Poesie d'amore


in Poesie (Poesie d'amore)

L'incontro

Calda sera d'estate,
giornata folle,
sguardi penetranti.
Giovane e bello
col sorriso di un bimbo felice,
angelo sceso dal cielo.
Il mio sole,
il mio diamante,
mai avuto niente di così importante.
Cuore che batte forte,
scintille negli occhi,
fermo l'attimo
in uno scatto fotografico.
Scende così la notte,
un sorriso, un dolce sguardo
sigillato con un caldo bacio.
Una vita passata a cercarci
per poi trovarci e innamorarci.
Composta venerdì 6 novembre 2015
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    Scritta da: Jacopa Del Gado
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Il mio viaggio infinito

    Premi a lungo le tue labbra
    sul mio collo reclinato.
    Labbra che sanno di vento
    e di navi che han salpato.

    Indugiate sul mio seno,
    mani grandi, mani sapienti.
    Mani che sanno l'amore
    e conoscono il tormento.

    Guardami dritto negli occhi
    mentre mi prendi e mi spossi.
    Occhi beffardi e sereni,
    echi di dune e di treni.

    Ancora a lungo ci amiamo
    tra queste sete sgualcite,
    poi ti abbandoni nel sonno,
    così uomo, tanto bambino.

    Sei il mio viaggio infinito,
    le strade non intraprese,
    l'intelligenza del corpo
    che finalmente si è arreso.
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      in Poesie (Poesie d'amore)

      Bello come il peccato

      Mai in nessuna terra
      ho scorto la bellezza che t'illumina
      e ti rende unico alle mie pupille.
      Mi fissi pietrificando le mie gesta
      e ghiacciando il sangue
      che fatica a scorrere nelle mie vene.
      Annodi il mio stomaco
      e temo questo volo che ho spiccato
      verso il mondo della fantasia.
      Non dovrei viaggiare sormontando
      ostacoli posti per una giusta ragione,
      ma il mio istinto non si frena davanti a niente,
      tanto meno davanti a te,
      regola che campa spinta.
      Non voglio immaginare
      se i nostri corpi
      fossero gli unici presenti in questa stanza.
      Opto per una vita
      che mi celi per sempre il tuo parere,
      e impazzirei o soffrirei
      se solo lo intravedessi.
      Morirei se ti dichiarassi
      e vivrei se non ti piacessi.
      Non oltrepasserò mai la soglia del peccato,
      mi ucciderei per non specchiarmi ancora
      nella metà che mi forma.
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        Scritta da: Mariella Maggiore
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Ti vorrei come l'onda

        Ti vorrei come l'onda
        che non si stanca
        di cercar la riva.
        Ti vorrei come il mare
        che cinge in un abbraccio
        la scogliera
        e mormora in sordina
        una canzone.
        Ti vorrei come il vento
        che sparge intorno
        sospiri di corolle.
        Ti vorrei come l'erba
        che stende il suo tappeto
        di speranze.
        Ti vorrei come il sole
        che tinge di colore
        ogni pensiero.
        Composta martedì 10 novembre 2015
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          Scritta da: monifragaiolo
          in Poesie (Poesie d'amore)

          Lancillotto

          Pensare
          a quelle emozioni,
          a quei momenti speciali,
          a quei giorni di brividi
          e a quell'amor cortese
          straziato tra fedeltà e desiderio,
          pensare a te
          Lancillotto di parole e sogni
          che mi leggi nell'anima
          e che alimenti la voglia di noi
          mi spinge avanti
          mi muove a vivere.
          Cullata da respiri ansimati,
          coccolata da dolci pensieri,
          baciata da unici sapori
          ti raggiungo Principessa del tuo castello
          paladina del nostro amore
          libera almeno di sognare,
          di custodire un ricordo
          di difendere l'anello mancante
          di due anime divise.
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            Scritta da: IVAN VICENZI
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Leggendo nel mio cuore

            Vorrei chiedere ai fiori
            come riescono a respirare
            sotto il gelo dell'inverno
            nella tormenta schiaffeggiante,
            forse perché hanno la volontà
            di ricercare la luce del giorno
            la forza di rivedere il sole
            dopo ogni goccia di pioggia
            e camminare sempre a testa alta
            nel fresco mattino e nella dormiente sera.
            Cosa trasporta l'armonia della voce?
            Il vento riposante o le passeggiate delle foglie?
            Gli occhi non tradiscono il cuore,
            sono bussole nella nebbia chiusa
            dove piccoli passi sembrano voli sognanti.

