Le migliori poesie di Anna De Santis

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Scritta da: Anna De Santis

Là dove sorge il sole

È l'alba, dalla finestra sento le campane a festa,
c'è una piccola chiesa,
posta sulla collina,
non si riesce a vederla quando sorge il sole,
quel luccichio ammanta di luce tutta la torrina,
dove è posta la campana ed una piccola croce.
Ogni mattina s'invola su nel il cielo una preghiera,
fatta col cuore e di promesse sincera,
va fino alla chiesina, insieme al profumo della mattina.
L'erba brilla di rugiada, Pasqua è vicina,
le rose e i biancospini,
adornano la via, che conduce alla casa del Signore,
sembra una cosa fatta apposta,
ma i raggi ci conducono alla meta,
basta seguire dove sorge il sole, senza alcuna sosta.
Anna De Santis
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    Scritta da: Anna De Santis

    Ormai non ci sei più

    Non mi son resa conto,
    che ormai non ci sei più,
    guardo il letto disfatto,
    una lacrima vien giù.
    Da quando sei partito
    più niente sai ho toccato
    sicuro che ho sbagliato
    ma giuro che ti ho amato,
    forse a modo mio.
    Mi rimetto in gioco,
    mi rifaccio il trucco,
    sì ci vuole poco, su ferite stucco,
    con la faccia nuova
    e rimessa in sesto
    stasera ci riprovo
    e farò poi presto
    con un nuovo amore,
    senza farmi illusioni
    proverò nuove sensazioni.
    Ma cosa sto a pensare ormai non ci sei più.
    Torno delusa a casa con l'amaro in bocca,
    metto a posto ogni cosa,
    il letto non si tocca,
    è come l'hai lasciato,
    sto diventando pazza e cerco il tuo profumo,
    adesso sono sola,
    perché non torni più...
    Anna De Santis
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      Scritta da: Anna De Santis

      Forse

      Il mio tempo sei
      che non ho goduto
      forse un abbraccio
      con rabbia trattenuto
      ed in nome dell'amore
      un peccato da sempre sostenuto.
      Quella lacrima che mi solca il viso
      ogni volta che ti vedo andare
      mi ha sempre ferito
      ma il mio orgoglio per sempre finito
      ha smesso di soffrire.
      L'attesa e la nostra intesa
      nelle lontane solitudini
      quando ormai mi sono arresa
      aumenta il desiderio
      e ci riporta indietro
      quando bastava un bacio
      dietro quella porta
      che nascondeva allo sguardo
      la nostra voglia.
      Con te basta un minuto
      per riempirmi la vita.
      Anna De Santis
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        Scritta da: Anna De Santis

        Autunno

        Dice una foglia al vento.
        Ho uno strano presentimento,
        perché mi strappi dal mio albero
        e mi porti lontano?
        Dice il vento alla foglia:
        non è che ho molta voglia di portarti via,
        chissà dove è il destino.
        È autunno, non lo sai, tutto si spoglia,
        e strappo qui e là foglia per foglia,
        tutto dagli alberi dei boschi e delle valli.
        Cadrai in terra e polvere sarai,
        in humus e linfa ti trasformerai,
        alimento sarai per altri alberi e nuovi arbusti.
        Ma allora rivivrò, è quel che dici?
        Sì rinascerai in altre dieci, dieci e dieci,
        sarà un tripudio di verde a primavera e nuovi fiori.
        Ma allora niente muore nel suo letto?
        No!
        È una trasformazione, è un ciclo ed è perfetto.
        Anna De Santis
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          Scritta da: Anna De Santis

          Devi restituirmi il cuore

          Voglio un'ultima cosa se vuoi andare via,
          la valigia è là non ti preoccupare,
          io non ti trattengo ti lascerò andare.
          Le lacrime asciugherò, non saranno le mie,
          forse un po' dei ricordi, che presto passeranno,
          come rugiada che asciuga col calor del sole.
          Rivoglio quello che ti avevo dato:
          devi restituirmi il cuore.
          Anna De Santis
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            Scritta da: Anna De Santis

