Poesie d'amore


Scritta da: Cristina Metta
in Poesie (Poesie d'amore)

Epidemia di rose

C'è epidemia di rose.
Un sole da mantecare col sangue prima d'amore.
Pulire l'organo genitale dell'immaginario con cui concupisci chimera
e tieni l'odore di mare nel fazzoletto della nonna
così se mezzanotte non avesse stelle, lo sventolerai
braccio alto verso gli astri _ a chiamare le ombre
già predisposte a dolcezza.
Falene come grizzly in agguato aspettando sera,
devi essere veloce a decidere la durata dei sogni
ma non guardare la copula del buio con l'inferno,
le maschere, i volti, potrebbero spezzarti il cuore.
C'è epidemia di rose. Troppo profumo?
Troppa primavera o mai abbastanza rondini?
Merli, ovunque piccioni e corvi
pronti per fare da modelli in un quadro di pollock,
ed è uno sputo di colore ovunque nei vasi, nei campi, nei boschi;
è pazza, ti fa pensare, la primavera coi suoi disturbi d'umore,
caldo. Tiepido. Freddo, sole o pioggia
ma quanti capricci...
l'attimo che ti perdi è quello in cui chiusi gli occhi,
vai nell'oltre,
al diavolo il sonno, l'insonnia è veggenza –
è vittoria sulla materia...
balli di moscerini innocenti sui resti di frutta,
venere in piume saltella sui tetti,
se non è una colomba allora è uno spettro _ aspetta!
Nuovamente quell'odore della notte addosso – scaccialo dalla testa, dalla pelle,
caccia via il mostro dalle forme del male
che t'inchiodano se solo
e goditi la luce con tutti i suoi misteri.
Non è buio.
Il sole e poche nuvole avvolte da un dolore post parto di arcobaleni
...
una pioggia masticatrice di nervi in quelle nuvole,
spegni, accendi, spegni, riaccendi, è intermittente il tuo cervello
quando si tratta di noia.
Scrivi, dipingi questo momento di aria che porta avanti i profumi
a nessuno importerà mai di loro eppure
ci sarà uno, uno solo di pazzo innamorato a cogliere un fiore
e a portarlo chissà dove _
non saprai se la sua storia finirà bene ma finché luce
sbrividerranno ubriachi i sentimenti.
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    in Poesie (Poesie d'amore)

    Amore è

    Amore è pensare all'amore
    amore è essere disposti a sacrificarsi
    amore è rinuncia di tutto il resto senza sentirne il peso
    amore è sentirsi amati
    amore è guerra per poi fare la pace
    amore è condivisione
    amore è pensare all'amore e sorridere
    amore è sacrificio per un quadro più grande
    amore è completare la propria persona
    amore è paura della solitudine
    amore è essere certi di non poter vivere senza amore
    amore è essere se stessi senza menzogne
    amore è superare ogni altra emozione
    amore è essere davvero vivi
    amore è fottersene di tutto quello che non è amore
    amore è.
    Composta lunedì 25 aprile 2016
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      Scritta da: Simone
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Emozioni

      Con passo incerto
      percorro infiniti spazi.
      Come rondini
      i miei pensieri migrano dalla mia mente.
      Stanco
      trovo ristoro su di un ceppo d'ulivo
      che quieto cura l'anima.
      Chiamasti quel luogo amore
      che io il suo nome dimenticai nel tempo.
      Li fummo sinceri raccogliendo i frutti l'uno dell'altro.
      Parte di quei frutti
      attende ancor d'esser colta.
      Monito a memoria di ciò che era.
      Scalzo mi addentro
      nella valle dei ricordi
      di loro impregno il mio essere.
      Il pensiero fugace,
      sotto mentite spoglie,
      accompagna il mio incedere.
      Satollo
      abbevero l'arsura della memoria.
      Privato della sete
      cangianti quadri del passato
      sfilano nella galleria della mia mente.
      Le immagini mutano in emozioni
      e come uno tsunami travolgono la mia anima.
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        Scritta da: Simone
        in Poesie (Poesie d'amore)

        L'amore conquistatore

        Come una cicala
        che al sole canta
        nella sua pur breve esistenza.
        Come una stella cadente
        che luminosa brilla di meraviglia solo per pochi istanti.
        Come l'eco
        che sorprende per un breve momento tra le pareti della montagna.
        L'amore brucia di un fuoco intenso
        in una vita senza tempo.
        Canto la sua passione,
        meravigliato della sua brillante lucentezza,
        sorpreso dal suo riecheggiare nel cuore all'infinito.
        Brutale nella sua intensa passione
        si erge a conquistatore.
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          Scritta da: Fabio Marinaro
          in Poesie (Poesie d'amore)

          Re Davide

          Quel giorno furono le lacrime che
          nessuno vedeva,
          Era la fonte della vita che mi chiamava.
          Le lacrime di un bambino,
          di un Fratello un po' birichino.
          Quei tuoi occhi sorgente di luce
          purificano l'anima di chi ti seduce.
          Loro lo sanno che ti salveranno.
          Hai servito persino me,
          con l'insolita consapevolezza di un Re.
          Sai servire tutti i tuoi figli
          quelli nascosti e pure i conigli.
          Figlio di stelle che sono sorelle,
          sono lontane, ma quanto son belle.
          Il mondo che ti appare non sembra sentirti, ma la gente senza cuore non può rammollirti.
          Ecco il re disse il mio cuore,
          resta con lui nonostante l'orrore.
          Sento spesso il tuo dolore,
          ma la mia forza con te non muore.
          Fonti di vita mi han benedetto,
          sono il tuo soldato non sono perfetto.
          Generale in mare al tuo cospetto,
          qui mi prostro in segno di rispetto.
          Se la guerra si prospetta in divenire,
          sai che per te son pronto anche a morire.
          Tu lo sai che puoi piangere con me,
          perché sei tutto, oltre che Re.
          Sai il mio nome di un'altrà vita fa'
          ciò ché fa vità è sempre stato qua.
          Composta venerdì 8 maggio 2020
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            Scritta da: Fabio Marinaro
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Era lo sguardo del mio cuore

            Mi affacciavo al tuo balcone,
            Oh Mistretta del mio cuore.
            Potessi descriverti la sua bellezza,
            farei una foto alla mia giovinezza.
            In fondo ho goduto della libertà,
            proprio lì, più che in città.
            Di racconti lì ne ho tanti,
            belli brutti ed inquietanti.
            Che il cielo mi sia da testimone,
            non fu mai la mia prigione.
            Sospesa più in alto dei cirrocumuli,
            difesa a morte dai grandi Siculi.
            Porto con me il tuo sapore,
            e questo per me è un grande onore.
            A sinistra in alto guarda che foglie,
            a destra sul mare ecco le Eolie.
            A Mistretta anche il ricordo mio delle more,
            era lo sguardo del mio cuore.
            Composta lunedì 4 maggio 2020
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