            Vorrei chiedere ai fiori
            come riescono a dormire
            nella notte bagnata
            mentre il buio gioca con il silenzio e
            la notte scivola oltre il respiro del mondo soffice.

            Vorrei chiedere ai fiori
            come riescono a crescere
            nella terra umida raccogliendo
            piccole briciole di fertilità
            sparse e risparse.

            Ora ho capito la forza del sorriso dei fiori
            verso il cielo aperto:
            l'ho trovata leggendo il mio cuore
            nel vento, nella luce, nella terra, nella pioggia...
            nei tuoi occhi.
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              Scritta da: Rita
              in Poesie (Poesie d'amore)

              Sulle note

              Sulle melodiche note
              di una canzone di Baglioni,
              vibra un'emozione inaspettata
              che sorprende
              tra dolcezza ed amarezza
              con la sua intensità,
              che fa tremare
              e scendere una lacrima repressa.
              Ricordi lontani
              vagano nella mente,
              inutili rimpianti si agitano
              in fondo all'anima
              ma solo un istante
              il cuore ascolterò
              poi il cammino della vita
              serenamente proseguirò.
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                Scritta da: M. La Russa
                in Poesie (Poesie d'amore)

                È passato

                È passato quel tempo
                in cui si volava
                si aprivano gli occhi
                e si cantava.
                Arrivava calda
                quella emozione
                che riempiva cuore e occhi
                di colore.
                Il cielo si riempiva di promesse
                la luna porgeva
                il suo volto più dolce
                era cosi facile che m'innamorassi
                e altrettanto lo era che mi perdessi.
                Il dolore,
                arrivò puntuale
                mi trafisse gli occhi
                il cuore
                le mani.
                È passato quel tempo
                in cui si volava
                è tornato il tempo
                in cui si piangeva.
                Inconsolabile
                incommensurabile
                tragica
                vacantia.
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                  Scritta da: M. La Russa
                  in Poesie (Poesie d'amore)

                  Amore

                  Ti seguo in silenzio
                  guardando le ombre destate dalle tue braccia
                  dalle tue mani adorate
                  questo amore che si aggira furtivo
                  vuole coglierti impreparato
                  ma troppe lacrime ha destato
                  per essere ignoto
                  ad un cuore scalfito,
                  roso da tremore e sofferenza
                  ma al contempo da gaudio e freschezza.
                  Troppe emozioni mi hai regalato
                  per pretendere,
                  adesso,
                  che tutto sia dimenticato.
                  Troppo il tripudio del mio cuore
                  quando affacciandoti, mi dicevi: amore...
                  troppa luce nei tuoi occhi che passava nei miei
                  sfolgorante come un manto di dei...
                  troppo giovane ho conosciuto l'estasi
                  del tormento e della felicità, dell'angoscia e dell'eccitazione
                  irrompente, divorante come candida illusione.
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                    Scritta da: Angela Mallimo
                    in Poesie (Poesie d'amore)

                    Delirio di un sogno

                    Brandelli d'anima sparsi sul pavimento
                    del cuore, sventrato da mille dolori
                    che di soppiatto sono entrati
                    scardinando tutte le porte
                    delle sue stanze come ladri.
                    Cerco di ripulire in fretta,
                    perché nessuno se ne accorga,
                    sporco le mie mani nel tentativo di raccogliere e
                    ricucire almeno in parte qualche
                    piccolo frammento che dia ancora a quei brandelli
                    un aspetto d'anima ma senza riuscirci.
                    Non ho più lacrime
                    per piangere e allora accantono
                    tutto in angolo e in fretta mi rivesto,
                    indosserò un vestito rosso, si rosso fuoco,
                    come quel fuoco che mi ha
                    bruciato l'anima, apro la porta e in fretta esco.
                    Solo uno specchio e il mare a ricordarmi chi ero,
                    abbellisco l'esteriore e nessuno d'intorno si accorgerà
                    dell'assenza dell'anima.
                    Composta sabato 21 giugno 2014
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