Le migliori poesie di Alessandro Bruzzi

Agente Immobiliare, nato mercoledì 2 luglio 1975 a Carrara (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: BrutalBruzzi

Regalami un sorriso...

Regalami un sorriso,
regalami quel raggio di sole
che esce dal tuo sguardo
quando le tue labbra,
nastri rossi che colorano il tuo volto,
lasciano intravedere
quelle perle bianche
che riflettono lo splendore
nell'anima.
Regalami uno spicchio di luce,
Di quella luce che esce dalle tue pupille
e che abbaglia i miei occhi
Regalami un sorriso,
regalami la dolcezza
di quel viaggio
sul mare profondo
dove i pensieri si disperdono
nella profondità
del tuo essere.
Regalami un sorriso
e ti prego,
non piangere mai.
Alessandro Bruzzi
Composta mercoledì 26 dicembre 2001
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    Scritta da: BrutalBruzzi

    Notturna Invernale...

    Luci giallastre, gocce
    Di pioggia
    Appena cadute sull'asfalto
    e il nero dell'asfalto
    Nell'oscurità della notte
    Ogni qual volta è illuminato dai fanali
    Delle auto in corsa che veloci
    Vogliono raggiungere le coperte
    Di un letto caldo.
    Anche il cielo è nero
    Macchiato dal biancore delle stelle
    Che piccole e grandi
    Formano una distesa infinita
    Di lumini tremolanti.
    La Luna è lì che guarda immobile,
    riflette i raggi di un sole che ancora noi non vediamo,
    e le nuvole, ombre scure danzanti,
    la coprono ogni qual volta il vento sospira.
    E il vento è freddo,
    gelido e tagliente.
    Notte Invernale,
    magica notte che si ripete
    tutti i giorni ma tutti i giorni è sempre diversa.
    Magica notte
    Dove ogni parola ha un suo preciso significato
    Dove ogni lacrima, ogni pensiero, ogni desiderio
    Prende forma
    Ed è bello con te
    Aspettare l'alba
    e gustarti... fino in fondo.
    Alessandro Bruzzi
    Composta mercoledì 20 febbraio 2002
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      Scritta da: BrutalBruzzi

      Padre Pio (il Santo Frate)

      L'Umile frate,
      con i suoi sandali laceri,
      ha scolpito come nel marmo orme indelebili
      che seguono
      senza interruzioni, un eterno cammino
      di speranza,
      verso l'infinito.
      Beato dell'era moderna,
      del ventesimo secolo.
      Dalle ruvide rocce Italiche del Gargano
      Ci guida,
      verso il Creatore, verso il nostro Salvatore.
      Presenta tutta l'Umanità
      Dinanzi alla nostra Mamma Celeste.
      Ci tende le sue mani,
      con i suoi guanti madidi di sangue,
      sangue puro e divino.
      È prezioso il suo testamento
      Di scritti e pensieri;
      Santuario di Sapienza, Tempio di Preghiera,
      è tutto un dono di amore
      e testimonianza della Potenza di Dio.
      Candida barba bianca,
      sorriso dolce e burbero,
      occhi che penetrano l'acciaio,
      il tenero Frate è solida fondamenta della dottrina,
      un Ancora sicura,
      una fortezza inespugnabile che protegge,
      un fiero soldato di Cristo,
      una grazia del Cielo per la nostra Patria,
      per il mondo intero.
      Padre Pio
      Preghiera vivente ieri,
      Padre Pio
      Presenza spirituale oggi.
      Sempre.
      Alessandro Bruzzi
      Composta mercoledì 2 giugno 1999
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        Scritta da: BrutalBruzzi

        Raggio di sole...

        Sei come
        un raggio di sole,
        luce calda che si fa strada
        tra le fessure di una persiana chiusa
        o tra le crepe di una vecchia parete.
        Sei come
        un raggio di sole,
        un sole di un'alba appena nata
        dopo una notte magica e attraente,
        sei un raggio di sole
        che si fa strada
        tra le fronde degli alberi,
        un raggio di sole
        che si specchia sull'acqua di un lago
        argentato.

