d'autunno
                e qualche rosa,
                voglio regalarti una collana
                di gemme di parole.
                Ora il sogno ha bussato
                la tua porta,
                sento dagli spiragli
                la tua voce
                dolce che incanta
                tutta la notte è facile sognare.
                Il tempo passa in fretta.
                Ora l'alba carezza le tendine
                con un filo di voce,
                il sole spunta,
                spolvera la nebbia,
                mi sorprende in cammino
                in equilibrio
                sopra un filo teso
                tra due sogni
                dietro falde di nuvole,
                trasparisce cocci di riflessi
                cui mi aggrappo
                per non precipitare.
                Composta venerdì 13 novembre 2015
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                  Scritta da: Irene Dimino
                  in Poesie (Poesie d'amore)

                  Donne

                  Tersi sguardi,
                  parafrano di inconsueto,
                  tra il vero ed il faceto,
                  l'idillio.
                  Morbide bocche
                  vibrano di passione;
                  lunghi capelli
                  si accarezzano con veemenza,
                  alcun pudore.
                  Corpi eccitati,
                  dall'impeto catturati,
                  avvolti dall'invisibile gioco dell'amore.
                  Prive di ruoli predefiniti,
                  di preconcetti da rispettare,
                  vicine agli sguardi indiscreti,
                  nessun timore di esagerare:
                  non c'è errore nell'amare
                  chi come se stessi può procreare.
                  Non la legge esoterica,
                  solo il proprio cuore ascolta,
                  chi ha coraggio di esternare
                  i propri sentimenti senza sosta.
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                    Scritta da: Resto umano
                    in Poesie (Poesie d'amore)

                    Tenco famiglia (l'amore al tempo del telefonino)

                    Ciao Amore, ciao.
                    Lei è bella ma tu la migliore
                    lei non sa capirmi
                    mentre tu mi comprendi anche senza parole.
                    Stai sicura che non la cerco
                    è finito l'amore e anche il sesso è disperso.
                    poca fantasia, poca passione
                    con lei dormo... con te, però, si schiude l'universo.
                    Ora devo andare, è l'ora che rincaso
                    è finita la boccata d'ossigeno
                    torno in cella dopo essere stato per qualche minuto un evaso.
                    Sto decidendo, ho solo bisogno di qualche settimana
                    vedrai che chiudo questa storia
                    se trovo la forza di un divorzio all'italiana.
                    Non è facile quello che chiedi, sono un uomo sposato
                    vorrei vederli crescere i miei figli
                    mentre tu vorresti fare di me un separato.
                    La lascio, uno di questi giorni, te lo giuro ce la faccio
                    mi porto solo una valigia
                    corro da te e ti stringo forte in un abbraccio.
                    Ora vado, mica posso farla insospettire
                    si è fatto proprio tardi
                    non voglio che pensi che suo marito la possa tradire.
                    Sei così bella e la tua pelle profuma di vaniglia
                    sono così fortunato
                    peccato solo che tengo famiglia.
                    Fidati di me
                    vedrai che cambierà
                    magari non sarà domani
                    ma vedrai che cambierà.
                    E allora ciao Amore, ciao... cià... cià...
                    Composta venerdì 13 novembre 2015
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