Quante notti passate ad aspettarmi, ed io incosciente, rientrando a notte fonda, camminavo piano, per non farmi sentire, mentre facevi finta di dormire. Sempre guardavi l'ora, e ti chiedevi quando e lo chiedevi ancora. Mia cara, dolce, semplicemente amore Quanto dovrò rimpiangerti, quando mi mancherai. Da me sarai lontana, ma sempre nel mio cuore, semplicemente amore, mi raggiungerai con lettere e telefonate, ma non avrò carezze, né baci sul mio viso, mia cara dolce, mi mancherà il sorriso che mi svegliava al mattino non dimenticherò mai, il tuo dolce semplicemente amore.
Mi hai detto domani... Ho aspettato, ma quando mi chiami? I miei occhi son persi sul nero strumento che separa il mio amore, un continuo tormento, quando sarà quel giorno che squillerà al cuore? Ci ho creduto, il tempo è passato il mio sguardo è cambiato, ancora ti aspetto mi treman le mani sul nero strumento, avevi detto... domani.
Una rosa, forse una margherita o un papavero rosso, a niente somigliava la mia corolla, bella da morire. Così sono nata, fiore profumato, unica nei colori e negli umori, sempre sorridevo. Le farfalle vegliavano il mio sonno, gelose, io tranquilla sopra il mio stelo, mi rivolgevo sole dove c'era luce. Tutta la mia vita è stata una bella stagione, nessuno ha colto questo raro fiore. Ancora oggi, ho paura di finire i miei giorni, nelle mani di qualcuno che mi farà appassire.
Tra maschere di cartapesta e facce di gomma, cammino, trascinando i miei passi ormai stanchi, solitudine è mia compagnia, è la sola e non va più via, sogno ancora qualcuno che parli la mia stessa lingua. Parole inutili, dette solo per... incomprensibili per non capirci più. La speranza, tra l'indifferenza, e mille soprusi, è andata via, e trascino i miei passi ormai stanchi, ricercando un vero dolore, un forte di cuore, capace di piangere, ma tra maschere di cartapesta e facce di gomma è ormai quello che resta. Solitudine è mia compagnia.
Sono terra che accoglie gelosa i suoi semi, e li fa germogliare. Acqua li nutre e fa crescere fieri alberelli, il vento li culla e accarezza la chioma che sempre più folta diventa. Poi sole li scalda e linfa già scorre veloce rendendo già turgide foglie. Il cielo li avvolge, e sul suo azzurro sfondo si stagliano alberi alteri. Ormai son cresciuti, robusto è il lor fusto e pronto a far fronte all'incuria del tempo. Inverni assai freddi e tempeste posson solo scalfire qualche piccolo ramo. Natura c'insegna collaborazione tra i vari elementi, così nella vita istinto ed amore, primavera che viene troverà finalmente degli uomini veri.
I tuoi occhi nei miei, il primo turbamento, un dolce abbandono ed è un momento... quel nodo che ti chiude la gola, non ti fa proferir parola, intanto la tua mente vola. Vorresti urlare, per quel sentimento che con forza ti scoppia dentro, non si può contenere... fai allora le peggio cose, pur di farti notare, non sei tu e quello che succede non ti riesci a spiegare. Solo un bacio chiedo, per poter provare se quel che sento è veramente amore.
È l'amore più grande che c'è, non svanisce, non tradisce, è per sempre e finisce con te.
È la guida dei tuoi passi incerti, la tua ombra anche quando non c'è il suo sguardo ti segue dovunque, anche quando non senti che è lì, vive solo del tuo respiro, vive solo perché vivi tu.
È l'amore più grande e profondo, non svanisce, non tradisce, è per sempre e finisce con te.
Ha speranza che i tuoi sogni si avverino, ha speranza di felicità, quando cresci e vai via, quando spicchi il tuo volo e raggiungi la maturità; lei ti guarda andar via ma c'è sempre lo sai a mostrarti la via, nonostante tristezza nel cuore sempre ti accompagnerà con tutto il suo amore.
Solo amore profondo, il più grande del mondo, non tradisce, non svanisce, è per sempre e finisce con te.
Voglio un'emozione, finalmente mia, finalmente sola e decido io. A metà strada, cambio cartelli lascio la dritta e vado incontro ai guai. Voglio cominciar da capo, tutto quel che ho fatto non lo butto via, voglio chiudermi dietro tutte quelle porte e buttar via le chiave, voglio dimenticare, le giornate amare, cominciar da me. Fatemi sognare, ora ho tanta fretta, tempo più non c'è. Tutto quel che ho dato, ormai è storia passata, voglio nuove emozioni, nuove senzazioni. Voglio vivere in guerra con tutti e con me stessa, tutto questo tempo non ho parlato mai, voglio gridare, io voglio impazzire... Cambio strada, cartelli, cambio vita, ricomincio da me.
Fuori si sentiva l'eco dei fucili, grida per noi incomprensibili, dentro questo vagone merci, eravamo stipati come porci. Non c'erano più mamme, né figli né famiglie da riunire, sicuro c'era un popolo da salvare. Distrutti, in quel lungo viaggio, mentre la neve cadeva e copriva quel treno che lento ci conduceva, dove non c'era più ritorno, dove finisce il mondo... la frontiera, quella linea per noi infinita, da dove ogni cosa non è più tornata. Bambini che piangevano, attaccati alle gonne ed al seno, scaldati da quella calca umana, che ancora di più stringeva e non se ne curava. Qualche preghiera, mista ad imprecazioni, urla e mortificazioni. Qualcuno è tornato dal mondo dell'oblio, mi ha raccontato... c'ero anch'io.
Vorrai da me ancora e non ti basta mai Il tutto e di più. Ti sorprenderò copiando quelle stelle e disegnando il cielo dentro questa stanza. Mi sorprenderai perché il tutto avrà il tuo sapore e si accenderà passione sarà dolce, sarà morire dopo aver provato che c'è ancora e ancora e non mi basta mai lo sai che con me finire non è mai... vai più giù... ricominciare voglio da te il tuo tutto e di più non ti fermare.