Scritta da: Andrea De Candia

Riposo di Cuore

Non mi abbandonare stasera,
cuore!
Almeno stasera
tu non mi abbandonare!

Non voglio più
mirare alle montagne
e, cercando di raggiungerle,
cadere sul tuo sasso ogni volta.

A terra vedere qualcuno
già arrivato, o forse no,
o forse mai, un'illusione
la mia, di arrivare sulla cima,
di volere essere il solo,
come se proprio solo fossi.

Mi arrendo alla gara
e chi ne ha voglia
non si fermi!

Perduto lo è già,
da sempre,
non esiste un vincitore,
sol preferisco essere un vinto,
un vinto dalla ragione.

Castelli nell'aria,
l'aria che cerco,
senza castelli, sul corpo
mi soffia sensibile.

Tra il cielo e la terra,
privato di peso,
puro già vago
in cerca di te,
cuore,
speranza di incontri
tra altri in riposo
ancora ce n'è.
Andrea De Candia
Composta giovedì 2 aprile 2015
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Andrea De Candia

    La noce non ha occhio

    Non c'è nulla
    che possa sopportare
    tutto il peso del mondo
    nel ciclo dell'eterno.

    Nulla.
    Neanche un occhio!

    Sollevando un peso
    scopro che la forza
    è come una noce
    che volge il suo guscio
    al cielo scoperto.

    Noce che apre una nera voragine
    agli occhi del mondo,
    circolare di gorghi sinuosi
    bucati da eventi luttuosi,
    scivola senza cadere.

    Noce che non batte ciglio,
    sta meglio, non ha ciglia,
    niente e nessuno l'avvertono
    che è giunta l'ora
    di posare gli elmi,
    conosce da sempre la terra
    in tutta la sua nudità.

    La noce non funge da porta,
    blindatone l'uscio nel guscio,
    non sa del negozio,
    del fragile vetro,
    non ha da abbassare
    la saracinesca
    per nascer l'indomani
    ancora più stanca di prima.
    Andrea De Candia
    Composta lunedì 23 marzo 2015
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Andrea De Candia

      Contro il tempo

      Stanotte giocherò
      la partita di una vita
      contro il tempo.

      Ho qualcosa da spartire,
      tutto o niente è morire.

      Ho qualcosa da donargli,
      il mio sonno
      lento bruciore di occhi
      negli occhi il sale
      ha trovato una tana,
      scavarmi già può
      fino in fondo.

      Aspetta,
      che mi arrendo.
      No, non mi arrendo!
      Fori di brividi
      sulla nuca,
      scattanti giravolte
      attorno agli occhi,
      il sale mescolato
      a lacrime amare
      e tutto tace.
      Tutto.

      Attento tempo!
      Ti è forse sfuggito
      un momento
      che nasco persona?
      Ti è sfuggito tutto,
      tutto a me non sfugge.
      Andrea De Candia
      Composta sabato 21 marzo 2015
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Andrea De Candia

        Precario equilibrio

        Solo cammino,
        senza sosta trascino
        il peso schiacciante
        di una verità.

        Senza ali, sugli orli
        il peso schiacciante vacilla,
        dagli orli stenta a cadere
        tentando la fuga,
        non ha padroni
        per stare sospeso,
        tra un vuoto ed un altro,
        sulla pellicola
        di due braccia umane.

        Solo,
        tutto solo,
        cinto dal deserto
        ho indietro una morte,
        ho avanti una vita,
        seguendo una morte
        che non mi dà vita,
        trattengo quel peso,
        il vuoto mistero
        risolto in un tonfo,
        escluso dal vero.

        Mi tocca esser larva,
        qui dentro rinchiuso,
        sognar la farfalla
        fin dove c'è vita
        lì dentro la morte,
        non vedo altra sorte
        di urlarmi più morte
        per darmi più vita.

        Un'altra vita,
        prima ed ultima,
        prima o dopo,
        un'altra morte.

        Un'altra morte,
        unico modo
        per tornare al mondo
        da questa mia morte
        che è la mia vita.
        Andrea De Candia
        Composta sabato 21 marzo 2015
        Vota la poesia: Commenta