Scritta da: Antonino Gatto
in Poesie (Poesie personali)
Chi non riesce ad accendere il sole
sorridendo col proprio cuore,
vive fra le intemperie dei propri pensieri,
pensando che sia più giusto
salutare gli altri restando seri!
Commenta
Chi non riesce ad accendere il sole
sorridendo col proprio cuore,
vive fra le intemperie dei propri pensieri,
pensando che sia più giusto
salutare gli altri restando seri!
Ogni dì al chiaror del cielo
quando si apre il mio nuovo giorno,
dovrei d'amor sincero
ringraziare chi, mi ha messo al mondo.
Forse è la fretta, che mi porta via
e m'impedisce di guardare in su,
o la mancanza di galanteria,
e della fede, che oggi non c'è più.
Forse perché all'età matura
quando i problemi mi saltano addosso
sono convinto un po' per natura
che se ho qualcosa lo devo a me stesso.
Ma come ogni granello è opera di Dio,
così ogni anima passa dal suo diaframma
e non c'è uomo e non c'è figlio
che venga al mondo se non da una mamma.
Al loro amore devo la mia vita,
e se oggi cammino non è per virtù,
ma perché mille volte, io son caduto
e mille volte, mi han tirato su.
Per cui se rifletto un solo istante,
e penso al mondo a modo mio,
mi accorgerei quanto è importante
l'Amor di Mamma e l'Amor di Dio.
Un foglio innevato
ed inchiostro corvino
insieme a banchetto
per un progetto divino.
Mescolare a dovere
pensieri e parole
e sposarli in eterno
alla luce del sole.
Così sono nate
sotto luce soffusa
esemplari poesie
dalla grammatica confusa.
Portate dal fato
a sfiorare ogni cuore
con orecchio sincero
e dentro l'animo amore.
Per donare un brivido
che ti tocchi e fugga via,
verso la prossima anima
bisognosa di poesia.
Spesso ti ritrovo
nella mia poesia,
fitta tra le mie rime
come una dolce melodia.
In quel sapore amaro
intenso di caffè
di quei momenti caldi
trascorsi accanto a te.
Ricordi un po' lontani
che non puoi dimenticare
li senti fra le mani,
ma non li puoi più afferrare.
E ci resta solo il lusso
di sfiorarci in una foto,
pur sapendo che è un foglio freddo
ma ci scalda come un vero fuoco.
Ciò che sento in questo momento
è lo stesso rimpianto che provi anche tu
di non averti offerto in quell'istante
quella carezza che non ti darò mai più!
L'anno che verrà
vorrei fosse speciale,
perché siamo tutti stanchi
di un anno da rifare.
L'anno che verrà
vorrei fosse di pace,
perché la vita è un dono,
e la morte è un furto, a bassa voce.
L'anno che verrà
vorrei che fosse l'anno del perdono,
affinché ciò che è scritto...
entri nel cuore di ogni uomo.
L'anno che verrà
vorrei che fosse solare,
perché solo il vento della gioia
le nuvole del pianto può spazzare.
L'anno che verrà
sarà l'anno dell'Amore,
per sentire anche in Alaska
il calore dentro al cuore.
L'anno che verrà
sarà l'anno che vuoi anche Tu,
ed è per questo che i nostri Figli
i nostri anni, non li vedranno più!
Amami come la foglia,
che grata al suo stelo
si dona in ogni sua stagione,
e d'autunno si spoglia.
Amami come la foglia,
che nasce e cresce
sopra lo stesso ramo,
e mai lo tradisce.
Amami come la foglia,
che alimenta il suo tronco
e da lui si alimenta,
senza desiderare altro.
Amami come la nonna foglia d'autunno
che per amore si cede,
lasciando il suo posto
alle figlie gemme d'aprile.
Perché se così m'amerai,
come il tuo ramo,
così t'amerò.
Magica atmosfera,
tinta d'oro e d'argento,
che ogni anno ricorre
fra la terra ed il firmamento.
Il profumo nell'aria,
di un'antica alchimia,
che riscalda ogni anima
con una misteriosa magia.
L'emozione fibrilla,
nei cuori bambini,
che attendono ansimando
desideri sublimi.
Anche gli Angeli in coro
con armonici suoni
a grandi e piccini,
fan diventare più buoni.
Mentre in cielo una stella
che si accende d'immenso
illumina una strada
che profuma d'incenso.
Il gran giorno è vicino
s'interrompe ogni male,
ecco il mio desiderio...
Che sia sempre Natale!
Tu gestore premuroso
che per tuo Figlio rinunci al tuo riposo,
e vendi alcol felice al tuo locale
agli altri figli, e sai di fare male.
Tu che da sempre, hai un solo scopo,
di far cassetto, e non pensi mai al dopo,
e dietro al banco osservi molte vite,
che si abbandonano a droghe assai proibite.
Tu che per soli, due euro di guadagno,
vedi ragazzi distrutti dentro un bagno,
che poi escono barcollanti dal locale
e non ti importa se si faranno male.
Ed ogni sabato si scrive un altro foglio
mentre Tu conti il denaro nel cassetto,
un altro padre sighiozza il proprio figlio
schiantato contro il solito cassonetto.
Forse la società non ha ancora perso abbastanza
per decidere di cessare questa mattanza,
e quanto caos ancora bisogna fare,
per convincere i locali che qualcosa deve cambiare.
Ecco perché Tu leggi questo messaggio,
perché sei il primo che devi avere il coraggio,
di iniziare a consigliare cioccolate,
invece di vendere alcol a tonnellate.
Aspettavi un segnale
che ti parlasse di Me,
ma vedi solo le nuvole,
e ti chiedi perché.
Forse stai pensando
che questa poesia,
sia solo il frutto
di una folle utopia,
ma se la rileggi
con molta attenzione,
troverai le parole
che appartengono al tuo cuore.
Tu sei la materia,
io sono l'astratto
più volte mi osservi
col tuo volto distratto,
tu sei l'artefice
di una partita infinita
che da noi è l'eterno,
e per voi è la vita.
Più volte mi sfiori
col tuo dolce pensiero,
ma ancora non credi
che mi parli davvero.
In ogni porta che hai aperto,
senza alcuna fatica,
hai trovato di certo,
una chiave un po' antica,
che ha vissuto millenni,
ed è ancora perfetta,
perché è l'arte di un Uomo
che all'ultima porta ti aspetta.
Io sono la tua guida
il tuo consigliere,
colui che bisbiglia
la tua mente a dovere.
Ma spesso il tuo udito
al quanto distratto,
vorrebbe ascoltare
la voce di un matto,
che sbatte le porte,
e ti apre i portoni
per farti passare
sventure a milioni.
Ascolta il tuo istinto
c'è dentro il mio amore
vedrai che d'incanto
spunterà fuori il sole!
Non dimenticare mai
quanto amore hai ricevuto,
che cibo hai mangiato,
quanta acqua hai bevuto,
quante persone hai incontrato,
quante volte hai pregato,
quanti soldi hai speso,
quante persone hai aiutato,
quante volte hai sbagliato,
quante persone hai ascoltato,
quante volte sei caduto,
quante volte ti sei rialzato,
quante volte ti sei fermato,
quante persone hai ringraziato,
e quante volte hai pianto
fin dal tuo primo vagito,
per essere oggi quello che sei!
Il tuo valore, e il frutto della tua memoria!