        I tuoi occhi
        Racchiudono quel raggio di sole
        Gelosamente custodito dal tuo sorriso
        Che ogni qual volta vuole
        Illumina nel buio dei cuori
        Di coloro che sono destinati a conoscere
        Il tuo raggio di sole.

        E la tua voce
        Non è altro che un tramonto,
        la bellezza della passione
        nel rosso
        che preannuncia la notte e le sue stelle,
        la bellezza della dolcezza
        di un'altra alba e di un raggio di sole
        che ancora una volta
        porterà con sé il suo sorriso
        e il suo calore...
        Alessandro Bruzzi
        Composta martedì 12 febbraio 2002
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          Scritta da: BrutalBruzzi

          Sognando l'Estasi...

          Il tintinnio del ghiaccio contro il
          Vetro del bicchiere,
          il Jack Daniels che scivola sulla lingua
          giù a bruciare la gola,
          Lei che si spoglia nella penombra della camera da letto.
          Pochi attimi ancora
          e i due corpi in un abbraccio vorticoso
          Pelle contro pelle
          Saggiando il sapore di quello che sarà poi
          Un orgasmo senza fine.
          Come precipitare dalla parete rocciosa di una montagna.
          Sprofondare nel mare oscuro delle emozioni,
          dei sensi,
          tremando non di paura ma di piacere...
          Cercare la sua bocca,
          scivolare sui seni con le labbra,
          e rimanere in estasi ancora una volta tra le sue gambe morbide...
          Con il sapore del Jack Daniels
          Sulla bocca,
          Senza mai stancarsi del sudore,
          Continuando sino all'apoteosi dei sessi...
          Nella penombra della camera da letto,
          di nuovo il tintinnio del ghiaccio contro il vetro del bicchiere...

          Sognando l'Estasi!
          Alessandro Bruzzi
          Composta venerdì 25 maggio 2001
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            Scritta da: BrutalBruzzi

            Sul filo del rasoio...

            Avevamo deciso
            Di camminare insieme.
            Sul filo del rasoio.
            Forse avevo deciso solo io,
            ti seguivo in
            una folle corsa contro il tempo.
            Il tempo inganna,
            il tradimento è come una spada,
            la "Spada di Damocle" che pende sui
            nostri pensieri.
            Il cuore si squaglia,
            la mente s'annebbia e lo sguardo si acceca.
            Ti vedo per un attimo, poi
            Non ti vedo e non ti sento più.
            Sparisci,
            voli via e l'amore non esiste;
            avevamo deciso di camminare insieme,
            ma la lama del rasoio è tagliente.
            Avevo deciso che la mia vita eri Tu,
            sul filo del rasoio che ha tagliato il nostro cammino.
            Ora sono rimasto solo,
            con la mia vita spezzata a metà.
            Tu sei lontana,
            così lontana che quasi non esisti più.
            Alessandro Bruzzi
            Composta venerdì 29 maggio 1998
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              Scritta da: BrutalBruzzi

              Semplicemente Vanessa (Trilogia-Prima Parte)

              Come da una roccia d'alta montagna sgorga la sorgente fresca e pura,
              così la Tua bellezza si è plasmata nel tempo,
              così è nata,
              impetuosa come la cascata di un affluente,
              è comparsa nel mondo la Tua maestosa e monumentale
              perfezione carnale.
              Le Tue forme sono scolpite nel Tuo corpo,
              come gli antichi maestri scolpivano lo splendore
              della donna sulla pietra.
              Sei lo specchio vivente di una Venere,
              hai il fascino sublime ed eterno di una Dea,
              e chiunque può essere fatto prigioniero dal Tuo sguardo,
              perché Tu come un'Arpia hai l'oscuro ed irresistibile
              potere di attrarre a Te qualsiasi cuore pulsante,
              ed il tutto, il quando ed il dove, l'essere e l'intelletto deve essere Tuo!
              I Tuoi occhi sono due perle rare,
              la Tua bocca è un'oasi esotica,
              la Tua voce è un suono Divino,
              la Tua mente è il Valalla degli Dei,
              i Tuoi capelli sono seta d'oro,
              la Tua pelle è velluto pregiato,
              il Tuo corpo è il Paradiso del Piacere,
              perché Tu sei semplicemente Vanessa!
              Alessandro Bruzzi
              Composta martedì 12 maggio 2009
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                Scritta da: BrutalBruzzi

                Carrara...

