Come il Cristo ripete da duemila anni il suo incessante grido d'amore, dal potere tradito, asservito a interessi economici, di classe.
Ma dove nel mondo altre religioni, filosofie tengono fede ai fondatori, ai loro martiri? Nessuna.
Solo pochi eroi innalzano in mezzo all'orgia per il potere la fiaccola dell'umana pietà, della giustizia che sono costanti espressioni del pensiero umano.
Così parla il profeta.
Chiunque uccide distrugge non è della Mia Casa, chiunque non rispetta la vita, il lavoro degli uomini non è della Mia Casa, chiunque non ama l'amore non è della Mia Casa chiunque non rispetta la terra non è della mia casa.
Così parla il profeta.
Accorriamo alle Sue Mura, sgraviamoci dai nostri peccati dissetiamoci alla fonte dell'acqua sorgiva gratuitamente donata.
Riempiamo otri per i figli lontani, per i figli che vivono nel deserto, per i figli che non sanno dell'amore, per tutti coloro che hanno conosciuto la fame il disprezzo, l'orrore.
Irrighiamo il loro campo, la vigna, che producano frutti per saziare gli ultimi, i più poveri.
Questa è la via, la strada da percorrere, la strada da ricostruire sul pianeta per ritrovare noi stessi, la libertà.
Per raggiungere nel profondo delle nostre anime il Dio che vive in Noi.
Tra i rami e le foglie, nel sottobosco fervente si vita.
Piccoli esseri quasi invisibili. Sembrano inutili all'occhio superficiale.
Ferventi lavoratori permettono a tutti noi uomini di vivere, ai poeti d'ispirarsi, agli scienziati di svelare i segreti dell'universo, ai santi di scrutare i piani di Dio.
Permettono agli artisti di creare, alle madri di partorire nuovi figli.
Tutto partendo da voi minuscole indifese, a volte ripugnanti creature, piccoli mattoni della vita, indispensabili essenziali amici.
Nella notte il silenzio, un brusio in microsolco penetra nelle orecchie insistente, è il tempo che passa, che fugge verso il futuro verso l'illusione del domani.
Il domani che subito diventa ieri, quasi all'improvviso rendendo le giornate improvvisamente logore.
Ma la memoria rimane integra, aliena da rimaneggiamenti, da rinnegamenti, la memoria è la roccia su cui fondare il futuro, la casa che non crolla.
Passato e avvenire si fondono, si rincorrono in un carosello epocale.
Risorgono gli uomini, le situazioni si rinnovano, i volti, si riconoscono, l'eterno rincorrere della vita, il gran cerchio dell'esistenza incisa.
Inciso nelle anime, nella natura nelle nuvole: negli astri creatori e signori del tempo.
Voi che udite, ascoltate il galoppo dei cavalli del Gran Re che viene, ascoltate i latrati dei suoi segugi, il suono delle trombe, lo sferragliare delle armature.
Voi che vedete, guardate i colori, i suoi stendardi garrire al vento, il suo sguardo altero virile, esultate nei vostri cuori.
Voi che avete robuste gambe, accorrete stendete i vostri mantelli sulla sua strada, imbandite di fiori la sua via.
Voi che avete forti braccia cogliete rami d'olivo, intrecciate corone d'alloro per il Gran Re Vittorioso.
Voi che avete voce gagliarda gridate il vostro giubilo, la gioia della risurrezione.
Voce di popolo che giace nella polvere.
Noi ch'eravamo terra ora siamo carne eravamo persi, ci siamo ritrovati noi ch'eravamo morti ora siamo risorti.
Ecco il Gran Re è tornato, le porte della Città Santa aperte pronte le dimore per i suoi figli.
Fuori la morte sconfitta, dispersa per sempre nel nulla, ecco la morte della morte.
Voce di popolo che grida dalle tenebre abbiamo mancato alla Misericordia del nostro Dio, infangato i suoi sentieri, oltraggiato le sue vie, nascosto i nostri delitti davanti i Suoi Occhi.
Non abbiamo creduto alla Sua Misericordia, abbiamo gettato le nostre vite nel niente confuso i nostri giudizi, bestemmiato il Suo Santo Nome.
Voce di popolo che grida dalle tenebre una grande luce c'ha abbagliato, ma noi nella nostra stoltaggine l'abbiamo rifiutata, abbiamo rincorso obiettivi umani ch'erano miraggi, cose illusorie di materia mortale.
Abbiamo rifiutato l'immortalità per il godimento di un minuto per un soffio d'amore perso, dimenticato in un momento
Voce di popolo che grida dalle tenebre ascoltate la nostra voce voi che vivete, raddrizzate le vostre azioni, percorrete il sentiero della rettitudine, del vero amore che non deperisce, che non muore che si rigenera eternamente, che sale verso il cielo, verso le stelle, verso la Stella che illumina il nuovo mattino, per l'umanità redenta.
Voce di popolo che grida dalle tenebre una gran luce v'abbaglierà non cacciatela abbandonatevi ad Essa come il bimbo s'abbandona al sonno tra le braccia della madre, come il fiore s'abbandona al sole nascente, come il giusto s'abbandona sereno all'oceano dell'eternità.
Mamma mamma come nascono i bambini? Quando sarai grande troverai una stupenda ragazza, vi sposerete e avrete tanti tanti bambini. Che bello mamma, ma questa cosa spiegala anche a Caino!