            I'd like christmas to be a magic word

            Give me your hand,
            and i'll take you away
            to see sufferings
            diseases and privations.
            It's the story of people
            deprived of ddignity,
            without anything more.
            I'd like Christmas
            to be a magic world,
            I'd like all the cildrenn
            happily to daydream.
            Come along with me!
            A small help is enough,
            we'll involve all the world.
            Will is surely all,
            and so many chilren
            will probably love,
            what everyone needs,
            a home and a family.
            Stop images of death
            because of useless wars
            of hunger, famine
            end so many diseases.
            Find out in your heart
            what you've got in excess,
            give all the people
            who haven't got anything.
            All that you have
            and all that you give
            will come back to you.
            Anna De Santis
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              Scritta da: Anna De Santis

              Dov'eri

              Dov'eri
              quando il mondo ha spostato i confini,
              ha creato dei nuovi assassini,
              ha mandato a morire bambini.
              Dov'eri
              quando le urla dei tuoi figli,
              non sono state sentite,
              dal vento e dalla pioggia attutite,
              da bombe e da forni bruciate.
              Dov'eri
              quando l'alba segnata da lutti,
              quanti morti inghiottiti dai flutti,
              e da mari in tempesta, terribili notti.
              Dov'eri
              Dalle nuvole forse vedevi offuscato,
              qui c'è un mondo malato
              su disgrazie sai, piove bagnato
              dov'eri
              Quando ho cercato il tuo aiuto,
              quando ho pregato muto,
              accanto al dolore di un vecchio malato.
              C'è un vuoto da riempire,
              c'è l'ingiustizia da capire,
              c'è l'indifferenza da spazzare,
              c'è la coerenza da tenere,
              c'è la pazienza da recuperare,
              c'è una voglia infinita di te, di pace e amore,
              Dove sei che ti vengo a cercare?

              Infinitamenta donna

              C'è un letto disfatto, ancor caldo,
              accarezzo con mano tremante,
              non ci sei, ma hai lasciato l'odore,
              ti stringo al mio seno,
              il cuscino diventa il mio amante.
              Come è dolce, poi senza parlare,
              rimanere a pensare,
              e m'invento di te,
              quello che potrei fare,
              per farti piacere.
              Ormai il gioco va avanti,
              e continuo a sognare,
              le tue mani il tuo viso,
              su tutta la pelle.
              È soltanto il tuo umore,
              ma io vedo le stelle.
              Anna De Santis
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                Scritta da: Anna De Santis

                L'onore

                Mia mamma me diceva, tempo fà
                che perso l'onore,
                niente te lo po' ridà,
                non c'è prezzo pe lo ricomprà,
                perduta hai l'onorabilità.
                Quà passa er tempo
                e sempre stanno attenta,
                me sò tenuta tutto er mio candore,
                ma quanno che la faccia se specchia,
                me pare che stò a diventà vecchia.
                Non sò se ho fatto bene
                ad aspettar quando se conviene.
                Penso che l'onore l'ho sarvato,
                ma pe sentì la mia mamma,
                niente ho provato,
                tutti m'hanno lassato.
                Anna De Santis
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                  Scritta da: Anna De Santis

                  Mi padre

                  Mi padre s'è un po rincojonito
                  certo è l'età 83 sonati
                  e der 1927 dice d'annata
                  si ma sonati ner cervello.
                  Manna a fan culo questo e quello
                  quanno je pare
                  senza sta a fa distinzioni.
                  Piscia dappertutto
                  pure fori dar cesso
                  eppure er buco è grosso
                  nun se tiene niente
                  eppure prima je fregava della gente.
                  Lo dovemo parà sinnò lo sai
                  dice tutto quello che pensa e fa li guai.
                  Eppure na vorta ce teneva
                  era un gentiluomo
                  e come s'aggiustava.
                  Mo come no straccione
                  s'acconcia er pantalone
                  e nun se lo fa strigne
                  co du pieghe lo tiene sulle scarpe
                  e co la cinta sopra quella panza.
                  Com'è cambiato
                  più nun lo riconosco
                  nun so a vorte se devo piagne o ride
                  meglio passacce sopra e soprassede.
                  Mi padre nun c'è più
                  ner suo cervello e successo de tutto
                  la prima guera e la seconda
                  je passata
                  e la campana nun s'è mai scordata
                  (ma questa è n'antra storia
                  che ve racconterò più appresso)
                  nun se trattiene
                  ai da vedè che affronti che fa a tutti
                  ho pensato pure che mo se sta a sfogà
                  o è na finta, ma si, lassamolo strillà
                  abbasta che pe mo, ce stà.
                  Anna De Santis
                  Composta nel 2009
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