                Dorme sonnolenta,
                nella calura estiva di Agosto,
                antica come i marmi
                nascosti nelle sue montagne.
                È una piccola macchia bianca,
                circondata dal verde delle
                colline che pian piano scendono
                come onde verso valle.
                Ogni sua strada
                Nasconde immagini e simboli
                Di epoche diverse,
                storie sepolte nei muri
                di vecchi palazzi ottocenteschi.
                Le Alpi Apuane,
                alte e imponenti,
                sembrano toccare il cielo;
                giganti dal cuore di marmo che
                vigilano sulla città,
                formando una lunga catena di
                cime spezzate,
                dove le nuvole s'infrangono quasi
                come il mare impetuoso sugli scogli.

                Pare eterna Carrara,
                pacifica roccaforte dove
                l'antico s'intreccia col moderno,
                dove il passato si fonde col presente in
                un armonico pensiero destinato
                a non morire mai!
                Alessandro Bruzzi
                Composta martedì 10 agosto 1999
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                  Scritta da: BrutalBruzzi

                  Letto di chiodi

                  Questo Amore è un letto di chiodi...
                  Dolore piacevole, piacere doloroso!
                  La tua lontananza è un cielo sereno,
                  mi manca il calore del labbro tuo...
                  la tua pelle vorrei sentire,
                  ma troppo ti sento vicina;
                  troppo mi soffoca il tuo calore!
                  Questo Amore è un letto di chiodi...
                  Se mi stendo sul tuo corpo
                  Troppo dolore nel mio Cuore...
                  Stammi lontano...
                  voglio scappare dalla tua passione!
                  Mi togli il respiro!
                  Muoio nel tuo abbraccio...
                  i tuoi occhi non voglio più vedere!
                  Questo Amore è un letto di chiodi,
                  la mia schiena è trafitta...
                  dolore, dolore, ancora dolore!
                  È come camminare sulla sabbia del deserto...
                  a piedi nudi!
                  Io sono solo l'amante...
                  Tu non capisci?
                  Io sono solo l'amante...
                  e non c'è futuro in questo letto di chiodi!
                  Io voglio essere solo l'amante...
                  In questo Amore che è un letto di chiodi...
                  Dolore, dolore, dolore...
                  Voglio stare solo!
                  Non cercarmi più...
                  Per ora starò solo,
                  Sopra questo letto di chiodi!
                  Alessandro Bruzzi
                  Composta martedì 19 novembre 2002
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                    Scritta da: BrutalBruzzi

                    Non lasciarmi...

                    Non lasciarmi,
                    non chiudermi dentro la stanza scura.
                    Non lasciarmi cadere nelle perdizioni della mia mente,
                    non lasciarmi in balia del mio cuore avvelenato.
                    Non lasciarmi,
                    non asciugare le mie lacrime con la tua commiserazione.
                    Non lasciarmi il tuo ricordo impresso nella mia anima...
                    Voglio sentire ancora la tua voce,
                    e la tua pelle,
                    ancora voglio incrociare il tuo sguardo col mio...
                    Adesso non posso fare altro che abbracciare il vuoto,
                    quel vuoto che hai lasciato accanto a me.
                    Le mie viscere hanno ancora il coraggio di gridare:
                    Dove sei?
                    E non avranno mai risposta.
                    Non potranno mai capire.
                    È il fato compiuto che alla mia implorazione:
                    Non lasciarmi!
                    Ha voluto che tu ignorassi...
                    Perduti per sempre,
                    io forse chiuso dentro la stanza buia
                    tu forse fuori dall'altra parte della porta.
                    Alessandro Bruzzi
                    Composta mercoledì 20 febbraio 2002
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